Attualità
Avanzamenti nel Caso Gianmarco Pozzi: DNA Trovato su Carriola a Ponza

Rivelazione delle Tracce di DNA
Recentemente, il mistero che avvolge la morte di Gianmarco Pozzi a Ponza potrebbe aver fatto un passo avanti significativo. Il padre del giovane ha rivelato a Fanpage.it che sono stati individuati due distinti profili di DNA su una carriola ritrovata sull’isola. Una di queste tracce potrebbe appartenere a Gianmarco stesso, mentre l’altra potrebbe essere quella del suo assassino.
Dettagli del Ritrovamento
La carriola è un elemento cruciale nelle indagini, essendo stata scoperta contenente due campioni di DNA maschili. Gianmarco Pozzi, un talentuoso campione di kickboxing, è deceduto a Ponza nel 2020 in circostanze misteriose. Gli avvocati della famiglia Pozzi hanno fornito alle autorità una lista di nomi di potenziali sospettati, includendo individui con cui Gianmarco ha interagito durante il suo soggiorno a Ponza, personale di sicurezza dei locali della zona e persone con cui avrebbe avuto accesi scontri poco prima della sua morte.
Indagini della Procura di Cassino
La procura di Cassino sta proseguendo le indagini con l’ipotesi di omicidio volontario. Come anticipato dal padre di Pozzi, la risoluzione del caso potrebbe essere ormai vicina grazie a questa importante svolta investigativa. La carriola, in particolare, potrebbe essere la prova chiave, soprattutto dopo la testimonianza di una persona che ha affermato di aver visto tre individui trasportare il corpo di un uomo avvolto in un telo nero su una carriola, ritrovata poi a soli 145 metri dal punto in cui è stato scoperto il corpo di Gianmarco.
Ipotesi di Criminalità Organizzata
Tra le varie teorie che stanno emergendo, una delle più inquietanti riguarda il possibile coinvolgimento della criminalità organizzata. Questo sospetto è avvalorato dal fatto che i legali della famiglia Pozzi sono stati convocati dalla Commissione Antimafia, suggerendo una pista investigativa che potrebbe avere implicazioni più ampie e complesse.
[Fonte](https://www.fanpage.it/roma/gianmarco-pozzi-e-il-giallo-di-ponza-trovato-il-dna-di-due-uomini-sulla-carriola/)
Attualità
Giubileo dei Giovani: Roma tra fede, turismo e incassi da record

Il Giubileo dei Giovani ha portato a Roma migliaia di ragazzi e ragazze provenienti da ogni parte del mondo.
Oltre al forte significato religioso e spirituale, questa manifestazione ha avuto importanti ricadute economiche e organizzative per la città, in particolare nel centro storico. Bar e ristoranti del centro hanno vissuto giorni di intenso afflusso, con tavoli sempre occupati e lunghe code all’ingresso.
Piazza Navona, via del Corso, Trastevere e l’area attorno al Vaticano sono diventate veri e propri punti nevralgici del Giubileo, con locali pieni fin dalle prime ore del mattino fino a tarda sera. I titolari di bar e ristoranti hanno segnalato un aumento medio degli incassi tra il 30% e il 50% rispetto al solito, grazie alla presenza di giovani pellegrini, delle famiglie e dei turisti attratti dall’atmosfera dell’evento.
Accanto all’aspetto economico non è mancato uno sforzo importante sul fronte della mobilità. L’ATAC, l’azienda dei trasporti pubblici di Roma, ha messo in campo un piano straordinario per agevolare gli spostamenti dei pellegrini, rafforzando le linee più frequentate come la 40, la 64 e la 46, che collegano le stazioni ferroviarie e il centro con il Vaticano. Anche le metropolitane hanno visto un aumento della frequenza, specialmente nelle ore di punta e in occasione degli eventi principali. Il Giubileo dei Giovani ha dimostrato che un evento ben pianificato può portare benefici concreti a tutta la città: spirituali per i partecipanti, economici per le attività locali, e organizzativi per il miglioramento dei servizi pubblici. Un’ occasione che Roma ha saputo cogliere, unendo accoglienza, fede e sviluppo.
Attualità
Schiuma e liquami in mare a Santa Marinella. La denuncia dell’associazione

Giornata da dimenticare per un gruppo di bagnanti di Santa Marinella (Roma). Questa mattina nel tratto di spiaggia che costeggia l’Aurelia all’altezza dell’ingresso Sud della cittadina balneare si è verificato un episodio che ha destato preoccupazione. Parte della
superficie del mare è stata ricoperta da liquami e schiuma biancastra.
“Abbiamo ricevuto la segnalazione di un gruppo di bagnanti – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici –, molto preoccupati per l’accaduto. Per timore che schiuma e liquami potessero essere pericolosi per la salute e che potessero provocare anche un danno a livello ambientale, hanno deciso di rivolgersi alla Guardia Costiera. Sono intervenuti dopo circa 45 minuti dalla chiamata, hanno controllato
quanto segnalato ed hanno archiviato la questione come un fenomeno naturale. Tutto normale, nessun sversamento e niente liquami in mare. Le verifiche non hanno convito i bagnanti, alcuni hanno deciso di non entrare in acqua per paura. Stiamo valutando di
presentare un esposto alla Procura per fare piena luce su questo episodio. È bene verificare casi del genere, segnalandoli alle autorità competenti, affinché venga individuata la natura delle sostanze in acqua, risalendo alle cause dello sversamento”.
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