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Racconto italiano in Ecuador dopo la rivolta dei narcos: qui di sera non usciamo più.

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Racconto italiano in Ecuador dopo la rivolta dei narcos: qui di sera non usciamo più.

Dopo la fuga di ‘boss’ del narcotraffico dalle carceri e le azioni violente compiute dalle bande in alcune zone del Paese, l’Ecuador ha dichiarato lo Stato di emergenza. Da giorni il Governo ha ingaggiato una dura lotta alla criminalità. Fanpage.it ha intervistato Davide Matrone, docente di analisi politica e giornalista, che da 12 anni vive nel Paese, per capire cosa sta succedendo.

Matrone ha spiegato che la situazione attuale è preoccupante e allarmante, poiché le azioni delle bande criminali e la rivolta dei detenuti degli ultimi giorni rappresentano un “salto di qualità” della criminalità dell’Ecuador. Questa non è più solo la criminalità dei pandilleros, ma è qualcosa di più organizzato e pericoloso.

La paura e la preoccupazione sono sempre presenti nella vita quotidiana degli abitanti. Il docente, italiano trasferitosi in Ecuador da 12 anni, ha raccontato di come la situazione di coprifuoco non ufficiale renda difficile vivere una vita normale e tranquilla. Le strade diventano zone di nessuno durante la notte e la preoccupazione è costante.

La fuga dai carcere di alcuni ‘boss’ del narcotraffico ha scatenato una catena di eventi violenti che hanno portato il Governo ad intervenire dichiarando lo ‘stato di emergenza’. Le bande criminali hanno risposto aumentando il caos e la presenza militare è stata incrementata. Matrone ha sottolineato che si tratta di una situazione delicata, con lo Stato e la criminalità che stanno “progressivamente aumentando la posta” e non si sa cosa ne verrà fuori.

Secondo l’esperto, la situazione attuale è cambiata negli ultimi sei anni, dopo la fine del governo di Correa. I successivi governi hanno smantellato lo stato sociale che si era costruito, favorendo l’organizzazione e il controllo del territorio da parte delle bande. Questo cambiamento ha portato alla situazione attuale di instabilità e violenza.

Infine, Matrone ha sottolineato l’importanza delle scelte politiche sui paradigmi di sviluppo, sottolineando come esse influenzino direttamente la vita quotidiana dei cittadini. La situazione attuale in Ecuador è quindi il risultato di scelte politiche che hanno favorito la criminalità organizzata a discapito della sicurezza e del benessere dei cittadini.

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Quattro vittime sulle strade di Roma durante il weekend

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Giovane perde la vita in un incidente con lo scooter

Un giovane di 24 anni ha perso il controllo del suo scooter ed è finito contro un albero, tragicamente perdendo la vita. Questo incidente è avvenuto nel quartiere di Monteverde, all’altezza del civico 45 di circonvallazione Gianicolense.

Dettagli dell’incidente a Monteverde

L’incidente è avvenuto intorno alle 3 del mattino, tra sabato 25 e domenica 26 maggio 2024. Il ragazzo era in sella al suo Peugeot Geopolis quando ha sbandato e si è schiantato contro un albero. Le autorità locali sono subito intervenute, ma per il giovane non c’è stato nulla da fare.

Indagini proseguono

Gli agenti della polizia Locale di Roma Capitale del XII gruppo Monteverde sono arrivati sul posto per effettuare i primi accertamenti. Le indagini sono andate avanti tutta la notte per cercare di chiarire l’esatta dinamica dell’incidente, che al momento sembra essere stato autonomo.

Tre incidenti mortali in un solo weekend

Oltre al tragico incidente del ventiquattrenne, nel medesimo weekend altre tre persone hanno perso la vita sulle strade di Roma.

Il primo incidente

La prima vittima è stata Francesco Messineo, un sessantacinquenne investito e ucciso venerdì sera mentre tornava a casa dopo una festa di quartiere insieme ad alcuni amici. L’incidente è avvenuto sul marciapiede, dove un’automobile lo ha travolto, causandone la morte sul colpo.

