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Commissione d’inchiesta Covid | Ora trema chi ci ha rinchiuso in casa e imposto il Green pass
Il Senato approva la commissione d’inchiesta sul Covid-19

Il Senato approva la commissione d’inchiesta sul Covid-19.
Il Senato italiano ha recentemente approvato la creazione di una commissione d’inchiesta per esaminare le responsabilità legate alla gestione dell’emergenza sanitaria causata dal Covid-19. La decisione ha visto il sostegno di diversi partiti, come Fdi, Lega, Forza Italia, Noi moderati e Italia Viva, mentre altri, tra cui Pd, M5s, Avs, il gruppo per le Autonomie e Azione, si sono dichiarati contrari.
Esponenti di spicco dei partiti favorevoli hanno espresso le loro posizioni in merito. Il presidente dei senatori del Pd, Francesco Boccia, ha sollevato dubbi sulle motivazioni di chi ha sostenuto l’istituzione della commissione, accusando alcuni di loro di aver supportato in passato posizioni vicine ai movimenti no-vax e complottisti. Dall’altra parte, Giuseppe Conte, leader del M5S, ha dichiarato di non avere nulla da nascondere e di auspicare un’indagine approfondita per fare luce sulle cause dell’impreparazione nell’affrontare la pandemia.
Anche Licia Ronzulli, presidente dei senatori di Forza Italia, ha sottolineato l’importanza di evitare strumentalizzazioni e di non mettere in discussione l’importanza della scienza e dell’obbligo dei vaccini. La senatrice di Fratelli d’Italia Cinzia Pellegrino ha evidenziato il compito della commissione di fornire risposte circa l’alto numero di decessi registrati in Italia nonostante l’adozione di misure restrittive durante la pandemia. Da parte sua, Italia Viva, rappresentata da Matteo Renzi, ha votato a favore della commissione, ma ha fortemente criticato la strategia di comunicazione adottata dal governo Conte I.
In conclusione, l’approvazione della commissione d’inchiesta sul Covid-19 da parte del Senato italiano spiana la strada per un’analisi approfondita delle dinamiche legate alla gestione dell’emergenza sanitaria nel Paese durante la pandemia.
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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
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