Attualità
Interruzione tratto Alessandrino su Metro C a Roma causa disagi

Interruzione sulla Linea C della Metropolitana di Roma
Questa mattina, pendolari in affanno sulla linea C della metropolitana di Roma. Un’interruzione ha obbligato all’attivazione di navette sostitutive nel tratto tra Alessandrino e Grotte Celoni.
L’ATAC, l’azienda per i trasporti autoferrotranviari del Comune di Roma, ha comunicato l’interruzione del traffico sulla linea C, annunciate a causa di un’instabilità parziale del sistema di comunicazione. I bus sostitutivi sono stati immediatamente consequibilati nella tratta interessata, mentre i tecnici ATAC stanno lavorando per ripristinare il servizio nel più breve tempo possibile.
La nota ufficiale dell’ATAC e i disagi sulla Linea A
In una nota ufficiale, l’ATAC ha spiegato che “a causa di un’instabilità parziale del sistema di comunicazione della linea C della metropolitana, il servizio della linea C è attivo su tutta la linea salvo che nel tratto fra Alessandrino e Grotte Celoni, momentaneamente sostituito da bus. I nostri tecnici sono sul posto per completare le attività di ripristino”.
Questa interruzione arriva solo pochi giorni dopo un altro disagio su la linea A, questa volta nel tratto tra Termini e Battistini. Il servizio in quel tratto è rimasto sospeso per poco più di un’ora, con l’attivazione di navette sostitutive. L’interruzione fu causata da un problema agli impianti di alimentazione elettrica della metro A.
Lavori in corso e chiusure programmate sulla Linea A
Fino al 5 dicembre sono programmati lavori sulla linea A della metropolitana, con closure anticipate alle 21 dalla domenica al giovedì. Le stazioni interessate dai lavori, Vittorio Emanuele, Spagna e Ottaviano, chiuderanno in determinati periodi per permettere l’intervento dei tecnici: Vittorio Emanuele sarà chiusa dall’8 aprile al 30 giugno, Spagna dal 15 luglio al 3 ottobre e Ottaviano dal 22 luglio al 9 settembre.
Attualità
Ladri derubano rider di telefono, soldi e moto mentre lavora: seconda volta in 24 ore

RiderSottoAttacco Un rider di Roma derubato per la seconda volta in sole 24 ore – scopri i dettagli di questa inquietante escalation di crimini urbani!
Immaginate di essere in sella alla vostra moto, consegnando cibo per le strade affollate, quando improvvisamente vi ritrovate senza telefono, soldi e mezzo di trasporto: è esattamente ciò che è accaduto a un rider nella capitale, in un doppio episodio che sta facendo discutere e che solleva interrogativi sulla sicurezza dei lavoratori in prima linea. Secondo quanto emerso, il primo furto ha colpito il rider mentre era impegnato in una consegna, con i ladri che hanno agito rapidamente per sottrargli beni essenziali, lasciando lui e i suoi colleghi in allerta.
La sequenza degli eventi
Gli incidenti si sono verificati in rapida successione, con il secondo furto che ha ripreso lo stesso modus operandi: ladri che approfittano della vulnerabilità dei rider durante il lavoro. Fonti locali riportano che il rider, già scosso dal primo episodio, è stato preso di mira di nuovo, alimentando paure diffuse tra chi opera nelle consegne a domicilio.Le implicazioni per la sicurezza
Questa serie di furti non è solo un caso isolato, ma un segnale preoccupante per la comunità dei rider, che ogni giorno affronta rischi per le strade. Esperti del settore stanno monitorando la situazione, chiedendosi se misure più stringenti possano prevenire simili episodi in futuro – e tu, cosa ne pensi di questa onda di crimini?
Attualità
Dall’assalto ai fiori, ai selfie davanti il Papa morto. Il trionfo dell’apparire

Come è triste questa vita fatta di immagine, apparenza e superficialità.
I tempi cambiano, ma forse in peggio. La morte di Papa Francesco è l’emblema più lampante di come nemmeno la fede cristiana sia riuscita ad arginare lo strapotere dei social.
Rubare i fiori da piazza San Pietro come souvenir il giorno della annuncio della morte del sommo pontefice, prendersi la copia dell’osservatore Romano e rivenderla online a 500 euro e infine farsi i selfie davanti la salma di Papa Francesco, sono un segno inequivocabile che adesso tutto va condiviso e annunciato sui social network.
Alla fine anche lucrare sulle disgrazie altrui, per prendere qualche like in più, non è poi così male, soprattutto se questo serve per far salire il cima all’algoritmo il proprio profilo social.
Nella società dell’iperdemocrazia mascherata, dove il politicamente corretto è l’undicesimo comandamento e nessuno può mettere più dei paletti alla moralità altrui, la cultura, la moralità e la dignità umana si trovano in forte difficoltà.
Alla ricerca di una guida politica e spirituale che non sia quella dei social e del profitto a tutti i costi, non ci resta che lottare affinché la. vita umana non diventi una passarella dove vince chi prende più like.
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