Il secondo incidente

La seconda vittima è stata un settantatreenne che è stato investito dalla moglie, 72 anni, mentre quest’ultima stava facendo retromarcia all’interno del parcheggio del Santuario della Madonna delle Tre Fontane a Roma, nella serata di sabato.

Terzo tragico incidente della domenica mattina

Infine, nella mattinata di domenica 26 maggio, un trentenne è morto in un altro incidente. Anche lui stava viaggiando in moto lungo la via del Mare quando si è scontrato con un’automobile. I soccorsi sono stati inutili e il giovane è deceduto sul posto. Le autorità sono al lavoro per indagare sulle responsabilità e ricostruire la dinamica dell’incidente.

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Deceduto motociclista trentenne

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Schianto sulla Via del Mare

Schianto sulla via del Mare, si scontrano una moto e un’automobile: morto un centauro di 30 anni, strada chiusa in entrambi i sensi.

Dettagli dell’incidente

Lo scontro è avvenuto questa mattina, verso le ore 9, lungo la via del Mare. A schiantarsi una moto Yamaha e un’automobile, una Fiat Tipo. Ad avere la peggio il centauro, di appena 30 anni. La strada è stata chiusa in entrambe le direzioni nel tratto compreso fra via Cocchieri e via dell’Ippica. Non appena avvenuto l’incidente è scattato l’allarme: sul posto sono arrivati gli agenti della polizia locale. Niente da fare, invece, per lo scooterista trentenne: i soccorsi sono risultati vani, l’uomo è morto sul colpo.

L’arrivo dei caschi bianchi

Non appena scattato l’allarme sul posto sono arrivati gli agenti delle pattuglie della polizia Locale di Roma Capitale del IX Gruppo Eur per i rilievi del caso sul grave sinistro lungo la via del Mare, all’altezza di Tor di Valle.

Arrivati sul posto, i caschi bianchi hanno immediatamente iniziato i rilievi sul sinistro per cercare di chiarire l’esatta dinamica dell’incidente e le eventuali responsabilità. Secondo quanto emerso dai primi approfondimenti, il trentenne che si trovava in sella alla Yamaha ha perso la vita dopo lo schianto con la Fiat Tipo, al volante della quale si trovava un uomo di 49 anni.

Strada chiusa e traffico in tilt

L’incidente è avvenuto questa mattina, alle ore 9. Dopo quell’orario la via del mare è stata chiusa in entrambe le direzioni, nel punto in cui è avvenuto lo scontro, all’altezza di Tor di Valle, al chilometro 8,800. La strada è quindi stata chiusa nel tratto compreso fra via Cocchieri e via dell’Ippica per permettere agli agenti di svolgere gli approfondimenti sul luogo dell’incidente.

Articolo in aggiornamento

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Allarme innescato dal fumo proveniente da un bar

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Principio d’Incendio al Mercato Centrale di Roma Termini

Gli agenti della polizia locale di Roma Capitale hanno attivato tempestivamente tutte le misure necessarie per un principio d’incendio al Mercato Centrale in via Giolitti alla stazione Termini. Da un bar è uscito del fumo.

L’Incidente e l’Intervento della Polizia

Un principio d’incendio è divampato in un bar nel Mercato Centrale alla stazione Termini di Roma. L’episodio è avvenuto nella mattinata di oggi, domenica 26 maggio, nei locali all’altezza del civico 38 di via Giolitti. Da quanto si apprende fortunatamente non ci sono stati né feriti né intossicati. Secondo le informazioni ricevute al momento non è ancora chiaro cosa lo abbia provocato.

A dare l’allarme e ad intervenire per primi sono stati gli agenti della polizia locale di Roma Capitale, con il Gruppo Sicurezza Sociale Urbana. Erano circa le ore 10.15 e gli agenti erano impegnati in un servizio di controllo sul territorio nell’area circostante al principale snodo ferroviario e metropolitano della città, quando hanno notato del fumo uscire da un bar.

Vigili del Fuoco e Polizia Locale in Via Giolitti

Subito si è attivata la macchina dei soccorsi, gli agenti hanno isolato immediatamente l’area, per garantire la sicurezza dei passanti, scongiurando eventuali incidenti e per agevolare il passaggio di vigili del fuoco e ambulanza. Arrivata la chiamata alla Sala operativa del Comando provinciale di Roma, sul posto sono arrivati i vigili del fuoco. I pompieri sono entrati subito nel Mercato Centrale per ricostruire quanto accaduto. Fortunatamente non ci sono feriti. Nell’area circostante si sono radunati diversi curiosi, che si sono domandati cosa stesse accadendo.

