Cronaca
Tragedia inaspettata alle porte di Roma

Un increscioso incidente ha scosso la comunità alle porte della capitale italiana, Roma. Un uomo di 73 anni, da poco in pensione, ha tragicamente causato la morte della moglie di 66 anni. Nella zona residenziale di Monte Gentile, durante una manovra di retromarcia con la sua Ford Fiesta, l’uomo non si è accorto della presenza della consorte dietro al veicolo, investendola. Alcuni residenti, accorsi subito, hanno tentato di prestare soccorso, ma malgrado le immediate cure e il trasporto all’ospedale di Noc ad Ariccia, la donna non ha superato le gravi ferite.
Altri incidenti fatali
Il comune di Ariccia ha vissuto un’altra tragedia nel settembre del 2024, quando un giovane di 32 anni, Gilberto Rinna, ha perso la vita in un incidente sul lavoro. Il 17 settembre, mentre era impegnato nel servizio di raccolta dei rifiuti, è stato travolto da un furgone dell’azienda. L’impatto non solo l’ha colpito, ma ha anche provocato la rottura di un tubo del gas nelle vicinanze. Dopo essere stato immediatamente trasportato al Policlinico di Tor Vergata, Gilberto è deceduto durante la notte a causa delle ferite gravissime riportate.
Sicurezza: una priorità da affrontare
Questi incidenti sollevano una riflessione indispensabile sulla sicurezza, sia negli ambienti residenziali che nei contesti lavorativi. È sempre più importante implementare misure di sicurezza e promuovere la sensibilizzazione tra i cittadini sull’importanza di comportamenti prudenti. È fondamentale incentivare programmi di formazione per i residenti e per i lavoratori, affinché siano più consapevoli delle norme di sicurezza e piani di emergenza. Solo così sarà possibile ridurre il rischio di futuri eventi tragici.
Cronaca
Stefano Pescosolido: “Grazie ai fan romani, ho battuto quel presuntuoso di Agassi”

Hai mai sognato di battere una leggenda come Agassi al Foro Italico? #TennisLegends #RomaMagica
I ricordi indimenticabili di Stefano Pescosolido
Stefano Pescosolido, l’ex stella del tennis italiano, rivive ancora l’euforia del pubblico dopo la sua straordinaria vittoria contro Andre Agassi nel 1994. Classe 1971, ha segnato gli anni Novanta con due titoli ATP e otto partecipazioni consecutive alla Coppa Davis. Quei match al Foro Italico restano per lui emozioni uniche, con video che guarda ancora oggi per rivivere quei momenti magici.
Qual è il ricordo più bello della sua carriera?
Pescosolido ha una carriera di sedici anni alle spalle, arrivando al 42esimo posto nel ranking mondiale. Tra i suoi tesori, spicca la vittoria al torneo del Parioli, dove è cresciuto dopo essersi trasferito a Roma a 13 anni. Ma è la Città Eterna a dominare i suoi pensieri: dai primi tornei all’esordio in Coppa Davis, ogni ricordo è avvolto da un piacere indelebile che fa incuriosire chiunque ami lo sport.Roma, il sogno di ogni tennista italiano
Per un giocatore come Pescosolido, originario del Frusinate, giocare gli Internazionali di Roma era un’attesa elettrizzante. Immaginate l’energia extra che dava quel pubblico speciale, con il Pietrangeli già strapieno durante le qualificazioni! Roma non è solo un torneo, è la storia viva del tennis e della città, un palco che infonde forza e passione come nessun altro.
La leggendaria vittoria contro Agassi
E se vi dicessimo che nel 1994, Pescosolido ha sconfitto Agassi in tre set sul Pietrangeli? Quel match è stato un punto culminante: per la prima volta contro il campione, con il pubblico che gridava il suo nome, trasformando la tensione in energia pura. Chissà cosa si prova a vedere un rivale innervosirsi di fronte a te… Roma rende tutto più epico!
Come ha vissuto l’addio al tennis?
Dopo aver appeso la racchetta al chiodo nel 2005, Pescosolido ammette che i viaggi intensi l’hanno spinto a quella scelta. La malinconia c’è, ma ora torna a Roma come spettatore, gustando gli Internazionali tra la folla. E indovinate? Viene ancora riconosciuto, un’emozione che non smette di stupire!
L’era dei tennisti italiani oggi
Essere il numero uno in Italia come il 42esimo al mondo: Pescosolido si chiede come sarebbe giocare con sei azzurri nei top 40, come Sinner. Quel “movimento pazzesco” di giovani talenti darebbe una carica incredibile, ispirando tutti a puntare più in alto. Curiosi di sapere se avrebbe cambiato tutto?
I consigli per i giovani, incluso suo figlio
Per suo figlio e i ragazzi che inseguono il tennis, Pescosolido ha un messaggio intrigante: deve essere divertimento puro, ma con sacrifici e dedizione. Niente pressioni eccessive, solo passi graduali e una voglia inesauribile di imparare. Chissà quanti sogni nasceranno da questi consigli!
Cronaca
Come un tributo a una band svedese ha conquistato Roma

ABBAFever a Roma: Uno spettacolo tributo che ha fatto impazzire fan di tutte le età! #TributoABBA #MusicaPop #ShowIrresistibile
Lo Show Esplosivo che Ha Infiammato il Teatro Brancaccio
Giovanissimi e ultrasessantenni si sono uniti in un turbine di emozioni venerdì 9 maggio al Teatro Brancaccio di Roma, dove uno spettacolo tributo agli ABBA ha catturato l’essenza della celebre band svedese. Con 150 milioni di dischi venduti e anni di dominio nelle classifiche dal 1974 al 1982, i brani di Agnetha, Frida, Benny e Björn hanno riportato in vita l’energia travolgente di un’epoca leggendaria. Immagina due cantanti cariche di vitalità, con stivaloni bianchi a metà coscia e mini abiti colorati, che hanno trasformato la serata in un’esplosione di gioia contagiosa.
Brani Cult e Balli Collettivi Impossibili da Resistere
I classici indimenticabili come “Money, Money, Money”, “Dancing Queen” e “Gimme! Gimme! Gimme!” hanno scatenato una frenesia irrefrenabile tra il pubblico. Spettatori di ogni età hanno abbandonato le poltrone per unirsi a un ballo collettivo, rivivendo l’atmosfera magica dei concerti degli ABBA, un gruppo che si è sciolto 40 anni fa ma che continua a far battere i cuori. Sarà stato l’appeal timeless di queste hit o l’energia palpabile sul palco? Chissà, ma una cosa è certa: nessuno è rimasto seduto!L’Interazione Surreale con un Fan Sul Palco
E poi, il colpo di scena: uno spettatore è stato scelto per unirsi alle due instancabili cantanti sul palco, aggiungendo un tocco di magia alla performance. Il signor Alessandro, con la sua cascata di ricci castani, ha ballato alla grande tra le star della serata, diventando il “nuovo Fernando” in un momento interattivo che ha reso lo show ancora più epico. Ti sei mai chiesto cosa significhi vivere un concerto come se fossi parte dello spettacolo? Ecco, qui è successo davvero!
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