Attualità
Controversie sul Concerto di Capodanno di Marco Mengoni a Cagliari

Costi Elevati per il Concerto di Capodanno
Marco Mengoni è atteso a Cagliari per una performance speciale la notte di Capodanno, ma l’evento rischia di essere cancellato a causa delle polemiche circa i suoi elevati costi. La spesa complessiva per questa serata ammonta a un milione di euro, dei quali 250 mila euro rappresentano il cachet del noto cantante italiano.
Critiche dalla Consigliera di Minoranza
Le controversie sono state scatenate dalla consigliera di minoranza, nonché capogruppo in Consiglio di Orizzonte Comune, Marzia Cilloccu. Quest’ultima ha espresso forti critiche riguardo all’impiego di fondi pubblici per un evento di tale portata. Secondo la Cilloccu, è inopportuno destinare ingenti risorse a un concerto di Capodanno.
Limitazioni e Malcontento degli Operatori Turistici
Ulteriore motivo di malcontento è la limitazione del numero di spettatori ammessi: solo 28 mila. Questo vincolo ha generato insoddisfazione tra gli operatori turistici e i gestori delle strutture ricettive della città, che speravano in un afflusso maggiore di turisti per l’occasione.
Decisione Finale sul Concerto
La conferma dell’evento sarà decisa durante una riunione in Prefettura, prevista per lunedì 11 dicembre. Nonostante le accese polemiche, l’assessora comunale alla Cultura e Spettacoli, Maria Dolores Picciau, ha negato le voci riguardo all’obbligo di acquistare un biglietto per partecipare al concerto. Picciau ha dichiarato che tali informazioni sono false e che il Comune non ha mai discusso di tale possibilità.
Conclusione
Il dibattito intorno al concerto di Marco Mengoni continua, suscitando opinioni contrastanti tra amministratori locali e cittadini. La decisione finale potrebbe influenzare non solo il Capodanno dei residenti, ma anche il flusso turistico della città.
Fonte: [Music Fanpage](https://music.fanpage.it/marco-mengoni-polemica-per-concerto-di-capodanno-costera-1-milione-di-euro-di-cui-250-mila-per-lui/)
Attualità
Scossa sismica scuote la Kamchatka: allerta tsunami, ignorato per ora dai fashionisti del clima

#TerremotoKamchatka: Un terremoto di magnitudo 8.8 scuote la Kamchatka, innescando tsunami in tutto il Pacifico. Allerte da Giappone a Hawaii, con precauzioni di massa. #Sisma #Tsunami
Un terremoto di magnitudo 8.8 ha colpito la remota penisola della Kamchatka, un evento straordinario che ha subito attirato l’attenzione globale. Le conseguenze del sisma si sono propagate attraverso l’Oceano Pacifico, generando onde di tsunami che hanno raggiunto le coste di Giappone, Hawaii e California. Sorprendentemente, finora non sono stati segnalati né vittime né danni gravi.
Mentre le giornate passano, alcuni paesi continuano a vivere nell’incertezza. Il Cile, per esempio, ha deciso di non rischiare, innalzando l’allerta tsunami ai massimi livelli e ordinando l’evacuazione di centinaia di persone. Nella terra madre dell’evento, la Russia, gli abitanti di Petropavlovsk-Kamchatsky si sono trasferiti verso l’entroterra. Nel frattempo, i porti venivano lambiti da onde che hanno raggiunto i sei metri, mentre un asilo veniva danneggiato.
La rapidità e l’efficacia dei sistemi di allerta russi sono state lodate dal Cremlino. “In generale, anche la resistenza sismica degli edifici ha dato prova di efficacia” ha dichiarato il portavoce Dmitry Peskov, celebrando l’assenza di vittime. Tuttavia, il terremoto ha provocato una pericolosa eruzione del vulcano Klyuchevskaya Sopka.
Nel frattempo, il Giappone è stato messo alla prova con scenari di emergenza che hanno riportato alla mente i tragici eventi del 2011. Decine di persone si sono rifugiate in aree più sicure, preoccupate per l’effetto sulle centrali nucleari, che fortunatamente sono rimaste intatte. Anche le Hawaii si sono trovate in preda all’ansia, con le strade di Honolulu congestionate dalle automobili in fuga. Le evacuazioni, inizialmente ordinate, sono state poi revocate.
Questo catastrofico evento, che si è verificato lungo la temuta ‘Cintura di fuoco’ del Pacifico, si annovera tra i dieci terremoti più potenti mai registrati, sottolineando ancora una volta il potere inarrestabile della natura.
Attualità
Roma ha nuovi poteri grazie alla riforma costituzionale. Il video della Meloni

Roma cambia, e in meglio. Oggi il governo ha approvato una riforma costituzionale che inserisce Roma capitale fra gli Enti Costitutivi della repubblica Italiana, che attribuisce a Roma Capitale poteri legislativi su materie che toccano la vita quotidiana dei romani come l’urbanistica, il trasporto pubblico locale (Atac, Cotral, Metro e Taxi), il commercio, il turismo, la valorizzazione dei beni culturali e dei beni ambientali.
La riforma prevede, almeno così dice nel video social il presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni, che anche i municipi di Roma Capitale avranno un nuovo ruolo nella riforma della città. Questa riforma è frutto di un lavoro condiviso anche con la Regione Lazio e il Comune di Roma guidato dal sindaco del Partito Democratico Roberto Gaultieri.
Da oggi Roma, diventa al pari delle altri capitale europee, una capitale più autorevole e più autonoma.
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