Accertamenti dei Vigili del Fuoco sull’Incendio

Il Mercato Centrale è un luogo non molto distante dai binari, nello stesso complesso della stazione Termini e molto frequentato, dove ci sono tantissimi punti ristoro per mangiare e bere, soli o in compagnia, durante ogni momento della giornata e dove magari fermarsi prima o dopo un treno. Gli accertamenti sono in corso, per ricostruire la dinamica dell’accaduto. Terminate le verifiche durante la mattinata, la situazione è tornata alla normalità, senza particolari ripercussioni.

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Dipendente di Roma Capitale, 51 anni, trovato morto negli uffici del dipartimento Mobilità

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Tragedia negli uffici del Dipartimento Mobilità e Trasporti di Roma

Una tragica scoperta ha scosso gli uffici del dipartimento Mobilità e Trasporti di via Bavastro a Roma, dove nella scorsa notte un dipendente capitolino di 51 anni è stato trovato morto. La Polizia di Stato sta indagando sull’evento, e sulla salma verrà effettuata un’autopsia per determinare le cause del decesso.

La Sequenza degli Eventi

L’Allarme della Moglie

Un dipendente capitolino di cinquantuno anni è stato trovato morto negli uffici del dipartimento Mobilità e Trasporti di Roma Capitale. La tragedia è avvenuta nell’edificio di via Capitan Bavastro 94, in zona Garbatella, nella notte del 25 maggio scorso. A dare l’allarme è stata sua moglie, preoccupata per non vederlo tornare a casa e non riuscendo a mettersi in contatto con lui. Ha chiamato il Numero Unico delle Emergenze 112.

L’Intervento della Polizia di Stato

Gli agenti della Polizia di Stato hanno risposto alla chiamata della moglie e hanno ricostruito insieme a lei gli ultimi spostamenti noti del marito. Lo hanno cercato sul posto di lavoro, negli uffici del dipartimento Mobilità, trovandolo purtroppo morto.

Indagine e Autopsia

Nessun Segno di Violenza

Nonostante non ci fosse nulla da fare per salvare l’uomo, sul cadavere non sono stati trovati segni di violenza, ma al momento non si esclude alcuna ipotesi. La Polizia di Stato sta indagando e la salma, una volta terminati gli accertamenti sul posto, è stata trasferita in obitorio. Qui si trova a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per l’autopsia. I risultati delle analisi autoptiche saranno utili per chiarire le cause della morte.

Il Cordoglio del Sindaco Gualtieri

Dichiarazione Ufficiale

Sul drammatico evento è intervenuto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che ha espresso vicinanza e cordoglio alla famiglia del dipendente capitolino. "Esprimo il mio più sentito cordoglio, insieme a quello di tutta l’amministrazione, alla famiglia del dipendente capitolino trovato senza vita la notte scorsa negli uffici del dipartimento Mobilità – si legge in una nota – una notizia tristissima che ci ha profondamente colpito," ha dichiarato il sindaco.

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Sparatoria a Roma: chi è il 28enne che ha ucciso Caterina Ciurleo, vicino ai Casamonica

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Arrestato 28enne per l’omicidio di Caterina Ciurleo

D.S., un italiano di 28 anni con precedenti per spaccio e reati contro il patrimonio, è stato fermato ieri sera con l’accusa di aver ucciso l’81enne Caterina Ciurleo.

La dinamica dell’incidente

Valentina Ciurleo è stata colpita da un proiettile di pistola mentre viaggiava a bordo di una Smart in via della Riserva Nuova, periferia Sud Est di Roma. I colpi sono stati sparati da un 28enne a bordo di una Fiat 500, il cui vero obiettivo era il conducente di una Golf. Il giovane è stato fermato nella serata di ieri con l’accusa di omicidio.

