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Forno crematorio a Mentana, il progetto (utile anche per Roma) che divide la città

Oggi, residenti nella città di Mentana sono scesi in strada per protestare contro la costruzione di un forno crematorio.
Questo forno non servirebbe solo la città di Mentana, ma accoglierebbe anche le salme provenienti da Roma. Il luogo proposto per la sua costruzione è prossimo ad abitazioni residenziali e ad una scuola.
Il canale WhatsApp di Roma Fanpage.it ha coperto l‘evento. Immagini della manifestazione possono essere viste nel gruppo Facebook ‘Sei di Mentana se…’.
Decine di cittadini, famiglie e gruppi rappresentanti di vari orientamenti politici hanno manifestato oggi contro la decisione di costruire un forno crematorio nel territorio comunale. Questa decisione fu annunciata nei giorni passati dall’amministrazione communale.
Il luogo proposto per la costruzione del forno crematorio è un’area adiacente al cimitero, che si trova nel centro abitato di Mentana. Gli abitanti protestano non solo per la costruzione del forno crematorio in sé, ma anche per la vicinanza del posto proposto con le loro case e con una delle scuole della città. È stato formatoun ‘Comitato no forno crematorio’ ed è stata avviata una raccolta firme contro il progetto.
Il bilancio per costruire il forno crematorio è di oltre due milioni di euro annuali. La questione della costruzione del forno crematorio interessa i residenti a Mentana direttamente – dato che è nel loro territorio che verrebbe costruito – ma riguarda anche indirettamente i Romani. Infatti, sono sempre più le persone che scelgono la cremazione per vari motivi personali, costi e spazi.
La costruzione del forno crematorio è stata proposta dalla Silve Spa nel 2022. Si tratta di un investimento di 2 milioni e 757 mila euro con un canone di concessione di almeno 30 mila euro annuali. Il Comune di Mentana percepirà 25 euro ogni volta che il forno cremi una salma non residente.
Attualmente, Rome e la sua provincia dispongono di solo due forni crematori; uno a Prima Porta e l‘altro a Civitavecchia. È presente un terzo forno crematorio nella regione del Lazio, situato a Viterbo.
Non sorprende quindi che le famiglie dei defunti debbano attendere molto tempo a causa della grande domanda agli impianti esistenti. Secondo il progetto, le salme sarebbero distribuite tra i diversi comuni in percentuale diversa, mentre alcuni comuni non avrebbero accesso alla cremazione.
Attualità
Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

Cronaca Roma – La città Metropolitana di Roma è riuscita a reperire i fondi necessari per rendere nuovamente agibile il Liceo Teresa Gullace, dopo gli incendi che l’hanno devastato pochi mesi fa.
Cronaca Roma, Nessun Aiuto dal Governo: i Ragazzi Torneranno dopo Natale
Come riporta l’ANSA, il consigliere di Città metropolitana delegato a Edilizia Scolastica, Impianti Sportivi e Politiche della Formazione, Daniele Parrucci, ha fatto sapere che, grazie al rendiconto che verrà approvato verso fine Aprile, sarà stanzionato il milione e mezzo necessario per ripristinare l’agibilità della succursale del Gullace.
Gli Studenti della Sede Centrale e i Danni dell’Incendio: No Aiuti dal PNRR
Nonostante l’incendio sia stato riconosciuto come un vero e proprio attacco ai danni delle istituzioni, incapaci di gestire la situazione dell’istituto, alle prese con dei lavori che limitavano le lezioni da inizio anno, e nonostante la situazione critica della scuola -con gli studenti costretti a seguire le lezioni dividendosi in due turni- il Gullace non è riuscito ad intervenire né con fondi propri né con risorse del PNRR. Questo malgrado anche l’appello diretto del sindaco Gualtieri al Governo per un intervento straordinario.
Cronaca Roma, la Riapertura della Sede
I danni sono stati stimati per circa 2 milioni di euro ma, fa sapere Parrucci, i ragazzi potranno tornare a svolgere regolarmente le lezioni nella succursale dal periodo successivo alle vacanze di Natale.
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Cronaca
Roma, donna presa a pugni nello stomaco mentre si reca al lavoro

Negli Stati Uniti, un pericoloso fenomeno conosciuto come “knockout game” ha avuto conseguenze letali. Questo inquietante “gioco” consisteva nell’aggredire ignari passanti con un pugno, senza motivo, solo per dimostrare forza davanti agli amici. Spesso, questi atti di violenza venivano filmati e pubblicati su piattaforme come YouTube. L’ultimo episodio simile si è verificato ieri mattina a Monteverde, dove una donna è stata colpita mentre si recava al lavoro.
Cosa è Successo
Una violenza improvvisa e inspiegabile ha colpito una quarantenne, lasciandola senza parole e senza fiato. Patrizia, nome di fantasia, stava camminando in via Federico Ozanam alle 8.55 del mattino quando un uomo l’ha attaccata, colpendola alla bocca dello stomaco. «Ero in strada e stavo andando verso l’ufficio, con le cuffie per ascoltare musica e camminavo velocemente. Poi, improvvisamente, un uomo mi ha colpito con un pugno,» racconta.
Nonostante la zona fosse trafficata e vicino al mercato di piazza San Giovanni di Dio, la vittima non ha subito ferite gravi. «Il colpo è stato forte, ma non ho lividi e non è stato necessario andare al pronto soccorso,» aggiunge Patrizia. Resta però lo shock e la paura nel quartiere. Dopo essere stata colpita, la donna ha osservato il suo aggressore, che la guardava con soddisfazione. «Un uomo sulla sessantina, corporatura robusta, con la carnagione chiara, indossava una t-shirt azzurra e aveva cicatrici sul braccio.»
La Risposta della Comunità
Patrizia ha subito denunciato l’accaduto ai Carabinieri della Stazione Gianicolense, dando il via a una caccia all’uomo. «È avvenuto tutto molto velocemente e nessuno si sente più al sicuro in un mondo così complicato,» conclude. Anche una passante ha sollevato preoccupazioni, commentando: «Ma è matto?» A fronte dell’indifferenza di molti altri passanti, questo episodio solleva nuovamente il dibattito sulla sicurezza pubblica.
L’ondata di violenza legata al “knockout game” è un segno dei tempi e delle problematiche sociali sottostanti che richiedono una risposta efficace per garantire la sicurezza dei cittadini. La sensibilizzazione e la vigilanza sono essenziali per prevenire ulteriori episodi di questo tipo.
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