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Una madre malata di demenza viene uccisa e l’autrice del gesto finisce a processo: “Lasciata sola da tutti, ero disperata”

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Una madre malata di demenza viene uccisa e l’autrice del gesto finisce a processo: “Lasciata sola da tutti, ero disperata”

È finita a processo una donna di 39 anni accusata di omicidio volontario per aver ucciso sua madre, affetta da demenza senile, soffocandola. La donna, arrestata e attualmente in carcere da maggio 2024, ha raccontato in Aula la vita di assistenza che ha svolto per la madre, evidenziando l’assenza di aiuti da parte della famiglia e delle istituzioni.

La vita difficile dell’imputata

La madre, una sessantaseienne con demenza frontotemporale, richiedeva cure quotidiane, tra cui l’assunzione di farmaci e assistenza personale. In aula, l’imputata ha descritto un periodo di stress e sacrifici, esprimendo la sua frustrazione per non aver ricevuto supporto. Ha lanciato un appello alle istituzioni affinché non abbandonino coloro che si prendono cura di familiari malati.

I fatti del 9 maggio 2024

Il giorno della morte della madre, sembra che ci sia stata un’ennesima lite tra le due. Secondo le indagini, la donna ha afferrato il collo della madre fino a soffocarla. Successivamente, ha contattato le forze dell’ordine per confessare l’atto.

La testimonianza dell’imputata

In aula, l’imputata ha dichiarato: “Mia madre era tutto per me, era il mio mondo, la nostra quotidianità è diventata un incubo nel quale ho lottato incessantemente per vedere riconosciuta una malattia che sembrava tale solo ai miei occhi. In soli cinque mesi la persona più importante della mia vita era irriconoscibile e io mi sentivo sola e incompresa, abbandonata anche dai miei famigliari più stretti.” La donna ha anche menzionato che, nonostante le sue richieste di aiuto, il sistema sanitario le ha negato supporto, portandola a un profondo stato di disperazione.

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Confermato il Gran Premio della Liberazione a Roma: orari, percorso e disagi sulle strade dal 23 al 25 aprile

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Confermato il Gran Premio della Liberazione a Roma: orari, percorso e disagi sulle strade dal 23 al 25 aprile

GranPremioARoma Preparati a un weekend di adrenalina pura: il Gran Premio della Liberazione sta per trasformare Roma in una pista da sogno!

Il Gran Premio della Liberazione è confermato e promette di essere l’evento ciclistico dell’anno a Roma, attirando appassionati e curiosi da ogni angolo della città. Dal 23 al 25 aprile, le strade della capitale si animeranno con gare mozzafiato, chiusure trafficate e un’atmosfera elettrica che non potrai perderti. Se sei un fan delle due ruote o semplicemente ami l’eccitazione, questo è il momento perfetto per scoprire come partecipare o assistere allo spettacolo.

Orari e Percorso da Non Perdere

Gli orari dell’evento sono stati svelati, con partenze e arrivi che copriranno l’intera giornata: dalle prime luci dell’alba fino al tramonto, per un’immersione totale nell’azione. Il percorso, che si snoda attraverso le vie più iconiche di Roma, includerà salite epiche e discese vertiginose, offrendo ai ciclisti una sfida unica e ai spettatori visuali indimenticabili.

Strade Chiuse e Consigli Pratici

Per garantire la sicurezza e il flusso dell’evento, diverse strade saranno chiuse al traffico dal 23 al 25 aprile, creando un percorso esclusivo per i partecipanti. ‘Non perdere l’opportunità di vivere questa avventura’, come hanno dichiarato gli organizzatori, che invitano tutti a pianificare in anticipo per evitare disagi e godersi al massimo l’atmosfera festiva.

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Bitcoin usato per riciclare denaro: finanziere in tribunale e patteggiamento in vista

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Bitcoin usato per riciclare denaro: finanziere in tribunale e patteggiamento in vista

BitcoinScandalARoma: Un imprenditore finanziario accusato di riciclare denaro con Bitcoin – Hai idea di quanto sia facile?

In un caso che sta accendendo i riflettori sul mondo cripto, un imprenditore finanziario di Roma si trova al centro di un processo per aver presumibilmente utilizzato Bitcoin per riciclare ingenti somme di denaro. Immaginate: la valuta digitale, spesso celebrata come il futuro delle transazioni, ora al cuore di un intrigo che potrebbe rivelare lati oscuri del mondo finanziario. Con dettagli che emergono piano piano, questa storia non fa che aumentare la curiosità su come le criptovalute stiano diventando un’arma a doppio taglio.

L’accusa che ha scioccato tutti

Le indagini hanno portato alla luce accuse secondo cui l’imprenditore avrebbe sfruttato Bitcoin per mascherare flussi illeciti, trasformando operazioni sospette in transazioni apparentemente anonime. Fonti vicine al caso parlano di un network internazionale, lasciando tutti a chiedersi: “Quanto è vulnerabile il nostro sistema finanziario ai nuovi trucchi digitali?”

Il patteggiamento in bilico

Ora, con la richiesta di patteggiamento sul tavolo, la vicenda si infittisce. Gli esperti si interrogano su cosa potrebbe succedere se venisse accettata, aprendo forse la porta a indagini più ampie sul ruolo delle criptovalute nel crimine. Potrebbe essere l’inizio di una rivoluzione nelle norme anti-riciclaggio? Non perdetevi i prossimi sviluppi che potrebbero cambiare tutto.

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