Identità e passato del sospettato

D.S. sono le sue iniziali, è un italiano di 28 anni e ha alle spalle diversi precedenti per spaccio e reati contro il patrimonio. Stando a quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, la sua famiglia è vicina (ma recentemente avversaria) al clan Casamonica. Per risalire alla sua identità sono state fondamentali le telecamere di sicurezza installate in zona, che hanno registrato le targhe dei veicoli. Sono stati sparati cinque colpi da una pistola calibro nove, tutti dall’automobile del ragazzo. L’obiettivo era il conducente di una Golf. Come detto, la signora Ciurleo è stata colpita e uccisa per sbaglio mentre si trovava a bordo di una Smart insieme a un’amica. Il giovane è stato fermato dagli agenti della squadra mobile e del distretto Casilino.

La dinamica: l’81enne colpita per errore

Giovedì pomeriggio la signora Ciurleo era uscita con la sua amica e insieme erano andate al centro commerciale. Erano a bordo di una Smart e stavano tornando a casa, quando si sono trovate per sbaglio al centro di una sparatoria. Uno dei colpi ha attraversato il portabagagli della vettura e ha ferito l’81enne alla schiena. Trasportata in gravissime condizioni al pronto soccorso del policlinico di Tor Vergata, è stata operata d’urgenza ma è morta nella mattinata di venerdì.

Mary Grace Duque: Un altro caso di omicidio

Mary Grace Duque è stata uccisa da un pirata della strada a Roma. Sono stati chiesti per lui 4 anni e 8 mesi. Il vero obiettivo del 28enne era il conducente di una Golf e la donna a bordo della Smart è stata colpita per sbaglio.

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Degrado nelle vie laterali a San Pietro

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Problemi di Degrado nelle Vie Lateral di San Pietro

“C’è ancora molto degrado nelle vie laterali che avrebbe bisogno di essere risparmiato”, ha detto monsignor Fisichella. Questa la risposta del sindaco Gualtieri: “Ha ragione, anche a causa del grande afflusso di turisti in alcune vie laterali intorno a San Pietro ci sono problemi di degrado che vanno risolti”.

Riqualificazione di Roma

Roma “sarà più bella e vivibile” e il cantiere di piazza Pia porterà benefici a tutta la zona e riqualificherà il passaggio tra Castel Sant’Angelo e il Vaticano. Ma “c’è ancora molto degrado nelle vie laterali che avrebbe bisogno di essere risparmiato. Come voi sapete la mattina, fino alla sera San Pietro la zona è stracolma di turisti in ogni momento e giorno dell’anno”.

Audizione di Monsignor Fisichella

Così monsignor Rino Fisichella, pro-prefetto del dicastero per l’evangelizzazione, in audizione alle commissioni capitoline congiunte Giubileo e Turismo, presiedute dai consiglieri Dario Danni e Mariano Angelucci.

“Sono anni che ci stiamo preparando al Giubileo, dal 2022. Poco alla volta con i vari interlocutori stiamo riuscendo ad arrivare ad avere una città più bella e vivibile, a fronte dei tanti cantieri che sono aperti a Roma”, ha aggiunto monsignor Fisichella.

Preparativi per il Giubileo 2025

Il sindaco Gualtieri ha risposto all’agenzia Ansa che “monsignor Fisichella ha ragione, la preparazione del Giubileo sta procedendo bene ma anche a causa del grande afflusso di turisti in alcune vie laterali intorno a San Pietro ci sono problemi di degrado che vanno risolti”.

Il primo cittadino ha promesso che lavorerà “con ancora maggiore impegno per superarli del tutto. Sono fiducioso che anche grazie alla forte collaborazione tra Santa Sede, Governo e Roma Capitale per il Giubileo avremo una città rinnovata e più bella”. 

Accoglienza dei Pellegrini

Parlando ancora del Giubileo, monsignor Fisichella ha messo l’accento sul tema dell’accoglienza dei tantissimi pellegrini che arriveranno a Roma per partecipare agli eventi in programma: “Accoglienza vuol dire trasporti. Questo credo sia un punto un po’ più debole. E vuol dire trovare anche una città pulita e che dia il meglio di sé con il suo arredo. Tante questioni all’ordine del giorno nei nostri incontri e che trovano comunque un riscontro positivo. Io credo poi che Roma deve riuscire a dare il meglio di sé senza il volto del furbo che compromette la situazione di tutti. Questo è un investimento per il futuro di Roma e non solo per il Giubileo perché il pellegrino che tornerà a casa poi parlerà bene di Roma, invogliando a tornare in quei luoghi. Ci vuole attenzione a tutto questo”. 

