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Cronaca

La crisi delle edicole: testimonianza di chi vive in un limbo di irregolarità

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La crisi delle edicole: testimonianza di chi vive in un limbo di irregolarità

IL CASO

Due edicole nei pressi di Termini devono essere riposizionate a causa di un’area di cantiere. Tra queste, quella di largo Arenula necessita di uno spostamento di 70 centimetri a causa della sua vicinanza a un palo della luce. Le due rivendite di via Crescenzio e viale Carso devono essere girate, mentre quella in via del Sudario avrà bisogno di una collocazione più distante dalle strisce pedonali. Anche alcuni chioschi dovranno essere ridotti in dimensioni, come quelli di corso Vittorio Emanuele II, piazza Farnese e viale Manzoni, a causa della riduzione del marciapiede. Gli spostamenti e le modifiche comportano costi significativi, sfide economiche per un settore già in difficoltà.

IL CONTESTO

Il Municipio I invoca la legge, poiché molti chioschi sono considerati «non compatibili» con le normative attuali. In questo contesto, il Campidoglio progetta di mettere a gara le licenze secondo la direttiva Bolkestein, aprendo la strada a bandi per risorse scarse, come nel caso di tassisti e balneari. Gli edicolanti si trovano in una situazione complicata, poiché mutamenti nelle condizioni legali possono causare difficoltà economiche. «Comprare un’edicola nuova, anche più piccola, costa oltre 50mila euro», denuncia Daniela Pace (UilTucs). La situazione ha spinto il centrodestra a presentare una mozione chiedendo un intervento del sindaco Roberto Gualtieri, con il supporto di esponenti di Azione che evidenziano la crisi del settore.

L’INTERVENTO

Alessio D’Amato, ex assessore regionale e ora segretario romano di Azione, ribadisce l’importanza del tema. «Istituzioni, editori e sindacati devono farsi carico di questo tema, fondamentale per l’informazione, la cultura e la sicurezza urbana delle nostre città. Le edicole rappresentano un presidio centrale, non solo per Roma ma per tutto il Lazio», afferma. È necessario attuare misure concrete per rigenerare il settore, ampliando i servizi offerti. La convergenza tra le diverse parti sta creando un fronte pro-edicole, suggerendo la necessità di un tavolo di confronto per trovare soluzioni adeguate.

Cronaca

Inizia la riqualificazione dell’ex Caserma del Trullo: una nuova piazza e edifici pubblici.

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Inizia la riqualificazione dell’ex Caserma del Trullo: una nuova piazza e edifici pubblici.

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Il colpo di scena dell’assessore Veloccia

Immagina una Roma senza barriere: l’assessore Maurizio Veloccia sta pianificando qualcosa di audace che potrebbe cambiare per sempre il volto della città. Al centro del suo progetto, la scomparsa delle mura attorno a una struttura iconica, trasformandola in uno spazio aperto e invitante. Ma cosa significa davvero questa mossa? Potresti essere sorpreso da come un semplice cambiamento potrebbe aprire nuove opportunità per i romani.

Accessibilità senza limiti: cosa sta per accadere

Con la piena accessibilità come obiettivo principale, il piano di Veloccia mira a eliminare ostacoli che hanno isolato questa struttura per anni. Pensa a parchi, monumenti o edifici storici che diventano liberamente esplorabili, attirando curiosi e turisti. È un’idea che fa gola a molti, ma quali sorprese nasconde? Le ripercussioni potrebbero essere più grandi di quanto sembri, con un potenziale impatto su come viviamo e ci muoviamo nella capitale. Non perdere l’occasione di scoprire i dettagli!

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Cronaca

Il clochard che terrorizzava i sacerdoti nel cuore di Roma: una storia di pretese e tensioni quotidiane

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Il clochard che terrorizzava i sacerdoti nel cuore di Roma: una storia di pretese e tensioni quotidiane

Hai mai immaginato un clochard che terrorizza preti e fedeli nelle chiese di Roma, armato di coltello e minacce? #RomaSconvolta #ClochardRibelle

La Vita da Incubo nei Luoghi Sacri

Immaginate una chiesa nel cuore di Roma, dove un uomo di 54 anni, Michele Gallina, ha fatto del luogo di culto la sua casa personale. Dormiva sui banchi, ricaricava il telefono e pretendeva soldi senza sosta, trasformando la pace in un vero incubo. I parroci di Santa Maria in Vallicella e Santa Lucia del Gonfalone hanno vissuto mesi di paura, con Gallina che non esitava a reagire con violenza se qualcuno osava contraddirlo. Condannato a un anno di reclusione per minacce, ha evitato una pena più dura per stalking, lasciando tutti a chiedersi come sia potuto accadere in pieno centro storico.

Le Accuse che Fanno Rabbrividire

Dalle indagini dei carabinieri, emerge un quadro agghiacciante: da fine 2022 a luglio 2024, Gallina ha reso impossibile la vita ai religiosi e ai fedeli. Si piazzava all’ingresso delle chiese, consumando alcol o fumando hashish, e si sdraiava sui banchi riservati ai fedeli, arrivando persino a borseggiarli. In un episodio choc, ha puntato un coltello al volto di un parroco, sibilando: “Ti taglio la faccia, da oggi avrai paura di me”. Non si fermava qui: con spintoni e scenate, bloccava le cerimonie, come quando ha impedito a don Cristian di dare la comunione, costringendo a cambiare gli orari delle messe. E nella chiesa di Santa Lucia del Gonfalone, la situazione era identica, con Gallina che dominava il sagrato e invitava altri clochard a unirsi.

Le Minacce che Non Lasciano Respiro

Ma le intimidazioni di Gallina andavano oltre, e non risparmiavano nessuno. Il giovane prete don Inaki è stato costretto a dargli soldi per farlo allontanare, tra frasi terrificanti come: “Attento a te, ho passato 20 anni in carcere e non ho paura di niente”. In un altro caso, ha aggredito un vicario di 78 anni, urlandogli in faccia: “Ti ammazzo, qui comando io!” dopo che l’anziano si era rifiutato di pagare. Persino una volontaria è finita nel mirino quando ha spiegato che non poteva spedire un’altra “Lettera del Papa” per chiedere fondi: “La voglio fare, altrimenti ti gonfio di botte”. E in passato, aveva già sferrato un fendente al collo di un altro prete, don Franco, fortunatamente senza gravi conseguenze. Una serie di episodi che fa sorgere una domanda: quanto può spingersi la disperazione?

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