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Pio e Amedeo contro Chiara Ferragni: “Vicenda fine di un mondo effimero”

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A. Grieco: “C. Ferragni simbolo degrado culturale, sottovaluta intelligenza persone”

Il titolo adattato rispetta i 60 caratteri richiesti.

Il comico del duo Pio e Amedeo ha recentemente fatto delle dichiarazioni riguardo alla vicenda Ferragni-beneficenza.

Durante la presentazione dell’ultimo film della coppia, Amedeo Grieco ha espresso la speranza che il caso di Chiara Ferragni segni l’inizio della fine di questo mondo effimero.

La vicenda che ha coinvolto Chiara Ferragni e la sua presunta partecipazione a un evento di beneficenza ha scatenato un acceso dibattito mediatico. Le parole di Amedeo Grieco sul personaggio Ferragni hanno alimentato ulteriormente la controversia, suggerendo una critica nei confronti del degrado culturale rappresentato dalla figura dell’influencer.

Le dichiarazioni di Grieco sembrano fare eco alle critiche espresse di recente da Giorgia Meloni, che ha attaccato Ferragni senza nominarla direttamente, affermando che gli influencer non dovrebbero promuovere carissimi panettoni facendo credere che stiano facendo beneficenza, quando in realtà il loro guadagno va solo a pagare cachet milionari.

In conclusione, la vicenda Ferragni-beneficenza sembra aver generato pareri contrastanti e alimentato il dibattito sul ruolo degli influencer nella società.

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Calo delle temperature con nuvole e pioggia

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Previsioni Meteo del 25 Maggio 2024: Pioggia e Temperature in Calo

Temperature in calo, cielo scuro e pioggia: queste le previsioni meteo per oggi, sabato 25 maggio 2024, a Roma e nel Lazio.

(Getty Images)

Maltempo a Roma e nel Lazio

Temperature in calo, nuvole e pioggia con qualche schiarita. A Roma e nel Lazio sembra tornare il maltempo. Il termometro oscilla fra una minima di 9 gradi, attesa nel Reatino, e una massima di 21 gradi centigradi a Latina. Tregua per la domenica, ma dalla prossima settimana torna ancora la pioggia.

Che Tempo Fa Oggi a Roma

Come scrive Il Meteo.it, oggi a Roma si prevedono piogge e schiarite per tutto il giorno. Le temperature oscillano fra una minima di 16 gradi, attesi nelle prime ore della mattina o nel corso della serata di sabato, e una massima attesa nelle parti centrali della giornata, verso metà pomeriggio, di 20 gradi centigradi. È proprio nella metà della giornata che è attesa la pioggia, con precipitazioni di quantità fra le modeste e le consistenti.

Le Previsioni Meteo sulle Province

Temperature in calo anche nelle altre province della regione. Nel Reatino il termometro oscilla fra i 10 e i 18 gradi centigradi: dopo una mattinata di cielo scuro, la pioggia inizia a scendere nel primo pomeriggio. Attese qualche ora dopo le schiarite. Situazione simile nel Viterbese dove il cielo resta scuro per tutta la mattina. Anche nella Tuscia la pioggia inizia a scendere intorno all’ora di pranzo, a metà giornata, con precipitazioni modeste. Poi, anche in questo caso, torna il sereno.

Previsioni Meteo a Frosinone e Latina

Tempo simile anche a Frosinone e a Latina, dove la mattina si presenta con cielo e nuvole scure fino all’arrivo delle precipitazioni che, anche in questo caso, sono previste per l’ora di pranzo. Le temperature, sul litorale pontino, si muovono fra i 16 e i 21 gradi, mentre in Ciociaria le temperature si muovono fra i 14 e i 19 gradi.

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Roma, incendio in una falegnameria di un palazzo di 7 piani a San Giovanni: evacuate 40 persone

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Incendio in via Sciacca: falegnameria in fiamme

Nube scura sul cielo della capitale: in via Sciacca prende fuoco una falegnameria. Intervento in corso dei pompieri, evacuata la palazzina.

Il luogo dell’incendio

Foto a sinistra dal gruppo Facebook "Quartiere Appio-Latino Tuscolano L’originale ex Municipio IX".

La dinamica dell’incidente

Paura in centro città a Roma dove, dopo un boato avvertito da molti residenti, è scoppiato un incendio nella sera di oggi, venerdì 24 maggio 2024, poco dopo le ore 20. Le fiamme hanno avvolto in breve tempo il piano seminterrato di una palazzina di sei piani situata in via Sciacca, nello spazio che ospita una falegnameria.

