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Valditara riceve la risposta degli studenti al Miur: “Ideologico è chi nega il patriarcato”

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Valditara riceve la risposta degli studenti al Miur: “Ideologico è chi nega il patriarcato”

Studenti contestano le dichiarazioni di Valditara

Lunedì 18 novembre, gli studenti e le studentesse si sono riuniti davanti al Ministero dell’Istruzione esprimendo il loro dissenso contro le dichiarazioni del ministro Giuseppe Valditara. Durante la presentazione della fondazione intitolata a Giulia Cecchettin, il ministro ha attribuito l’aumento delle violenze sessuali all’immigrazione incontrollata, affermando che il patriarcato è una questione ideologica. Questo ha scatenato l’indignazione tra i partecipanti alla manifestazione, che hanno esposto uno striscione con il messaggio: "Ideologico è chi nega il patriarcato, ministro stia zitto".

La reazione degli studenti

Gli studenti presenti hanno manifestato il loro disappunto affermando che le parole del ministro fossero inaccettabili. Camilla Velotta, rappresentante della Rete degli Studenti Medi, ha criticato duramente Valditara affermando che negare il patriarcato significa ignorare il carattere sistemico della violenza di genere, e che le sue dichiarazioni supportano tesi razziste e anti-immigrazione. Velotta ha sottolineato l’importanza di introdurre l’educazione sessuo-affettiva nelle scuole per promuovere il rispetto del consenso.

L’intervento di Elena Cecchettin

Anche Elena Cecchettin si è espressa contro le dichiarazioni del ministro. Attraverso i social, ha criticato Valditara per aver fatto propaganda in un contesto inappropriato, ricordando che il numero delle vittime di violenza di genere in Italia continua a crescere. Le parole di Cecchettin sottolineano la necessità di affrontare il problema a livello sociale, evitando semplificazioni e propaganda.

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Donna scivola nel Tevere e rischia di annegare: i vigili del fuoco intervengono per un salvataggio in extremis a Roma

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Donna scivola nel Tevere e rischia di annegare: i vigili del fuoco intervengono per un salvataggio in extremis a Roma

SalvataggioSullaRiva Hai mai immaginato cosa succede quando una tranquilla giornata a Roma si trasforma in un thriller mozzafiato? Proprio sul fiume Tevere, una donna ha vissuto un momento di puro terrore, rischiando di affogare in acque gelide e impetuose, ma i coraggiosi vigili del fuoco l’hanno salvata in extremis!

Immagina la scena: una passeggiata lungo il Tevere che improvvisamente vira verso il dramma. La donna è scivolata e finita in acqua, lottando contro la corrente in un momento che ha tenuto con il fiato sospeso tutti i testimoni. “I vigili del fuoco sono intervenuti con rapidità”, come riportato dai presenti, trasformando un potenziale disastro in una storia di eroismo.

Il Momento del Pericolo

In un batter d’occhio, la situazione è precipitata. La donna, forse distratta o sfortunata, è caduta nel fiume, affrontando correnti imprevedibili che hanno reso il salvataggio una vera sfida. Chi l’ha vista racconta di un’angoscia palpabile, con secondi che sembravano ore.

L’Intervento Eroico

I vigili del fuoco, sempre pronti all’azione, hanno sfoderato il loro addestramento d’élite. Con barche e attrezzature specializzate, hanno raggiunto la donna in tempo record, dimostrando ancora una volta perché sono i veri eroi della città. Non crederai a quanto sia stato vicino il pericolo!

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Marina Pierlorenzi dell’ANPI contro i tentativi di sfruttare il 25 aprile

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Marina Pierlorenzi dell’ANPI contro i tentativi di sfruttare il 25 aprile

25AprileSottoAssedio Scopri le rivelazioni shock di Marina Pierlorenzi dell’ANPI contro chi cerca di sfruttare il Giorno della Liberazione!

In un momento di tensioni crescenti, Marina Pierlorenzi, figura di spicco dell’ANPI, sta facendo parlare di sé con un appello che potrebbe cambiare il modo in cui celebriamo il 25 aprile. Immaginate: un simbolo della Resistenza che denuncia tentativi di “parassitare” una data così sacra per l’Italia. Quali forze stanno cercando di manipolare questo evento storico? Le sue parole stanno accendendo dibattiti accesi, attirando l’attenzione di migliaia di persone curiose di sapere cosa c’è davvero dietro.

Le accuse che stanno scuotendo l’opinione pubblica

Pierlorenzi non usa mezzi termini nel suo discorso, accusando apertamente “strumentalizzazioni e tentativi di parassitare il 25 aprile”. Questo richiamo all’azione solleva interrogativi su gruppi o partiti che potrebbero sfruttare la memoria della Liberazione per fini personali. È un invito a riflettere: chi sono i veri custodi di questa eredità, e quali rischi corriamo se permettiamo abusi?

Perché l’ANPI è al centro del dibattito

L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, con Pierlorenzi in prima linea, sta mobilitando i suoi sostenitori per proteggere il significato originale del 25 aprile. Tra commemorazioni e proteste, emergono storie di resilienza che potrebbero ispirare un nuovo movimento. Ma cosa succederà se queste denunce non vengono ascoltate? L’interesse cresce, e le reazioni sui social stanno già virando verso l’inaspettato.

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