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La Procura chiede la riapertura del caso Serena Mollicone dopo l’assoluzione della famiglia Mottola

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La Procura chiede la riapertura del caso Serena Mollicone dopo l’assoluzione della famiglia Mottola

Il caso dell’omicidio di Serena Mollicone rimane al centro dell’attenzione giudiziaria, con la Procura generale che ha deciso di procedere con un ricorso in Cassazione contro l’assoluzione della famiglia Mottola. La richiesta riguarda il rinvio alla Corte d’Assise d’Appello in un’altra composizione, dopo la sentenza che ha assolto tutti gli accusati, compresi Franco, Marco e Anna Maria Mottola.

La posizione della Procura

La Procura generale presso la Corte d’Appello di Roma ha formalmente presentato il ricorso, sottolineando la necessità di riesaminare il verdetto. Questa richiesta nasce dalle dichiarazioni del brigadiere Tuzi, che affermò come Serena Mollicone fosse stata vista entrare nella caserma dei carabinieri di Arce il giorno della sua scomparsa. Secondo la Procura, tali dichiarazioni rappresentano un elemento cruciale che la Corte d’Assise d’Appello non avrebbe adeguatamente considerato.

Le critiche alla sentenza

Il sostituto procuratore ha sollevato critiche verso la sentenza, evidenziando una presunta carenza nella motivazione delle conclusioni raggiunte dai giudici. Nonostante sia stata riconosciuta l’intrinseca attendibilità delle dichiarazioni di Tuzi, queste non hanno portato a un esito processuale coerente secondo l’accusa. Il ricorso in Cassazione cerca di rimettere in discussione l’assoluzione dei Mottola, sperando in un riesame che possa dare impulso alla ricostruzione della tragica morte della giovane.

Dettagli del processo

L’assoluzione di tutti gli imputati, tra cui i Mottola, così come Vincenzo Francesco Quatrale e Francesco Suprano, è stata confermata dalla Corte d’Assise d’Appello. Tuttavia, è importante notare che il ricorso presentato dalla Procura generale si concentra esclusivamente sulla famiglia Mottola, senza coinvolgere gli altri due carabinieri. Resta da vedere come si evolverà il caso in ambito giudiziario, con l’attenzione focalizzata su un episodio che ha lasciato un segno indelebile sulla comunità di Arce.

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Pazzo 54enne tenta suicidio da ponte Sublicio a Pasquetta: vigili urbani intervengono per salvarlo

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Pazzo 54enne tenta suicidio da ponte Sublicio a Pasquetta: vigili urbani intervengono per salvarlo

SalvataggioSullOrloDelVuoto: Immagina un istante di terrore trasformato in un eroico intervento, proprio quando meno te lo aspetti!

In una giornata di festa come Pasquetta, Roma è stata teatro di un drammatico evento che ha catturato l’attenzione di tutti: un uomo di 54 anni ha tentato di gettarsi dal Ponte Sublicio, ma l’intervento tempestivo dei vigili urbani ha cambiato il corso della storia. Scopri come un semplice giro di pattuglia si è trasformato in un atto di coraggio che ha salvato una vita, lasciando la città a chiedersi cosa nascondeva quel gesto disperato.

Il momento del salvataggio

I vigili urbani, sempre vigili sulle strade della Capitale, hanno notato l’uomo in bilico sul ponte e sono intervenuti con rapidità e professionalità. In pochi secondi, hanno evitato il peggio, dimostrando come l’addestramento e l’istinto possano fare la differenza in situazioni estreme. Non crederai a quanto sia stato vicino al disastro!

Le reazioni della comunità

La notizia si è diffusa rapidamente, suscitando un’onda di solidarietà e ammirazione sui social. Molti romani hanno condiviso storie simili, evidenziando come piccoli gesti possano prevenire tragedie. “È stato un miracolo”, ha commentato un testimone oculare, riflettendo il senso di sollievo collettivo che ha invaso la città.

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Donna scivola nel Tevere e rischia di annegare: i vigili del fuoco intervengono per un salvataggio in extremis a Roma

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Donna scivola nel Tevere e rischia di annegare: i vigili del fuoco intervengono per un salvataggio in extremis a Roma

SalvataggioSullaRiva Hai mai immaginato cosa succede quando una tranquilla giornata a Roma si trasforma in un thriller mozzafiato? Proprio sul fiume Tevere, una donna ha vissuto un momento di puro terrore, rischiando di affogare in acque gelide e impetuose, ma i coraggiosi vigili del fuoco l’hanno salvata in extremis!

Immagina la scena: una passeggiata lungo il Tevere che improvvisamente vira verso il dramma. La donna è scivolata e finita in acqua, lottando contro la corrente in un momento che ha tenuto con il fiato sospeso tutti i testimoni. “I vigili del fuoco sono intervenuti con rapidità”, come riportato dai presenti, trasformando un potenziale disastro in una storia di eroismo.

Il Momento del Pericolo

In un batter d’occhio, la situazione è precipitata. La donna, forse distratta o sfortunata, è caduta nel fiume, affrontando correnti imprevedibili che hanno reso il salvataggio una vera sfida. Chi l’ha vista racconta di un’angoscia palpabile, con secondi che sembravano ore.

L’Intervento Eroico

I vigili del fuoco, sempre pronti all’azione, hanno sfoderato il loro addestramento d’élite. Con barche e attrezzature specializzate, hanno raggiunto la donna in tempo record, dimostrando ancora una volta perché sono i veri eroi della città. Non crederai a quanto sia stato vicino il pericolo!

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