Intervento dei vigili del fuoco

Sul posto, non appena allertati, sono arrivate le squadre dei vigili del fuoco per svolgere le prime operazioni di spegnimento e poi di bonifica. Gli inquilini dello stabile sono stati evacuati: si tratta di circa 40 persone. Ma fortunatamente non risultano esserci persone ferite.

Testimonianze sui social media

La colonna di fumo visibile da chilometri di distanza

"Ma cosa è stato questo botto?", si chiedono alcuni sui social network. Polizia, vigili e pompieri: sono loro che sono arrivati a sirene spiegate poco dopo. Prima del fuoco, secondo il racconto di molti, ci sarebbe stato il boato.

Intervento tempestivo delle autorità

Un grosso albero cade su un palazzo in zona San Giovanni: evacuati tre appartamenti

I vigili del fuoco sono arrivati con almeno tre squadre per spegnere le fiamme, con al seguito tre Autobotti, l’autoscala ed il Carro Autoprotettori. "Odore acre e fumo nero, stanno intervenendo adesso", risponde qualcuno. Nel frattempo i soccorritori hanno circondato e chiuso la zona alla circolazione per permettere ai soccorritori di svolgere le operazioni in tranquillità. Sul posto anche un’ambulanza a scopo preventivo.

Il fumo visibile da lontano

Il fumo visibile da una finestra del Pigneto, foto dal gruppo Facebook 'Amici del Pigneto'

Il fumo visibile da una finestra del Pigneto, foto dal gruppo Facebook "Amici del Pigneto".

Il forte odore acre nella zona

Fumo denso e odore forte: "Dobbiamo chiudere le finestre"

La colonna di fumo denso è visibile anche a chilometri di distanza. "Questo è ciò che vedo dalla mia finestra se guardo verso la via Casilina – scrive una donna sui social – Abito al Pigneto".

La situazione nei quartieri limitrofi

Nel frattempo, oltre al fumo scuro, nella zona di via Sciacca ha iniziato a diffondersi un forte odore acre che, spinto dal vento, sta raggiungendo anche i quartieri limitrofi. "Siamo costretti a chiudere le finestre – scrivono altri sui social – Qui l’aria è irrespirabile".

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Donna colpita da proiettile vagante in sparatoria a Roma: deceduta

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Morte della Donna Colpita da Proiettile Vagante

Questa mattina è morta la donna di 81 anni colpita da un proiettile vagante ieri pomeriggio su via Prenestina, alla periferia di Roma. Illesa l’altra donna in auto con l’anziana, le indagini sono in corso.

Foto Archivio dell’Incidente

Foto Archivio

Colpo Mortale

È morta la donna di 81 anni colpita da un colpo di pistola mentre era in auto con un’amica ieri pomeriggio su via Prenestina, in periferia di Roma. Cinque bossoli sono stati trovati a terra dalla polizia.

Indagini Preliminari e Ipotesi

L’ipotesi più accreditata secondo le prime ricostruzioni è che l’anziana di 81 anni sia stata colpita per errore da un proiettile e che gli spari siano stati esplosi dalla stessa pistola. Gli investigatori cercano chi si trovava a bordo della Fiat 500 rossa da cui sono partiti i colpi. Le indagini sono in corso.

Spari a Roma: Cosa è Successo al Prenestino

I fatti sono accaduti nel pomeriggio di ieri, giovedì 23 maggio, nella zona di via Prenestina, nel quartiere est della città di Roma. Due persone a bordo di una Fiat 500 rossa hanno puntato all’interno di una Smart a cui si sono affiancati e hanno sparato diversi colpi. All’interno dell’automobile al volante c’era una donna classe 1960, rimasta illesa. Sul sedile del passeggero, invece, c’era la donna di 81 anni, che era stata trasportata all’ospedale Umberto I, già in gravi condizioni. La Fiat 500 si è allontanata su via Don Primo Mazzolari e ha fatto perdere le sue tracce.

Le Indagini in Corso

Sul luogo del delitto in via Prenestina sono arrivati ieri gli agenti della polizia dei commissariati di Casilino e Romanina nel tentativo di raccogliere più informazioni possibili e cercare i due aggressori a bordo della Fiat 500 rossa. Sono stati ritrovati cinque bossoli a terra e la pista più probabile e presa in considerazione dagli inquirenti è che l’ottantunenne sia stata presa di mira per sbaglio e che i colpi siano stati sparati da un’unica pistola.