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Calo delle temperature con nuvole e pioggia

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Previsioni Meteo del 25 Maggio 2024: Pioggia e Temperature in Calo

Temperature in calo, cielo scuro e pioggia: queste le previsioni meteo per oggi, sabato 25 maggio 2024, a Roma e nel Lazio.

(Getty Images)

Maltempo a Roma e nel Lazio

Temperature in calo, nuvole e pioggia con qualche schiarita. A Roma e nel Lazio sembra tornare il maltempo. Il termometro oscilla fra una minima di 9 gradi, attesa nel Reatino, e una massima di 21 gradi centigradi a Latina. Tregua per la domenica, ma dalla prossima settimana torna ancora la pioggia.

Che Tempo Fa Oggi a Roma

Come scrive Il Meteo.it, oggi a Roma si prevedono piogge e schiarite per tutto il giorno. Le temperature oscillano fra una minima di 16 gradi, attesi nelle prime ore della mattina o nel corso della serata di sabato, e una massima attesa nelle parti centrali della giornata, verso metà pomeriggio, di 20 gradi centigradi. È proprio nella metà della giornata che è attesa la pioggia, con precipitazioni di quantità fra le modeste e le consistenti.

Le Previsioni Meteo sulle Province

Temperature in calo anche nelle altre province della regione. Nel Reatino il termometro oscilla fra i 10 e i 18 gradi centigradi: dopo una mattinata di cielo scuro, la pioggia inizia a scendere nel primo pomeriggio. Attese qualche ora dopo le schiarite. Situazione simile nel Viterbese dove il cielo resta scuro per tutta la mattina. Anche nella Tuscia la pioggia inizia a scendere intorno all’ora di pranzo, a metà giornata, con precipitazioni modeste. Poi, anche in questo caso, torna il sereno.

Previsioni Meteo a Frosinone e Latina

Tempo simile anche a Frosinone e a Latina, dove la mattina si presenta con cielo e nuvole scure fino all’arrivo delle precipitazioni che, anche in questo caso, sono previste per l’ora di pranzo. Le temperature, sul litorale pontino, si muovono fra i 16 e i 21 gradi, mentre in Ciociaria le temperature si muovono fra i 14 e i 19 gradi.

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Roma, incendio in una falegnameria di un palazzo di 7 piani a San Giovanni: evacuate 40 persone

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Incendio in via Sciacca: falegnameria in fiamme

Nube scura sul cielo della capitale: in via Sciacca prende fuoco una falegnameria. Intervento in corso dei pompieri, evacuata la palazzina.

Il luogo dell’incendio

Foto a sinistra dal gruppo Facebook "Quartiere Appio-Latino Tuscolano L’originale ex Municipio IX".

La dinamica dell’incidente

Paura in centro città a Roma dove, dopo un boato avvertito da molti residenti, è scoppiato un incendio nella sera di oggi, venerdì 24 maggio 2024, poco dopo le ore 20. Le fiamme hanno avvolto in breve tempo il piano seminterrato di una palazzina di sei piani situata in via Sciacca, nello spazio che ospita una falegnameria.

Intervento dei vigili del fuoco

Sul posto, non appena allertati, sono arrivate le squadre dei vigili del fuoco per svolgere le prime operazioni di spegnimento e poi di bonifica. Gli inquilini dello stabile sono stati evacuati: si tratta di circa 40 persone. Ma fortunatamente non risultano esserci persone ferite.

Testimonianze sui social media

La colonna di fumo visibile da chilometri di distanza

"Ma cosa è stato questo botto?", si chiedono alcuni sui social network. Polizia, vigili e pompieri: sono loro che sono arrivati a sirene spiegate poco dopo. Prima del fuoco, secondo il racconto di molti, ci sarebbe stato il boato.

