Cronaca
Pomezia: truffa al pensionato, una lo distrae l’altra lo deruba-due Rom arrestate

Pomezia – In un rapido intervento, i Carabinieri della Compagnia di Pomezia hanno arrestato due donne di etnia rom, rispettivamente di 30 e 25 anni, accusate di furto aggravato.
L’azione delle forze dell’ordine è scaturita da un servizio di perlustrazione finalizzato alla repressione della criminalità diffusa. I Carabinieri pattugliano costantemente le aree di prelievo delle pensioni per tutelare gli anziani che possono essere facilmente vittima di truffatori o ladri. Non è raro che questi ultimi arrivino anche alle mani per ottenere il mensile del pensionato.
L’episodio si è verificato nei pressi del parcheggio dell’ufficio postale di via dei Castelli Romani, dove un anziano signore ha richiesto aiuto pochi istanti dopo essere stato derubato. Gli uomini dell’Aliquota Radiomobile sono intervenuti con le poche informazioni dell’anziano e quelle dei testimoni: due giovani donne di etnia Rom sulla trentina.
Fortunatamente arrivati sul posto, i Carabinieri hanno individuato e fermato le due donne, successivamente arrestate. L’indagine ha raccolto gravi elementi indiziari che suggeriscono che, mentre una delle donne distraeva l’anziano, l’altra compiva il furto con destrezza. La tattica si è rilevata estremamente efficace soprattutto per l’accondiscendenza del povero anziano che non sospettava di nulla.
Più di mille euro, appena prelevati dall’uomo e posti sul sedile posteriore dell’auto, sono stati sottratti con successo. Avrebbe costituito solo una parte dei soldi che le due donne avrebbero continuato ad incassare questo mese attraverso truffe simili a questa
Le due indagate sono attualmente detenute nelle camere di sicurezza della Compagnia di Pomezia in attesa della convalida dell’arresto, su disposizione della Procura di Velletri.
Cronaca
Carabiniere accusa collega di molestie e minacce con mitra al processo con paravento.

ScandaloNelleForzeDell’Ordine: Una carabiniera accusa il collega di molestie durante i pattuglie notturne! 😲
L’Incubo Durante i Servizi Condivisi
Una giovane carabiniera ha deciso di rompere il silenzio e denunciare il collega per presunte molestie ripetute e minacce, accadute proprio mentre erano in servizio insieme. Immagina la tensione in un’auto di pattuglia, dove avances inaspettate e tocchi indesiderati hanno trasformato il lavoro in un vero incubo.
L’Udienza Protetta e le Accuse Shock
In un’udienza a porte chiuse al tribunale di Latina, la donna ha richiesto un paravento per evitare di incrociare lo sguardo dell’imputato, alimentando la curiosità su quanto possa essere stato traumatico l’accaduto. Ha raccontato di messaggi insistenti sul cellulare, proposte di rapporti sessuali e gesti intimidatori come una mano sulla coscia, nonostante i suoi disperati tentativi di fermarlo.Gli Effetti Devastanti sulla Vittima
La carabiniera ha descritto come questi episodi l’abbiano spinta in uno stato di stress e ansia profondi, tanto da attirare l’attenzione della sua comandante. Quest’ultima ha avviato un procedimento d’ufficio, lasciando tutti a chiedersi: quanto è diffusa una cultura di silenzio in ambienti come le forze dell’ordine?
La Controffensiva della Difesa
Ma c’è un colpo di scena che rende la storia ancora più intrigante: la difesa dell’imputato ha puntato il dito sulla vittima, contestando la sua coerenza. Senza una denuncia formale e con messaggi affettuosi che sarebbero stati cancellati, i dettagli misteriosi potrebbero cambiare tutto – o no?
Il Processo Si Infiamma
Il caso è tutt’altro che concluso, con l’udienza aggiornata all’11 settembre per ascoltare la testimonianza della comandante. Riuscirà a emergere la verità? Non perdere gli aggiornamenti su questa storia che tiene tutti con il fiato sospeso! 😮
Cronaca
Ostia, Casa Clandestina sigillata per disturbo alla quiete pubblica al locale

IncredibileSerieDiControlli #LocaleSottoFuoco Un locale che subisce un’ispezione ogni tre giorni: scopri la storia di denunce e battaglie legali che sta facendo impazzire i residenti!
Gli Accertamenti Senza Fine
Immaginate un locale che, negli ultimi cinque anni, è stato sottoposto a oltre 710 controlli: un ritmo serrato che equivale a un’ispezione ogni tre giorni. Tutto nasce dalle continue denunce e segnalazioni dei residenti della zona, che hanno trasformato questo posto in un vero e proprio campo di battaglia burocratica.. Cosa avrà mai fatto per attirare tanta attenzione?
La Battaglia del Gestore
Al centro di questa tempesta c’è Diego Giannella, il gestore del locale, che non ci sta e ha presentato ricorso per difendere la propria attività. Ma quali segreti si celano dietro queste ispezioni a raffica? Scopri come questa storia potrebbe riservare colpi di scena inaspettati!-
Cronaca5 giorni fa
La storia romana delle Tombe della via Latina si trasforma in un fumetto intrigante
-
Cronaca6 ore fa
San Basilio, il boss alla ricerca di pusher: i giovani non si alzano al mattino e preferiscono fare solo i pali
-
Cronaca1 giorno fa
San Basilio, arrestato il Sorcio: è il padre del ragazzo rapito al ristorante sushi di Ponte Milvio
-
Cronaca2 giorni fa
Camionista schiacciato dalla pedana del suo Tir: incidente sul lavoro a Fiano Romano