Non ci sono ancora elementi utili per identificare i colpevoli: non si sa se si tratti di uomini o donne, né elementi per determinare l’età o una possibile conoscenza con le donne a bordo della Smart. È da chiarire il movente del gesto. Le immagini acquisite dalle telecamere sono al vaglio di chi indaga.

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Serena era stata vista entrare in caserma

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Delitto di Arce, omicidio di Serena Mollicone

Delitto di Arce, omicidio di Serena Mollicone

23 Maggio 2024
15:10

Le dichiarazioni del testimone

“L’ha vista entrare in caserma, ma non l’ha vista uscire, ma non ne ha parlato prima perché aveva paura – ha spiegato il testimone, amico di Tuzi – Adesso se mi devono ammazzare lo facessero pure, le figlie sono grandi, mi aveva detto confidandosi”.

L’immagine della vittima e del brigadiere

Santino Tuzi a sinistra, Serena Mollicone a destra.

Il processo e le testimonianze

Nuovo appuntamento in aula per l’omicidio di Serena Mollicone avvenuto nel giugno del 2001 nel Frusinate. "Mi ha detto che aveva visto Serena Mollicone entrare in caserma, ma che non l’aveva più vista uscire". Queste le parole di Marco Malnati, amico del brigadiere dei carabinieri di Arce, chiamato a testimoniare nel processo in corso che vede fra gli imputati i membri della famiglia Mottola, completamente assolti in primo grado dal tribunale di Cassino: il maresciallo della caserma Franco, la moglie Anna Maria e il figlio Marco.

Il silenzio per paura

"Mi ha raccontato queste cose solo sei o sette anni dopo, fra il 2007 e il 2008 – continua Malnati – Prima non ne avevo parlato per paura, ma adesso se mi devono ammazzare lo facessero pure, le figlie sono grandi, mi disse". Gettando nuova luce sulle circostanze sospette nelle quali è avvenuto il suicidio del brigadiere. È stato proprio Malnati che, nel momento del ritrovamento del corpo senza vita di Tuzi, nei pressi della diga, ha gridato davanti alle telecamere: "Gli hanno tappato la bocca".

I sospetti sulla morte di Carlo Peruzzi

Malnati ha poi avanzato sospetti anche sulle circostanze in cui è morto Carlo Peruzzi, amico comune, con cui Tuzi si sarebbe confidato all’epoca: "L’andai a prendere in ospedale e poi è successo quel che è successo…", ha dichiarato in aula.

Omicidio Mollicone, il barbiere: "Marco Mottola mi chiese di tagliargli i capelli prima del funerale"

Santino Tuzi e le rivelazioni agli amici

Ciò che Tuzi aveva rivelato a Peruzzi e Malnati riguardava proprio la scomparsa di Mollicone, entrata in caserma, ma mai uscita. "Lui l’aveva vista. Mi ha detto che non aveva mai rivelato quanto aveva visto perché aveva paura". Ascoltato in aula, il procuratore generale e i legali gli hanno chiesto perché in passato avesse negato di aver ricevuto confidenze da Tuzi sul caso Mollicone. "Non mi fido più della giustizia – ha sottolineato più volte – Non posso dire di aver ricevuto minacce, ma non mi fido più di nessuno".

La droga ad Arce: "Serena non ne voleva sapere"

Oltre a Malnati, nel corso dell’udienza sono stati ascoltati altri testimoni. Si tratta di coetanei di Serena che frequentavano lo stesso giro di amicizie. Hanno fatto tutti riferimento al "piccolo spaccio di hashish e marijuana, per qualcuno anche cocaina" nei giardini di Arce. Un giro di cui Serena non voleva sapere niente ma di cui, secondo alcuni, avrebbe fatto parte anche Marco Mottola. Ipotesi confermata da uno dei coetanei dei due, oggi sottufficiale dell’Arma.

"Marco diceva che andava a prendere la sostanza stupefacente a Castel Volturno, ma non so di più. Lui era una persona riservata, parlava in campano per cercare di darsi un tono. Dicevano che aveva rubato qualche oggetto in oro, poi ho saputo che il gruppetto andava in una gioielleria che faceva da compro oro in zona Castello – ha spiegato – In primo grado mi fecero vedere una diapositiva, ma non riuscii a ricordare bene. Ho l’immagine di Marco e Serena che discutono sotto ad un arco del paese, ma non riesco a collocarla con precisione. A Serena non piaceva il fumo".

