Cronaca
Termini: Identificato il secondo complicato del killer nell’omicidio a coltellate

Un tragico delitto ha scosso la capitale italiana nella notte tra domenica e lunedì. Sergio Andres Siguas Nunez, cittadino peruviano, ha accoltellato a morte il suo connazionale Jarole Bernaola al termine di una violenta discussione. Luis Enrique Suclupe Jimenez, un altro peruviano irregolare in Italia, è stato individuato come complice, bloccando Bernaola e impedendogli di scappare. Il pubblico ministero Giovanni Battista Bertolini ha dichiarato martedì sera un decreto di fermo per Jimenez, coinvolto nella drammatica vicenda accaduta tra via Giolitti e via Manin, nelle immediate vicinanze della stazione Termini.
Un Omicidio Passionale
Nonostante Bernaola fosse riuscito a raggiungere via Cavour, è collassato a terra e, dopo un rapido intervento, è stato trasportato all’ospedale Umberto I, dove è purtroppo deceduto poco dopo il ricovero. Le prime indagini condotte dalla Polfer, in collaborazione con il commissariato Viminale, hanno indicato che il movente dell’omicidio avesse radici passionali. Grazie alle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza, la polizia è riuscita a ricostruire la dinamica dell’accaduto, anche se nuove informazioni continuano a emergere.
La Scintilla della Discordia
Nella sera di sabato, Bernaola aveva visto la sua ex fidanzata, madre del suo bambino, divertirsi in compagnia di altri quattro individui vicino a un bar in via Giolitti. Questo incontro ha scatenato la sua furia, portandolo a chiedere: “Che ci fai qui? Dove hai lasciato il bambino e chi sono questi?”. La donna era assieme a un’amica, a Jimenez — con cui aveva intrapreso una nuova relazione — e a Siguas Nunez. Durante il tentativo di Bernaola di dialogare con la ragazza, Jimenez è intervenuto per fermarlo e ha risposto con un pugno che ha provocato una ferita al labbro.
La situazione è rapidamente degenerata in un acceso confronto fisico sul marciapiede. Alla fine, Nunez, probabilmente sotto effetto di alcol, ha preso un coltello dal suo borsello e ha colpito Bernaola per sei volte. L’inquietante scena è stata catturata dalle telecamere di sorveglianza del Twin’s Bar. Nonostante la presenza di numerosi testimoni, nessuno ha cercato di intervenire per fermare la violenza, nemmeno le persone presenti, tra cui spacciatori e delinquenti.
Omertà e Conseguenze
Le forze dell’ordine stanno ora indagando sulle altre persone peruviane coinvolte nella rissa. Dopo l’omicidio, sia Jimenez sia Nunez si sono allontanati insieme, cercando di cambiare vestiti per rimuovere tracce di sangue. Le telecamere hanno ripreso Nunez che attraversava la strada sotto la pioggia verso le due del mattino, mentre gettava il coltello all’interno di un bar, poco prima dell’arrivo della polizia, che è riuscita a recuperarlo. È assordante il silenzio dei presenti all’episodio, inclusa l’ex compagna di Bernaola, che non ha contattato le forze dell’ordine o chiamato l’ambulanza.
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In un momento in cui ogni euro conta, l’allocazione di ulteriori 30.000 euro per creare un’area relax destinata agli impiegati ha acceso la curiosità. Si tratta di un investimento che promette di migliorare il benessere sul lavoro, ma molti si chiedono se non sia un po’ eccessivo.
Le Dichiarazioni di Raffa
Raffa, responsabile del progetto, difende con fermezza la decisione, sostenendo che questi fondi sono assolutamente necessari per affrontare lo stato deteriorato della sede. “Non è un capriccio, ma una misura essenziale per garantire un ambiente adeguato”, ha dichiarato, lasciando spazio a ulteriori interrogativi su come saranno utilizzati questi soldi.
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L’Incidente
Immagina una serata tranquilla in un ristorante di Roma, quando all’improvviso un’auto sfreccia fuori controllo: è successo nel quartiere Trieste, dove una signora di 86 anni ha travolto i tavoli all’aperto del noto ristorante La Mora, intorno alle 22 di sabato. Almeno cinque persone sono finite a terra tra urla e panico, ma fortunatamente nessuno è in gravi condizioni, come appreso dalle prime ricostruzioni.
Le Conseguenze Inaspettate
La scena è stata di puro terrore: l’auto dell’anziana ha improvvisamente salito il marciapiede, colpendo tavoli pieni di clienti ignari. Lei stessa è apparsa smarrita e sotto choc quando sono arrivati i soccorritori, mentre i presenti non potevano credere ai loro occhi. Una giovane donna incinta di 8 mesi, vicina alla zona dell’impatto, ha condiviso il suo dramma: “Siamo vivi per miracolo”, ha detto in lacrime, abbracciando il marito e il loro bambino piccolo. Chissà se quel alto marciapiede ha davvero salvato la situazione…-
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