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Incidente su Via del Mare: perde la vita un giovane papà di 33 anni

Incidente su Via del Mare. Quando non lo ha visto rientrare a casa dopo il turno di lavoro ha subito temuto il peggio. Con il loro bimbo di 9 mesi, al volante dell’auto, ha percorso la via del Mare verso Ostia, la strada che il compagno in sella alla sua Morini percorreva tutti i giorni fino a casa. A metà percorso, all’altezza di via Fumalbo, a Vitinia, si è consumato il dramma. Il corpo di Alessandro Cantafio, 33enne originario di Aprilia, era a terra accanto alla moto distrutta.
Il giovane, venerdì notte intorno alle 2, non ha avuto scampo nell’impatto frontale con una Smart. Sul posto sono intervenuti gli agenti del IX gruppo Eur che hanno proceduto con i rilievi. La salma del 33enne è stata trasferita per gli esami autoptici al policlinico Tor Vergata. L’automobilista invece, che non ha riportato ferite serie, è stato accompagnato all’ospedale Sant’Eugenio per i test di alcol e droga.Mentre gli agenti della polizia Locale hanno aperto un fascicolo di indagine.
Fino alle sei del mattino hanno proceduto con i rilievi sul luogo dello schianto per ricostruire la dinamica dello scontro. L’automobilista, ora indagato per omicidio stradale, verrà ascoltato nelle prossime ore negli uffici della Municipale nelle prossime ore. Secondo i primi rilievi, l’impatto frontale sarebbe stato causato da un sorpasso o da una manovra azzardata. Tra le ipotesi ancora al vaglio, c’è anche quella del colpo di sonno: alcuni testimoni avrebbero riferito di aver visto all’improvviso la smart sbandare e invadere la corsia opposta.
Proprio mentre stava passando Cantafio che a quel punto, non ha avuto alcuna possibilità. Il corpo è stato sbalzato per diversi metri dalla sella finendo dal lato opposto. Quando i sanitari del 118 sono arrivati sul posto, non hanno potuto far nulla per salvare il 33enne. Intanto gli agenti hanno predisposto anche il sequestro dei mezzi coinvolti. Nei prossimi giorni verranno eseguite le perizie tecniche. Non è escluso ancora che a causare l’incidente possa essere stato il malfunzionamento o della moto o della macchina.
Mentre continua ad allungarsi l’elenco delle vittime delle strada. Un record negativo nella Capitale che ha già superato il totale del 2022. Un bilancio drammatico conferma l’andamento monitorato già dall’Aci: Roma è stata la prima città italiana per numero di morti, ma anche per numero degli incidenti e per quello dei feriti. Sono state 150 le vittime stradali nel 2022. Una lista che, nell’anno in corso, si è allungata ancora. Dallo scorso gennaio, quella di Cantafio è infatti la 158esima morte.
Solo martedì (24 ottobre), sono stati due gli incidenti mortali registrati sul litorale romano. La prima tragedia si è consumata in via dell’Arrone a Testa di Lepre a Fiumicino: Domenico Rajmondi era in sella alla sua moto quando è stato centrato da un’automobile che procedeva nel senso opposto. L’impatto è stato violento e il centauro è stato scaraventato a terra mentre l’automobilista scappava via. Una manciata di ore dopo, un altro schianto mortale in via di Castel Fusano, a Ostia.
A perdere la vita Vincenzo Muia, 55 anni, a bordo della sua FiatPanda “volata” contro un pino a bordo strada. L’uomo era diretto verso Ostia Antica quando avrebbe tentato di sorpassare un furgone. In quel momento sulla corsia opposta stava arrivando un’auto e la vittima per evitarla avrebbe stretto il sorpasso toccando il furgone. Nell’impatto l’utilitaria si è sollevata, ribaltandosi e colpendo un pino a bordo strada: una manovra fatale per Muia.
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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
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