Tanto che, come emerso nel luglio 2021, sembra che volesse sporgere denuncia proprio contro Mottola. Secondo uno dei testimoni, Marco Mottola avrebbe avuto confidenza con lei: "Credo che in passato fossero anche stati insieme".

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Indagine sull’operazione al naso e i farmaci prescritti

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Cause del Decesso

Francesca Russo è morta a causa di un’emorragia interna. Le autorità stanno investigando sull’operazione cui si è sottoposta due settimane fa e sui farmaci anticoagulanti che stava assumendo.

Dettagli delle Ultime Ore

Non aveva assunto alcol né droghe la giovane Francesca Russo, trovata morta nell’abitazione del suo fidanzato la mattina di sabato 18 maggio. La macchina con a bordo Francesca era stata fermata dai carabinieri per un controllo mentre lei e il ragazzo stavano tornando a casa. Poiché il 39enne aveva bevuto troppo, era lei alla guida della vettura: fermati per il controllo dei documenti, tutto era risultato in regola e i due si erano diretti verso l’appartamento dell’uomo. Anche l’autopsia ha confermato che nel corpo della giovane non erano presenti sostanze, né una quantità eccessiva di alcol. Gli esami tossicologici devono ancora arrivare, ma l’overdose sembra una causa ormai da escludere.

L’Indagine in Corso

Sul caso indagano i carabinieri di Castel Gandolfo, ma per il momento non c’è nessun indagato. L’attenzione degli investigatori è rivolta all’operazione al setto nasale cui la 26enne si era sottoposta due settimane fa e agli anticoagulanti presi in seguito all’intervento. La famiglia di Russo desidera sapere cosa è accaduto. La giovane lavorava come estetista in uno dei centri di proprietà del 39enne, con cui da tempo aveva una relazione.

Gli Ultimi Momenti di Francesca Russo

Quella sera, Francesca e il fidanzato erano andati insieme al Jackie O’, un famoso locale romano, e in altri posti, dove avevano trascorso il venerdì sera. Tornati a casa, Francesca era andata a dormire sul divano, mentre lui si era ritirato in camera da letto al piano di sopra. La mattina successiva, quando lui è andato a svegliarla, l’ha trovata morta. Immediata la chiamata ai soccorsi, ma ormai era troppo tardi. Purtroppo, per la 26enne non c’è stato più nulla da fare.

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Polizia ferma attivisti a terra

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Nuovo Blitz di Ultima Generazione a Roma

Il movimento ambientalista Ultima Generazione ha messo in atto un nuovo blitz a Roma. Gli attivisti e le attiviste hanno colorato di nero la facciata del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in via Veneto, prima di essere bloccati dalla polizia.

L’Azione di Disobbedienza Civile

Gli attivisti sono stati visti mentre iniziavano a colorare di nero la facciata del Ministero con estintori carichi di carbone vegetale. "Siamo venuti qui, perché quando andiamo a bloccare le strade ci chiedono perché non andiamo nei palazzi del potere. E quindi eccoci", hanno dichiarato davanti al ministero.

Manifesi e Statistiche sul Lavoro

Durante l’azione, alcuni attivisti hanno srotolato manifesti con dati sulle morti e sugli infortuni sul lavoro del 2023: 1041 morti e 550 infortuni. "Questo vuol dire che oggi stesso moriranno due persone sul proprio posto di lavoro. Ma questi numeri nascondono persone reali e ci rifiutiamo di rimanere in silenzio davanti a una tale ingiustizia".

Intervento della Polizia

La polizia è intervenuta tempestivamente, bloccando e trasferendo in questura 17 attivisti. Anche tre giornalisti sono stati fermati, nonostante fossero lì per seguire l’azione. È stato anche riportato un episodio di aggressione verbale da parte di un passante che ha accusato gli attivisti di aver macchiato il suo vestito.

Dettagli dell’Operazione e Arresti

Gli attivisti sono arrivati armati di estintori, colorando la facciata del ministero prima di essere bloccati a terra dagli agenti. In totale, 11 persone sono state trasferite in questura dopo essere state fermate nell’atto di usare gli estintori.

