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Furto di Lusso: Ladri Rubano Orlogi di Pregio e 30.000 Euro in Contanti

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Furto di Lusso: Ladri Rubano Orlogi di Pregio e 30.000 Euro in Contanti

Furto Milionario in un Negozio di Orologi nel Quartiere Salario

Un gruppo di ladri ha effettuato un colpo spettacolare in un negozio di orologi situato in via Paolo Frisi, nel cuore del quartiere Salario. La refurtiva, del valore di centinaia di migliaia di euro, include dieci Rolex, dieci Patek Philippe e 30.000 euro in contanti.

Come è Avvenuto il Colpo: Una Finestra Scassinata

Gli autori del furto hanno agito indisturbati, riuscendo a scassinare una finestra per entrare nel negozio senza essere notati. Dopo aver sottratto la preziosa merce, sono fuggiti senza lasciare alcuna traccia, rendendo difficile il lavoro delle forze dell’ordine.

Intervento della Polizia e degli Agenti della Scientifica

I proprietari del negozio hanno immediatamente scoperto il furto e contattato la polizia. Sul luogo sono intervenuti gli agenti di Villa Glori e gli specialisti della Scientifica per effettuare i rilievi del caso. Al momento, le indagini sono ancora in corso e non vi sono dettagli su dove possa trovarsi la banda di ladri.

Un Precedente Simile ad Agosto

Questo evento non è il primo del suo genere. L’ultimo furto di orologi di lusso risale ad agosto, quando una banda ha svaligiato l’abitazione di un privato, portando via altri preziosi orologi. Anche in quell’occasione, le indagini sono state affidate alla polizia, ma i colpevoli non sono stati ancora individuati.

Collaborazione con le Forze dell’Ordine

Chiunque abbia informazioni utili per le indagini è invitato a contattare le forze dell’ordine, contribuendo così a individuare i responsabili di questo grave reato che ha scosso il quartiere Salario.

Per rimanere aggiornati sugli sviluppi di questa notizia, continuate a seguirci.

Fonte: [Fanpage](https://www.fanpage.it/roma/rubati-10-rolex-10-patek-phillippe-e-30mila-euro-in-contanti-maxi-colpo-al-negozio-di-orologi/)

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Iniziata la demolizione della vecchia Fiera di Roma. Fra 3 anni nuovi edifici

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Iniziata la demolizione della vecchia Fiera di Roma. Fra 3 anni nuovi edifici

Roma, 31 luglio 2025 – Hanno preso il via questa mattina le operazioni di bonifica e avvio del cantiere nell’area dell’ex Fiera di Roma, situata nel territorio del Municipio VIII. L’intervento prevede la completa demolizione e successiva rigenerazione urbana del sito, con l’obiettivo di restituire alla cittadinanza un’area strategica da tempo in stato di abbandono.

All’inaugurazione dei lavori erano presenti il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, l’Assessore all’Urbanistica, Maurizio Veloccia, e il Presidente del Municipio VIII, Amedeo Ciaccheri, accompagnati da rappresentanti del soggetto privato coinvolto: Luca Fantin (CEO di Orchidea Srl, fondo proprietario dell’area), Marco Sion Raccah (CEO di ARECneprix, gestore del fondo), e Alessandro Sbordoni (Developer Manager di Ns Costruzioni).

I lavori saranno articolati in tre fasi principali, coordinate con l’avanzamento del programma di rigenerazione urbana:

• Prima fase – Bonifica e demolizione sino al livello pavimentale
La prima attività prevede l’intervento di bonifica ambientale dell’intera area, con la rimozione dei rifiuti presenti all’interno dei fabbricati. Tali operazioni si svolgeranno nel rispetto delle normative più restrittive, al fine di garantire massima sicurezza. Seguirà la demolizione degli edifici fino alla quota pavimentale.
Durata stimata: 7 mesi.

• Seconda fase – Demolizione dei basamenti
In questa fase si procederà alla rimozione delle parti interrate e dei basamenti degli edifici, attività che richiede scavi e movimentazioni di terreno, pertanto separata dalla fase precedente per motivi di sicurezza.
Durata stimata: 3 mesi.

