Cronaca
Roma, Quarticciolo i Carabinieri arrestano 18enne tunisino che spacciava. Ma i genitori dove sono?

Cronaca Roma– Nella costante battaglia contro il traffico di sostanze stupefacenti, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno condotto un’operazione mirata di controllo nei quartieri centrali e periferici, coordinata con la Procura della Repubblica di Roma, che ha portato all’arresto di 14 individui e al sequestro di centinaia di dosi di stupefacenti.
Al V Municipio nel quartiere del Quarticciolo, nel bel mezzo del pomeriggio, i Carabinieri della Stazione di Roma Tor Tre Teste hanno arrestato in flagranza un giovane di soli 18 anni, originario della Tunisia e senza fissa dimora, già noto alle autorità per precedenti penali. Il giovane è stato sorpreso mentre cedeva droga in cambio di denaro a un individuo che è riuscito a fuggire.
Dopo la transazione, i militari hanno osservato il giovane nascondere il resto della droga sotto un palo della segnaletica stradale abbattuto, dove successivamente sono state ritrovate altre 34 dosi di crack e cocaina pronte per la vendita. Il complice del giovane, connazionale, che faceva da vedetta durante l’attività di spaccio, è stato prontamente fermato e denunciato alla Procura della Repubblica. Nella stessa area, altri due individui, un romano di 41 anni e un egiziano di 26 anni, entrambi con precedenti penali, sono stati arrestati dai Carabinieri dopo essere stati sorpresi mentre cedevano droga a un individuo che è riuscito a fuggire. I due uomini avevano prelevato la droga da un contatore elettrico dismesso, abbandonato in un’aiuola poco distante, dove i Carabinieri hanno rinvenuto oltre 320 euro, 8 grammi di cocaina e due dosi di crack.
Cronaca
Bomba sotto casa del boss Demce: è guerra aperta nella Roma criminale!

Un ordigno artigianale è stato piazzato lo scorso 15 luglio sotto casa di Elvis Demce, boss albanese legato alla criminalità romana. L’intervento degli artificieri ha evitato l’esplosione, ma il messaggio è chiaro: un avvertimento pesante diretto a uno dei personaggi più discussi del sottobosco criminale capitolino.
Il giorno prima dell’attentato, un’inchiesta dei carabinieri aveva portato all’arresto di 14 persone, ricostruendo anche il ruolo di Demce in un sequestro organizzato tramite un gruppo di sudamericani. Gli stessi che, poco dopo, sarebbero stati coinvolti nella gambizzazione di Giancarlo Tei, ex alleato di Demce oggi latitante.
Le ipotesi investigative parlano di una possibile faida interna tra i reduci della “batteria di Ponte Milvio”, legata al defunto Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik. Tanti anche i nemici esterni: da Giuseppe Molisso del clan Senese a Ermal Arapaj.
Demce, condannato in via definitiva a 15 anni, è detenuto ad Ascoli, dove è in cura per problemi psichiatrici certificati da 17 perizie. Ora la Direzione Distrettuale Antimafia vuole capire: è un nuovo capitolo della guerra criminale o qualcuno teme che il boss voglia collaborare?
Cronaca
Maxi Blitz contro il narcotraffico: 12 arresti shock tra Lazio, Abruzzo e Puglia!

Nelle prime ore di venerdì 25 luglio 2025, la Polizia di Stato ha portato a termine un’importante operazione contro il traffico di droga, che ha coinvolto diverse province di Abruzzo, Lazio e Puglia. L’intervento, coordinato dal Servizio Centrale Operativo e dalla Direzione Distrettuale Antimafia dell’Aquila, ha portato all’arresto di 12 cittadini italiani, accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
L’indagine, denominata “End to End”, ha consentito di sgominare due distinti gruppi criminali, entrambi specializzati nell’importazione e nella vendita di ingenti quantitativi di droga. Le squadre mobili di Roma, Teramo, Latina, L’Aquila, Frosinone e Foggia, insieme ai reparti prevenzione crimine di Abruzzo, Lazio e Puglia settentrionale, hanno eseguito le misure cautelari e sono attualmente in corso perquisizioni nelle abitazioni e negli altri luoghi riconducibili agli arrestati.
Oltre al traffico di stupefacenti, alcuni degli indagati sono gravemente sospettati di reati ulteriori come estorsione, tentato omicidio e corruzione, aggravando il quadro criminale dell’organizzazione. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati beni per un valore superiore a un milione di euro, ritenuti provento delle attività illecite.
L’azione della Polizia di Stato rappresenta un duro colpo al narcotraffico che alimenta la criminalità nelle regioni coinvolte, confermando l’impegno costante delle forze dell’ordine nel contrasto ai fenomeni mafiosi e alla diffusione della droga sul territorio nazionale.
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