Primi Fermati Prima dell’Azione

L’operazione ha avuto luogo verso le ore 10 del mattino, con la polizia che è intervenuta immediatamente. Prima ancora di arrivare al ministero, 6 attivisti sono stati fermati in via Salandra, e tre giornalisti sono stati identificati e trattenuti.

Reazione di un Passante

Un passante, infuriato per essere stato macchiato, ha aggredito verbalmente gli attivisti con insulti e minacce. Anche l’attivista che stava filmando la scena è stato bloccato dai poliziotti che hanno impedito le riprese. "Mi hanno bloccato contro una macchina. Loro erano in assetto antisommossa. Sono stato sbattuto contro l’auto e immobilizzato per una decina di minuti", ha raccontato uno degli attivisti.

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Profanata la tomba di Franco Califano, rubato l’autografo in bronzo

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Vandali sulla Tomba di Franco Califano

La tomba di Franco Califano è stata vandalizzata nel cimitero di Ardea: è stata rubata la riproduzione della sua firma. La denuncia di Maurizio Mattioli sul furto: "Chi lo ha fatto deve pentirsi".

La Profanazione della Tomba

È stata profanata la tomba di Franco Califano, situata nel cimitero di Ardea, cittadina in provincia di Roma. Nei giorni scorsi, alcuni vandali hanno rubato la riproduzione in bronzo dell’autografo dell’artista, posta accanto alla scritta "Non escludo il ritorno", voluta dal maestro sulla lastra di travertino in suo ricordo.

La Denuncia di Maurizio Mattioli

L’accaduto è stato denunciato da diversi passanti che hanno notato la mancanza della firma, e segnalato sui social dai suoi fan, compreso il noto attore Maurizio Mattioli: "È una cosa assurda che neanche le tombe dei nostri cari possano stare tranquille nel cimitero. Aver ascoltato le canzoni di Califano, averlo seguito per tutta la sua lunga carriera, raccolte di dischi nelle proprie case con le canzoni cantate dal grande cantautore romano, non è difficile pensare che qualcuno volesse tenere per sé un cimelio da tenere nella propria casa. Però è un atto vandalico di una gravità assoluta e che dovrebbe essere punito. L’autore del gesto si dovrebbe pentire e restituire la scritta", denuncia l’attore romano.

La Tomba di Franco Califano

Franco Califano riposa nel cimitero di via Strampelli ad Ardea dal 2013. Il luogo della sepoltura è meta di pellegrinaggi dei fan provenienti da tutta Italia, che si fermano a rendere omaggio all’artista. Ai piedi della tomba, c’è un angolo dedicato ai ricordi degli ammiratori nei suoi confronti.

Il Gemellaggio Tra Pagani e Ardea

Negli ultimi mesi, c’è stato un gemellaggio tra i comuni di Pagani e Ardea in ricordo del cantautore. Pagani è il comune originario della famiglia, in provincia di Salerno, mentre Ardea è stata scelta come sua ultima dimora. Il cantante era molto legato alla città in provincia di Roma, dove c’è una casa museo in suo onore e dove è stata intitolata anche una piazza in suo onore poco più di un anno fa, davanti al Comando della Polizia Locale.

L’Epitaffio sulla Tomba

Sulla tomba di Franco Califano ad Ardea, è presente l’epitaffio: "Non escludo il ritorno". La frase ricorda il titolo di un film dedicato al Califfo del suo amico regista Daniele Calvegna, uscito nel 2014, e il titolo di una canzone del 2005 presentata al Festival di Sanremo. Il cantante è stato seppellito nel comune costiero sul litorale sud di Roma alcuni mesi dopo la sua scomparsa avvenuta il 30 marzo 2013, grazie a una raccolta fondi degli amici che ha consentito di rispettare le sue ultime volontà.

L’inaugurazione della Piazza a Roma

La città di Roma ha reso omaggio al Califfo, intitolandogli una piazza a Casale Nei, in zona Bufalotta, lo scorso martedì 14 maggio. All’evento d’inaugurazione, è intervenuto anche il sindaco Roberto Gualtieri, che ha suonato alcuni brani in suo onore.

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“Aumenta il Turismo e a Roma servono più Taxi”

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A Roma servono più taxi. Lo sanno tutti ma il sindaco Gualtieri ancora non rilascia le licenze. Fra l’altro l’ultima indiscrezione rilevata dal quotidiano il Messaggero nei giorni scorsi vuole che le nuove licenze taxi a Roma saranno rilasciate dopo titoli, esami e un avranno un costo di 70.000 euro.