• Terza fase – Rimozione della viabilità interna e dei sottoservizi, abbattimento delle mura perimetrali e avvio delle nuove edificazioni
Ultimata la bonifica, si procederà alla demolizione delle infrastrutture viarie interne esistenti e dei sottoservizi non compatibili con il nuovo piano. Saranno infine rimosse progressivamente le mura perimetrali, in parallelo alla realizzazione dei nuovi edifici e del parco urbano.
Durata stimata: circa 30 mesi.

Il progetto di rigenerazione dell’ex Fiera di Roma, area dismessa da oltre vent’anni, si fonda sul Masterplan “La città della gioia”, elaborato dagli studi Acpv Architects, Arup, Asset e P’Arcnouveau, vincitori del concorso bandito a seguito dell’accordo sottoscritto nel settembre 2023 tra Roma Capitale e il Fondo Orchidea Srl.

La proposta prevede una trasformazione profonda dell’area, finalizzata a creare nuove sinergie tra spazi pubblici e privati. Il 50% della superficie sarà destinato a verde e servizi, con un incremento della permeabilità del suolo di circa 3,9 ettari. Su una superficie utile lorda (SUL) di oltre 44.000 mq, l’80% (circa 35.000 mq) sarà destinato a edilizia residenziale, con oltre 7.000 mq riservati a housing sociale; il restante 20% (8.800 mq) sarà adibito a funzioni non residenziali, tra cui circa 6.800 mq per uffici e 2.000 mq per attività commerciali.

Il nuovo quartiere sarà interamente pedonale e dotato di due piazze pubbliche: Piazza del Sole, su viale Tor Marancia, e Piazza degli Eventi, su via Georgofili. È inoltre in fase di studio la creazione di un hub della conoscenza, destinato a diventare punto di riferimento culturale e formativo, in collaborazione con l’Università di Roma Tre.

L’investimento complessivo del Fondo proprietario per l’attuazione del progetto supera i 250 milioni di euro.

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Scossa sismica scuote la Kamchatka: allerta tsunami, ignorato per ora dai fashionisti del clima

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Scossa sismica scuote la Kamchatka: allerta tsunami, ignorato per ora dai fashionisti del clima

#TerremotoKamchatka: Un terremoto di magnitudo 8.8 scuote la Kamchatka, innescando tsunami in tutto il Pacifico. Allerte da Giappone a Hawaii, con precauzioni di massa. #Sisma #Tsunami

Un terremoto di magnitudo 8.8 ha colpito la remota penisola della Kamchatka, un evento straordinario che ha subito attirato l’attenzione globale. Le conseguenze del sisma si sono propagate attraverso l’Oceano Pacifico, generando onde di tsunami che hanno raggiunto le coste di Giappone, Hawaii e California. Sorprendentemente, finora non sono stati segnalati né vittime né danni gravi.

Mentre le giornate passano, alcuni paesi continuano a vivere nell’incertezza. Il Cile, per esempio, ha deciso di non rischiare, innalzando l’allerta tsunami ai massimi livelli e ordinando l’evacuazione di centinaia di persone. Nella terra madre dell’evento, la Russia, gli abitanti di Petropavlovsk-Kamchatsky si sono trasferiti verso l’entroterra. Nel frattempo, i porti venivano lambiti da onde che hanno raggiunto i sei metri, mentre un asilo veniva danneggiato.

La rapidità e l’efficacia dei sistemi di allerta russi sono state lodate dal Cremlino. “In generale, anche la resistenza sismica degli edifici ha dato prova di efficacia” ha dichiarato il portavoce Dmitry Peskov, celebrando l’assenza di vittime. Tuttavia, il terremoto ha provocato una pericolosa eruzione del vulcano Klyuchevskaya Sopka.

Nel frattempo, il Giappone è stato messo alla prova con scenari di emergenza che hanno riportato alla mente i tragici eventi del 2011. Decine di persone si sono rifugiate in aree più sicure, preoccupate per l’effetto sulle centrali nucleari, che fortunatamente sono rimaste intatte. Anche le Hawaii si sono trovate in preda all’ansia, con le strade di Honolulu congestionate dalle automobili in fuga. Le evacuazioni, inizialmente ordinate, sono state poi revocate.

Questo catastrofico evento, che si è verificato lungo la temuta ‘Cintura di fuoco’ del Pacifico, si annovera tra i dieci terremoti più potenti mai registrati, sottolineando ancora una volta il potere inarrestabile della natura.

Fonte Verificata

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