Attualità
Manifestazione per Aumentare i Fondi per la Cura dei Disturbi Alimentari
Fiocchetto Lilla: La Protesta nelle Città Italiane
L’associazione Fiocchetto Lilla ha organizzato una manifestazione a Roma e in altre ventotto città italiane per chiedere maggiori fondi e strutture dedicate alla cura dei disturbi del comportamento alimentare. Questa protesta ha preso vita dopo che il governo Meloni ha annunciato un taglio di 25 milioni di euro nel bilancio destinato alla cura di tali disturbi.
Reazione del Governo e Preoccupazione delle Associazioni
Il Ministro della Salute ha comunicato di aver trovato 10 milioni di euro da destinare al fondo per i disturbi alimentari a partire da aprile 2024. Tuttavia, le associazioni ritengono che questa cifra sia nettamente insufficiente a fronte della necessità crescente.
Dettagli della Manifestazione
Durante la manifestazione, i partecipanti indossavano abiti lilla e portavano cartelli con messaggi come “Curarsi non deve essere un privilegio” e “Vorrei poter dire che non siamo soli, ma la verità è che in questa lotta siamo senza armi”. L’evento principale si è tenuto davanti al Ministero della Salute, dove una delegazione è stata ricevuta.
Testimonianze di Lotta e Sacrificio
Numerose donne e ragazze hanno condiviso le loro storie, inclusa una madre che ha raccontato il dramma vissuto con la figlia. Molte famiglie colpite dai disturbi alimentari si sono trovate costrette a vendere le proprie case per affrontare costi di cura che variano dai 280 ai 300 euro al giorno in strutture residenziali private, con ricoveri che spesso durano mesi.
Impacto del Covid-19 e Ulteriori Complicazioni
La pandemia da Covid-19 ha aggravato ulteriormente la situazione, con chiusure complete nel 2020 che hanno peggiorato i disturbi alimentari di molte persone. Questa crisi sanitaria ha reso ancora più urgente la richiesta di maggiori fondi e supporto per queste patologie.
Per un approfondimento sull’argomento, visita questa [fonte](https://www.fanpage.it/roma/manifestazione-contro-i-tagli-ai-disturbi-alimentari-curarsi-in-privato-costa-300-euro-al-giorno/).