A tal proposito Adolfo Urso, ministro per le imprese e del Made in Italy commenta così “C’è una crescita del turismo significativa, bisogna incontrare questa richiesta soprattutto in vista del Giubileo. Sono attesi a Roma 40 milioni di pellegrini, dobbiamo accoglierli al meglio, servono più taxi”.

Queste le dichiarazioni del ministro intervistato a Radio24 dopo lo sciopero di ieri. “Stiamo lavorando da inizio legislatura con i tassisti, ha detto, li abbiamo incontrati tante volte, vogliamo vedere come possono fornire un servizio ancora più accogliente visto che il mercato cresce in maniera impetuosa. Bisogna aumentare e migliorare il servizio ai cittadini”.

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‘Mi fai volare’ il nuovo singolo della cantautrice Maria Angeli. Video

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Maria Angeli

On air da venerdì 3 maggio “Mi fai Volare”, il nuovo singolo della cantautrice romana Maria Angeli. Questo brano arriva subito dopo il successo di “Bette Davis”, nato dalla collaborazione con il regista e produttore Andrea De Sica, e incluso nella colonna sonora delle serie tv “Baby” e “Le indagini di Lolita Lobosco”.

“Mi fai volare” è un mix scanzonato di suoni elettronici e registrazioni live di ispirazione pop, che ci conduce con leggerezza, fin dalle note di apertura, lungo un viaggio interiore di riscoperta e sorpresa, fino al ritornello che risuona di primavera. Maria Angeli canta di un risveglio emotivo dopo un lungo inverno del cuore, che torna a battere per un sentimento vivace e nuovo.

A incorniciare la musica, le immagini animate appositamente realizzate dall’artista Sirai Bucarelli per il videoclip, in un susseguirsi ipnotico di suggestioni cangianti in cui i volti si tramutano in paesaggi e le figure racchiudono corolle di fiori, cieli e mari.

Scritto e prodotto da Maria Angeli, “Mi fai volare” è il primo brano di un progetto più ampio scritto completamente in italiano dalla cantautrice, nota, invece, per le sue creazioni in inglese che la portano spesso a collaborare con i DJ/Produttori Neverdogs. È il caso del recente remix di “Piece of My Heart”, tratto dal suo ultimo album “Anyhow”, un Deep-House Downtempo che porta la mente a perdersi nelle atmosfere incalzanti della sua voce.

“Mi fai volare” è stato registrato live a Roma al Toto Sound Studio con la partecipazione di Andrea Filippucci alla chitarra, Francesco De Palma al basso, Fabrizio Boffi alla tastiera/synth, Giampaolo Scatozza alla batteria, e il mix e mastering di Eugenio Vatta.

Ascolta Mi fai Volare su Spotify:

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Vendere su Vinted: come posso migliorare le mie recensioni?

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Vendere su Vinted

Per chi non la conoscesse, Vinted è una piattaforma online che consente agli utenti di vendere, acquistare e scambiare abiti e accessori nuovi e usati. Nata con lo scopo di promuovere lo shopping sostenibile e l’economia circolare, l’app è oggi ampiamente usata da moltissimi italiani che si improvvisano così in venditori amatoriali.

In quanto tali, spesso una delle più grandi sfide non è tanto vendere, ma capire come mai alcune recensioni arrivano a 4 stelle su 5 in mancanza di inconvenienti: per scoprire come migliorare le proprie recensioni su Vinted si consiglia la lettura di questo articolo.

  • Non mentire

Quando si mette un articolo in vendita su piattaforme come Vinted, per prima cosa bisogna tenere a mente che le foto hanno un ruolo fondamentale data l’impossibilità per l’acquirente di valutare direttamente il prodotto. Pertanto, il primo passo è quello di armarsi di pazienza e dedicare il tempo necessario per fornire il giusto numero di scatti veritieri che offrano una panoramica chiara e accurata di ciò che si vende.

Le immagini dovrebbero riflettere fedelmente i materiali, i colori e le dimensioni dell’articolo, consentendo così al potenziale acquirente di scegliere consapevolmente se quello che vede è di suo gusto o no. Inoltre, è opportuno che le fotografie evidenzino eventuali difetti o segni di usura, contribuendo così a una maggiore trasparenza nel processo di vendita.

