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Sedicenne in gravi condizioni.

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Sedicenne in gravi condizioni.

Un grave incidente si è verificato ieri a Marino, coinvolgendo una Mercedes e una minicar. Ad avere la peggio è stato un ragazzo di 16 anni alla guida della minicar, il quale è stato trasportato d’urgenza in gravi condizioni al Bambino Gesù di Roma dopo un primo intervento all’ospedale dei Castelli Romani ad Ariccia.

L’incidente sulla Nettunense: cosa è successo

L’incidente si è verificato nel pomeriggio di martedì 22 ottobre 2024 sulla via Nettunense, nei pressi del chilometro 2+150, di fronte a un distributore di carburante alla Castelluccia. Secondo le prime ricostruzioni degli agenti della polizia locale del comando di Marino, le vetture si sono scontrate frontalmente, provocando un impatto violentissimo che ha quasi completamente distrutto entrambe le automobili. La dinamica dello scontro è ancora al vaglio degli inquirenti, che stanno raccogliendo le testimonianze di automobilisti e passanti che si trovavano sul luogo dell’incidente. È una zona frequentata, con molti negozi nelle vicinanze.

L’arrivo dei soccorsi: come sta il 16enne

Sul posto sono intervenuti, assieme agli agenti, anche gli operatori del pronto soccorso sanitario del 118, che hanno prestato immediata assistenza al giovane, subito apparso in condizioni critiche. Dopo il primo ricovero all’ospedale dei Castelli, è stato trasferito al Bambino Gesù di Roma a causa delle gravi lesioni riportate, tra cui un ematoma alla testa. Anche il conducente della Mercedes è rimasto ferito, ma fortunatamente le sue lesioni sono meno gravi rispetto a quelle dell’adolescente.

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Ladri derubano rider di telefono, soldi e moto mentre lavora: seconda volta in 24 ore

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Ladri derubano rider di telefono, soldi e moto mentre lavora: seconda volta in 24 ore

RiderSottoAttacco Un rider di Roma derubato per la seconda volta in sole 24 ore – scopri i dettagli di questa inquietante escalation di crimini urbani!

Immaginate di essere in sella alla vostra moto, consegnando cibo per le strade affollate, quando improvvisamente vi ritrovate senza telefono, soldi e mezzo di trasporto: è esattamente ciò che è accaduto a un rider nella capitale, in un doppio episodio che sta facendo discutere e che solleva interrogativi sulla sicurezza dei lavoratori in prima linea. Secondo quanto emerso, il primo furto ha colpito il rider mentre era impegnato in una consegna, con i ladri che hanno agito rapidamente per sottrargli beni essenziali, lasciando lui e i suoi colleghi in allerta.

La sequenza degli eventi

Gli incidenti si sono verificati in rapida successione, con il secondo furto che ha ripreso lo stesso modus operandi: ladri che approfittano della vulnerabilità dei rider durante il lavoro. Fonti locali riportano che il rider, già scosso dal primo episodio, è stato preso di mira di nuovo, alimentando paure diffuse tra chi opera nelle consegne a domicilio.

Le implicazioni per la sicurezza

Questa serie di furti non è solo un caso isolato, ma un segnale preoccupante per la comunità dei rider, che ogni giorno affronta rischi per le strade. Esperti del settore stanno monitorando la situazione, chiedendosi se misure più stringenti possano prevenire simili episodi in futuro – e tu, cosa ne pensi di questa onda di crimini?

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Dall’assalto ai fiori, ai selfie davanti il Papa morto. Il trionfo dell’apparire

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Dall’assalto ai fiori, ai selfie davanti il Papa morto. Il trionfo dell’apparire

Come è triste questa vita fatta di immagine, apparenza e superficialità.

I tempi cambiano, ma forse in peggio. La morte di Papa Francesco è l’emblema più lampante di come nemmeno la fede cristiana sia riuscita ad arginare lo strapotere dei social.

Rubare i fiori da piazza San Pietro come souvenir il giorno della annuncio della morte del sommo pontefice, prendersi la copia dell’osservatore Romano e rivenderla online a 500 euro e infine farsi i selfie davanti la salma di Papa Francesco, sono un segno inequivocabile che adesso tutto va condiviso e annunciato sui social network.

Alla fine anche lucrare sulle disgrazie altrui, per prendere qualche like in più, non è poi così male, soprattutto se questo serve per far salire il cima all’algoritmo il proprio profilo social.

Nella società dell’iperdemocrazia mascherata, dove il politicamente corretto è l’undicesimo comandamento e nessuno può mettere più dei paletti alla moralità altrui, la cultura, la moralità e la dignità umana si trovano in forte difficoltà.

Alla ricerca di una guida politica e spirituale che non sia quella dei social e del profitto a tutti i costi, non ci resta che lottare affinché la. vita umana non diventi una passarella dove vince chi prende più like.

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