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Amar Kudin, il poliziotto 32enne morto a Roma in un incidente: dalla divisa al rugby

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Amar Kudin, il poliziotto 32enne morto a Roma in un incidente: dalla divisa al rugby

Il poliziotto morto a Torrevecchia a Roma è Amar Kudin, 32 anni e atleta di Rugby delle Fiamme Oro. Lavorava al commissariato Primavalle. È deceduto nell’incidente di stamattina tra due auto della Polizia con 3 feriti, tra i quali due agenti.

Amar Kudin: La vita e la carriera

Amar Kudin era il poliziotto trentaduenne morto nell’incidente stradale tra due volanti della Polizia di Stato in zona Torrevecchia a Roma. Trentadue anni, era in servizio al Commissariato Primavalle. Nato in Croazia, trasferitosi in Italia in giovane età e cresciuto a Treviso, si è poi spostato nella Capitale. Come agente della Polizia di Stato è passato ai servizi operativi la scorsa estate.

Amar Kudin faceva parte delle Fiamme Oro Rugby. Ad agosto scorso, il Rugby Civitavecchia ne aveva annunciato l’acquisto per la stagione 2024/2025 di Serie A Girone 4 del Gruppo 2. “Amar ha trascorso un paio d’anni con i giovani del Treviso prima di unirsi al Rugby San Dona. Ha giocato inoltre con Benetton Rugby annate 2010/2011/2012, Rugby Paese, Marchiol Mogliano, Fiamme Oro Rugby. È stato Nazionale giovanile Under 20.”

L’incidente e le indagini

Secondo quanto ricostruito finora, Amar Kudin al momento dell’incidente viaggiava come passeggero in una delle due volanti della Polizia di Stato, che si sono scontrate tra via dell’Acquedotto del Peschiera e via dei Monfortani verso le ore 5. L’impatto è stato violento e Amar è morto praticamente sul colpo, a causa dei traumi e delle ferite gravissime. La dinamica del sinistro è ancora in fase di ricostruzione.

Oltre alla vittima dell’incidente, Amar Kudin, sono rimaste ferite tre persone, tra le quali due poliziotti. Si tratta di una conducente, trasportata all’ospedale San Camillo, un conducente trasferito al Santo Spirito, e un passeggero al San Filippo Neri. A Torrevecchia e lungo via Trionfale c’è stato un gran dispiegamento di polizia locale di Roma Capitale per i rilievi di rito e le indagini sull’accaduto.

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Marina Pierlorenzi dell’ANPI contro i tentativi di sfruttare il 25 aprile

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Marina Pierlorenzi dell’ANPI contro i tentativi di sfruttare il 25 aprile

25AprileSottoAssedio Scopri le rivelazioni shock di Marina Pierlorenzi dell’ANPI contro chi cerca di sfruttare il Giorno della Liberazione!

In un momento di tensioni crescenti, Marina Pierlorenzi, figura di spicco dell’ANPI, sta facendo parlare di sé con un appello che potrebbe cambiare il modo in cui celebriamo il 25 aprile. Immaginate: un simbolo della Resistenza che denuncia tentativi di “parassitare” una data così sacra per l’Italia. Quali forze stanno cercando di manipolare questo evento storico? Le sue parole stanno accendendo dibattiti accesi, attirando l’attenzione di migliaia di persone curiose di sapere cosa c’è davvero dietro.

Le accuse che stanno scuotendo l’opinione pubblica

Pierlorenzi non usa mezzi termini nel suo discorso, accusando apertamente “strumentalizzazioni e tentativi di parassitare il 25 aprile”. Questo richiamo all’azione solleva interrogativi su gruppi o partiti che potrebbero sfruttare la memoria della Liberazione per fini personali. È un invito a riflettere: chi sono i veri custodi di questa eredità, e quali rischi corriamo se permettiamo abusi?

Perché l’ANPI è al centro del dibattito

L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, con Pierlorenzi in prima linea, sta mobilitando i suoi sostenitori per proteggere il significato originale del 25 aprile. Tra commemorazioni e proteste, emergono storie di resilienza che potrebbero ispirare un nuovo movimento. Ma cosa succederà se queste denunce non vengono ascoltate? L’interesse cresce, e le reazioni sui social stanno già virando verso l’inaspettato.

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Fan di Jovanotti scoprono auto distrutte e svuotate dopo il concerto

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Fan di Jovanotti scoprono auto distrutte e svuotate dopo il concerto

Jovanotti #Roma #Concerto Immaginate di lasciare un’esibizione epica del vostro artista preferito, solo per scoprire che le vostre auto sono state prese di mira da vandali – è successo davvero ai fan di Jovanotti!

Dopo l’attesissimo concerto del celebre cantautore italiano a Roma, decine di fan si sono ritrovati di fronte a una scena sconcertante: veicoli danneggiati e svaligiati nei parcheggi vicini. Testimonianze raccolte sul posto raccontano di finestrini in frantumi, oggetti rubati e un senso di shock diffuso, lasciando tutti a chiedersi chi potrebbe aver orchestrato un atto così sconsiderato. Ma c’è di più: voci di social media stanno inondando la rete con foto e video che mostrano l’entità del danno, alimentando dibattiti accesi su sicurezza e organizzazione eventi.

Il dramma nei parcheggi

Le prime segnalazioni sono arrivate nelle ore successive al concerto, con fan che descrivevano scene caotiche e un’improvvisa ondata di rabbia. “Abbiamo parcheggiato fiduciosi, ma al ritorno era tutto un disastro”, ha condiviso un testimone, evidenziando come l’euforia della serata si sia trasformata in frustrazione. Le autorità locali hanno avviato indagini per identificare i responsabili, mentre la comunità online si interroga: è un caso isolato o un problema più ampio legato a grandi eventi?

Reazioni che fanno discutere

In un’epoca in cui i social pullulano di condivisioni, i fan hanno trasformato la loro indignazione in viralità, con hashtag come #JovanottiDisastro che stanno conquistando migliaia di interazioni. Ma cosa succederà ora? Le storie emergenti promettono colpi di scena, con possibili rivendicazioni e misure di sicurezza rafforzate per i prossimi show – non perdetevi gli aggiornamenti su questa storia che sta catturando l’attenzione di tutti!

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