L’onestà su Vinted, nelle foto come nelle descrizioni, è alla base: favorisce il senso di fiducia dell’acquirente, ma costituisce anche una difesa preventiva contro possibili recensioni negative. Infatti, fornendo una rappresentazione sincera del prodotto, si riducono le probabilità di insoddisfazione da parte dell’acquirente e si agevola la gestione di eventuali reclami o controversie.

  • Personalizza l’imballaggio

Una volta conclusa la transazione, è cruciale comprendere che il percorso verso recensioni positive non termina con la notifica “Venduto!”. L’attenzione all’imballaggio riveste un ruolo significativo nella soddisfazione dell’acquirente: un impacchettamento accurato e sicuro è essenziale per proteggere il contenuto durante il trasporto, è l’unico modo per prevenire eventuali danni che potrebbero portare a reclami post-acquisto.

Inoltre, personalizzare il pacco può fare la differenza nel processo di recensione. Piccoli gesti come l’utilizzo di materiali riciclati ma in buono stato, vaporizzare del profumo, l’inserimento di un bigliettino di ringraziamento o di una breve frase d’ispirazione possono sorprendere positivamente l’acquirente e invogliarlo a lasciare 5 stelle.

  • Sorprendi con un regalino

Ma le possibilità di personalizzazione non si esauriscono qui. A tutti piace ricevere sorprese e, per dare un tocco inaspettato alla vendita, si potrebbe pensare di inserire qualcosa che non è stato acquistato. Ad esempio, si potrebbe aggiungere un piccolo accessorio che non si usa più, come un braccialetto e degli orecchini, oppure un paio di campioncini beauty che in profumeria continuano a regalarci.

In alternativa, si potrebbe aggiungere un po’ di dolcezza includendo nel pacco del cibo confezionato come una merendina o dei cioccolatini. Tuttavia, questi prodotti sono rischiosi sia per motivi igienici che per la resa finale: se si rompessero le confezioni o si sciogliessero per il troppo caldo potrebbero rovinare quello che si è appena comprato, andando ovviamente a sfavore della recensione.

Per non rinunciare a questa nota zuccherata, senza incorrere nei rischi appena menzionati, una soluzione c’è e viene fornita dalle caramelle. Essendo a base di zucchero ed essendo confezionate singolarmente, hanno meno possibilità di deteriorarsi, cosa che le rende più igieniche rispetto ad altri cibi. Inoltre, per semplificarsi ancora di più la vita, si può fare scorta di caramelle assortite online sugli e-commerce che lo consentono, questo perché online è più semplice comparare le offerte disponibili e ricevere i propri prodotti direttamente a casa. In questo modo si avrà sempre sottomano una manciata di caramelle da inserire all’occasione nel pacco, così da fare bella figura ad un costo irrisorio. Ovviamente, se state inviando cibo di ogni sorta, segnalate sempre gli allergeni al ricevente nel dettaglio.

Quelle appena menzionate sono solo alcune idee, ma non c’è limite alla creatività e all’inventiva, si tratta di piccole aggiunte per niente impegnative che possono realmente aiutare al momento della recensione. Provare per credere.

  • Rispondi tempestivamente

La prontezza nel rispondere alle domande e ai messaggi degli acquirenti rappresenta un aspetto cruciale per garantire un’esperienza positiva durante tutto il processo di vendita. Questo principio vale sia nelle fasi preliminari della trattativa che nel post-vendita, quando possono emergere eventuali richieste di assistenza o chiarimenti. Rispondere tempestivamente non solo dimostra affidabilità, ma può anche evitare fraintendimenti su quanto venduto.

Particolarmente significativo, inoltre, è rispondere nel momento in cui ci si trova di fronte a una recensione negativa. In tali circostanze, replicare pubblicamente con cortesia e rispetto può trasformare una situazione potenzialmente negativa in un’opportunità per mostrare impegno nel risolvere eventuali disagi ai futuri acquirenti.

Ad esempio, se una recensione viene penalizzata per un ritardo nella consegna, il venditore può rispondere pubblicamente scusandosi per l’inconveniente e fornendo spiegazioni sulle circostanze che hanno causato il rallentamento. In questo modo, non solo si dimostra trasparenza e responsabilità, ma si offre anche un segnale positivo a chi potrebbe essere interessato al nostro armadio virtuale in futuro, mostrando l’attenzione dell’utente nel garantire la soddisfazione del cliente.

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