Attualità
La Russa e il Saluto Romano: Chiarimenti sulla Commemorazione e il Ruolo di FdI

Distacco di La Russa dall’Adunata di Acca Larentia
Ignazio La Russa, presidente del Senato, ha chiarito la posizione di Fratelli d’Italia (FdI) rispetto alla recente adunata di Acca Larentia. Pur prendendo le distanze dall’evento, ha suggerito che il saluto romano potrebbe non essere necessariamente considerato un reato in contesti di commemorazione. La Digos ha deciso di informare i magistrati di Roma su questa vicenda, mentre le opposizioni hanno chiesto un intervento del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Fdi Estraneo all’Episodio dei Saluti Romani
La Russa ha dichiarato di non voler entrare nei dettagli della questione, ribadendo che Fratelli d’Italia è completamente estraneo all’episodio dei saluti romani. Ha sollevato dubbi sul considerare questi gesti nell’ambito della commemorazione di persone defunte e ha sollecitato chiarezza, in attesa della riunione delle sezioni unite della Cassazione per una decisione definitiva.
Commento del Vicepresidente della Camera Fabio Rampelli
Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera, ha confermato che FdI non pratica i saluti romani e non necessita di dissociarsi da tali eventi. Ha criticato il Partito Democratico per non aver sollecitato la riapertura delle indagini sulla strage di Acca Larentia. Rampelli ha enfatizzato il diritto alla libera espressione in democrazia, pur condannando l’uso della violenza e la ricostituzione del Pnf.
FdI: Una Destra Diversa e Distante da Certi Eventi
Sia La Russa che Rampelli hanno sottolineato che Fratelli d’Italia rappresenta una destra con una visione diversa, completamente estranea a certe manifestazioni. Hanno criticato la reazione delle opposizioni, ribadendo la necessità di una maggiore chiarezza su questi aspetti.
Attualità
Scossa sismica scuote la Kamchatka: allerta tsunami, ignorato per ora dai fashionisti del clima

#TerremotoKamchatka: Un terremoto di magnitudo 8.8 scuote la Kamchatka, innescando tsunami in tutto il Pacifico. Allerte da Giappone a Hawaii, con precauzioni di massa. #Sisma #Tsunami
Un terremoto di magnitudo 8.8 ha colpito la remota penisola della Kamchatka, un evento straordinario che ha subito attirato l’attenzione globale. Le conseguenze del sisma si sono propagate attraverso l’Oceano Pacifico, generando onde di tsunami che hanno raggiunto le coste di Giappone, Hawaii e California. Sorprendentemente, finora non sono stati segnalati né vittime né danni gravi.
Mentre le giornate passano, alcuni paesi continuano a vivere nell’incertezza. Il Cile, per esempio, ha deciso di non rischiare, innalzando l’allerta tsunami ai massimi livelli e ordinando l’evacuazione di centinaia di persone. Nella terra madre dell’evento, la Russia, gli abitanti di Petropavlovsk-Kamchatsky si sono trasferiti verso l’entroterra. Nel frattempo, i porti venivano lambiti da onde che hanno raggiunto i sei metri, mentre un asilo veniva danneggiato.
La rapidità e l’efficacia dei sistemi di allerta russi sono state lodate dal Cremlino. “In generale, anche la resistenza sismica degli edifici ha dato prova di efficacia” ha dichiarato il portavoce Dmitry Peskov, celebrando l’assenza di vittime. Tuttavia, il terremoto ha provocato una pericolosa eruzione del vulcano Klyuchevskaya Sopka.
Nel frattempo, il Giappone è stato messo alla prova con scenari di emergenza che hanno riportato alla mente i tragici eventi del 2011. Decine di persone si sono rifugiate in aree più sicure, preoccupate per l’effetto sulle centrali nucleari, che fortunatamente sono rimaste intatte. Anche le Hawaii si sono trovate in preda all’ansia, con le strade di Honolulu congestionate dalle automobili in fuga. Le evacuazioni, inizialmente ordinate, sono state poi revocate.
Questo catastrofico evento, che si è verificato lungo la temuta ‘Cintura di fuoco’ del Pacifico, si annovera tra i dieci terremoti più potenti mai registrati, sottolineando ancora una volta il potere inarrestabile della natura.
Attualità
Roma ha nuovi poteri grazie alla riforma costituzionale. Il video della Meloni

Roma cambia, e in meglio. Oggi il governo ha approvato una riforma costituzionale che inserisce Roma capitale fra gli Enti Costitutivi della repubblica Italiana, che attribuisce a Roma Capitale poteri legislativi su materie che toccano la vita quotidiana dei romani come l’urbanistica, il trasporto pubblico locale (Atac, Cotral, Metro e Taxi), il commercio, il turismo, la valorizzazione dei beni culturali e dei beni ambientali.
La riforma prevede, almeno così dice nel video social il presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni, che anche i municipi di Roma Capitale avranno un nuovo ruolo nella riforma della città. Questa riforma è frutto di un lavoro condiviso anche con la Regione Lazio e il Comune di Roma guidato dal sindaco del Partito Democratico Roberto Gaultieri.
Da oggi Roma, diventa al pari delle altri capitale europee, una capitale più autorevole e più autonoma.
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