Intervento tempestivo delle autorità

Un grosso albero cade su un palazzo in zona San Giovanni: evacuati tre appartamenti

I vigili del fuoco sono arrivati con almeno tre squadre per spegnere le fiamme, con al seguito tre Autobotti, l’autoscala ed il Carro Autoprotettori. "Odore acre e fumo nero, stanno intervenendo adesso", risponde qualcuno. Nel frattempo i soccorritori hanno circondato e chiuso la zona alla circolazione per permettere ai soccorritori di svolgere le operazioni in tranquillità. Sul posto anche un’ambulanza a scopo preventivo.

Il fumo visibile da lontano

Il fumo visibile da una finestra del Pigneto, foto dal gruppo Facebook 'Amici del Pigneto'

Il fumo visibile da una finestra del Pigneto, foto dal gruppo Facebook "Amici del Pigneto".

Il forte odore acre nella zona

Fumo denso e odore forte: "Dobbiamo chiudere le finestre"

La colonna di fumo denso è visibile anche a chilometri di distanza. "Questo è ciò che vedo dalla mia finestra se guardo verso la via Casilina – scrive una donna sui social – Abito al Pigneto".

La situazione nei quartieri limitrofi

Nel frattempo, oltre al fumo scuro, nella zona di via Sciacca ha iniziato a diffondersi un forte odore acre che, spinto dal vento, sta raggiungendo anche i quartieri limitrofi. "Siamo costretti a chiudere le finestre – scrivono altri sui social – Qui l’aria è irrespirabile".

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Donna colpita da proiettile vagante in sparatoria a Roma: deceduta

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Morte della Donna Colpita da Proiettile Vagante

Questa mattina è morta la donna di 81 anni colpita da un proiettile vagante ieri pomeriggio su via Prenestina, alla periferia di Roma. Illesa l’altra donna in auto con l’anziana, le indagini sono in corso.

Foto Archivio dell’Incidente

Foto Archivio

Colpo Mortale

È morta la donna di 81 anni colpita da un colpo di pistola mentre era in auto con un’amica ieri pomeriggio su via Prenestina, in periferia di Roma. Cinque bossoli sono stati trovati a terra dalla polizia.

Indagini Preliminari e Ipotesi

L’ipotesi più accreditata secondo le prime ricostruzioni è che l’anziana di 81 anni sia stata colpita per errore da un proiettile e che gli spari siano stati esplosi dalla stessa pistola. Gli investigatori cercano chi si trovava a bordo della Fiat 500 rossa da cui sono partiti i colpi. Le indagini sono in corso.

Spari a Roma: Cosa è Successo al Prenestino

I fatti sono accaduti nel pomeriggio di ieri, giovedì 23 maggio, nella zona di via Prenestina, nel quartiere est della città di Roma. Due persone a bordo di una Fiat 500 rossa hanno puntato all’interno di una Smart a cui si sono affiancati e hanno sparato diversi colpi. All’interno dell’automobile al volante c’era una donna classe 1960, rimasta illesa. Sul sedile del passeggero, invece, c’era la donna di 81 anni, che era stata trasportata all’ospedale Umberto I, già in gravi condizioni. La Fiat 500 si è allontanata su via Don Primo Mazzolari e ha fatto perdere le sue tracce.

Le Indagini in Corso

Sul luogo del delitto in via Prenestina sono arrivati ieri gli agenti della polizia dei commissariati di Casilino e Romanina nel tentativo di raccogliere più informazioni possibili e cercare i due aggressori a bordo della Fiat 500 rossa. Sono stati ritrovati cinque bossoli a terra e la pista più probabile e presa in considerazione dagli inquirenti è che l’ottantunenne sia stata presa di mira per sbaglio e che i colpi siano stati sparati da un’unica pistola.

Non ci sono ancora elementi utili per identificare i colpevoli: non si sa se si tratti di uomini o donne, né elementi per determinare l’età o una possibile conoscenza con le donne a bordo della Smart. È da chiarire il movente del gesto. Le immagini acquisite dalle telecamere sono al vaglio di chi indaga.

