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Ostia mai così brutta. Ora il Campidoglio non autorizza nemmeno le discoteche in spiaggia

Autorizzazioni mancanti per le discoteche a Ostia
Ancora nessuna autorizzazione è arrivata per le discoteche negli stabilimenti, da Roma Capitale sugli abusi. Così Ostia la sera si è spenta.
Situazione complicata sul lungomare di Ostia
Sul lungomare di Roma la stagione balneare è iniziata da un pezzo, ma oltre alle difficoltà raccontate nelle scorse settimane (le concessioni scadute, gli stabilimenti distrutti dalle mareggiate, le spiagge libere senza servizi), ora a Ostia rimangono chiuse anche le discoteche. Musica spenta e niente balli in riva al mare: dal Campidoglio non sono arrivate le autorizzazioni necessarie e che erano attese dagli operatori del settore, circa una decina di stabilimenti che attendevano di poter iniziare la stagione serale.
Caos dei permessi e controlli sul campo
Infatti l’ordinanza con cui il sindaco Roberto Gualtieri fissava l’apertura della stagione estiva, autorizzava le attività di pubblico spettacolo fino alle 3.00 di notte, ma previa autorizzazione dei dipartimenti Ambienti e Cultura. Ed è qui che inizia il caos dei permessi che non sono mai arrivati: tutte le strutture interessate hanno avanzato le richieste ma stanno ancora viaggiando tra gli uffici. Il punto da quanto si apprende è uno: la ferma volontà del Campidoglio di non autorizzare le discoteche serali in presenza di strutture abusive. Così le carte stanno ancora viaggiando tra il dipartimento Urbanistica e quello per la cultura.
Intanto sul “campo” la situazione è complicata, perché le regole non sono così rigide e distinguere tra una discoteca e una serata di piano bar non è in alcuni casi così semplice. E c’è chi decide di sfidare la sorte e aprire comunque la sera. Così i vigili del X Gruppo Mare sono intervenuti in diverse occasioni per controlli che potrebbero tramutarsi presto in ordinanze di chiusura temporanea, ma la maggior parte degli operatori, soprattutto dei locali più in vista, ha scelto di rimanere per il momento chiuso sperando che le autorizzazioni arrivino.
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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
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