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Serena era stata vista entrare in caserma

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Delitto di Arce, omicidio di Serena Mollicone

Delitto di Arce, omicidio di Serena Mollicone

23 Maggio 2024
15:10

Le dichiarazioni del testimone

“L’ha vista entrare in caserma, ma non l’ha vista uscire, ma non ne ha parlato prima perché aveva paura – ha spiegato il testimone, amico di Tuzi – Adesso se mi devono ammazzare lo facessero pure, le figlie sono grandi, mi aveva detto confidandosi”.

L’immagine della vittima e del brigadiere

Santino Tuzi a sinistra, Serena Mollicone a destra.

Il processo e le testimonianze

Nuovo appuntamento in aula per l’omicidio di Serena Mollicone avvenuto nel giugno del 2001 nel Frusinate. "Mi ha detto che aveva visto Serena Mollicone entrare in caserma, ma che non l’aveva più vista uscire". Queste le parole di Marco Malnati, amico del brigadiere dei carabinieri di Arce, chiamato a testimoniare nel processo in corso che vede fra gli imputati i membri della famiglia Mottola, completamente assolti in primo grado dal tribunale di Cassino: il maresciallo della caserma Franco, la moglie Anna Maria e il figlio Marco.

Il silenzio per paura

"Mi ha raccontato queste cose solo sei o sette anni dopo, fra il 2007 e il 2008 – continua Malnati – Prima non ne avevo parlato per paura, ma adesso se mi devono ammazzare lo facessero pure, le figlie sono grandi, mi disse". Gettando nuova luce sulle circostanze sospette nelle quali è avvenuto il suicidio del brigadiere. È stato proprio Malnati che, nel momento del ritrovamento del corpo senza vita di Tuzi, nei pressi della diga, ha gridato davanti alle telecamere: "Gli hanno tappato la bocca".

I sospetti sulla morte di Carlo Peruzzi

Malnati ha poi avanzato sospetti anche sulle circostanze in cui è morto Carlo Peruzzi, amico comune, con cui Tuzi si sarebbe confidato all’epoca: "L’andai a prendere in ospedale e poi è successo quel che è successo…", ha dichiarato in aula.

Omicidio Mollicone, il barbiere: "Marco Mottola mi chiese di tagliargli i capelli prima del funerale"

Santino Tuzi e le rivelazioni agli amici

Ciò che Tuzi aveva rivelato a Peruzzi e Malnati riguardava proprio la scomparsa di Mollicone, entrata in caserma, ma mai uscita. "Lui l’aveva vista. Mi ha detto che non aveva mai rivelato quanto aveva visto perché aveva paura". Ascoltato in aula, il procuratore generale e i legali gli hanno chiesto perché in passato avesse negato di aver ricevuto confidenze da Tuzi sul caso Mollicone. "Non mi fido più della giustizia – ha sottolineato più volte – Non posso dire di aver ricevuto minacce, ma non mi fido più di nessuno".

La droga ad Arce: "Serena non ne voleva sapere"

Oltre a Malnati, nel corso dell’udienza sono stati ascoltati altri testimoni. Si tratta di coetanei di Serena che frequentavano lo stesso giro di amicizie. Hanno fatto tutti riferimento al "piccolo spaccio di hashish e marijuana, per qualcuno anche cocaina" nei giardini di Arce. Un giro di cui Serena non voleva sapere niente ma di cui, secondo alcuni, avrebbe fatto parte anche Marco Mottola. Ipotesi confermata da uno dei coetanei dei due, oggi sottufficiale dell’Arma.

"Marco diceva che andava a prendere la sostanza stupefacente a Castel Volturno, ma non so di più. Lui era una persona riservata, parlava in campano per cercare di darsi un tono. Dicevano che aveva rubato qualche oggetto in oro, poi ho saputo che il gruppetto andava in una gioielleria che faceva da compro oro in zona Castello – ha spiegato – In primo grado mi fecero vedere una diapositiva, ma non riuscii a ricordare bene. Ho l’immagine di Marco e Serena che discutono sotto ad un arco del paese, ma non riesco a collocarla con precisione. A Serena non piaceva il fumo".

Tanto che, come emerso nel luglio 2021, sembra che volesse sporgere denuncia proprio contro Mottola. Secondo uno dei testimoni, Marco Mottola avrebbe avuto confidenza con lei: "Credo che in passato fossero anche stati insieme".

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