Cronaca
Il rilancio delle imprese attraverso l’intelligenza artificiale: il progetto di Rome Technopole

Oltre il 50% delle imprese italiane ha già iniziato a utilizzare strumenti di intelligenza artificiale, ma spesso si tratta solo di applicazioni di base. In risposta a queste necessità, nasce il progetto “Artificial Intelligence & Analytics Hub by Rome Technopole”, mirato a supportare la trasformazione digitale delle aziende.
Presentazione del Progetto
Il progetto è stato presentato oggi a Roma durante l’evento “Intelligenza artificiale per le aziende: tra innovazione, regole e umanità” dalla Fondazione Rome Technopole, con la partecipazione della presidente della Fondazione e rettrice dell’università Sapienza di Roma, Antonella Polimeni, e del presidente della Camera di commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti. Questo incontro rappresenta solo l’inizio di un percorso che continuerà nei prossimi mesi con analisi e workshop dedicati.
Importanza dell’Intelligenza Artificiale
Antonella Polimeni ha enfatizzato quanto sia essenziale comprendere l’evoluzione dell’intelligenza artificiale, dichiarando: «Comprendere questa trasformazione, in parte già avvenuta e in parte in divenire, è necessario e non è più rimandabile». Ha aggiunto che le Università hanno il compito di formare i giovani affinché acquisiscano le competenze necessarie per una integrazione efficace dell’AI nei processi aziendali. Sabrina Saccomandi, Direttore Generale di Fondazione Rome Technopole, ha sottolineato che «L’Intelligenza artificiale può essere una leva straordinaria di competitività per le imprese» e ha evidenziato l’importanza di creare un quadro di regole chiaro.
Statistiche sull’Utilizzo dell’IA
Secondo un’indagine del 2025 dell’Osservatorio sull’IA, anche se la maggior parte delle aziende utilizza già strumenti di intelligenza artificiale, questi rimangono per lo più sperimentali. Il machine learning è adottato dal 59% delle aziende, mentre il 55% utilizza tecnologie di “natural language processing e speech recognition”. Tuttavia, l’IA generativa sta diventando un obiettivo di investimento per il 57% delle organizzazioni. Le piccole e medie imprese si trovano a dover affrontare un gap di conoscenza tecnologica, necessaria per rimanere competitive.
Cronaca
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L’Attacco Inaspettato
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Giada Crescenzi, fermata la nuora di Stefania Camboni per aver danneggiato i rapporti familiari.

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I Dissapori Iniziali
In un tranquillo quartiere di Fregene, i guai sono esplosi più di un anno fa quando Giada Crescenzi, con i suoi capelli fulvi e occhi verdi, è entrata nella vita di Francesco. Per i magistrati di Civitavecchia, è proprio lei l’accusata di aver accoltellato con quasi 20 fendenti la sessantenne Stefania Camboni, madre di Francesco, trovata senza vita nella villa di famiglia. Già prima di quella tragedia, Giada avrebbe alimentato tensioni che hanno spezzato il legame tra madre e figlio, trasformando una famiglia unita in un campo di battaglia emotivo.
Le Confessioni di un’Amica Vicina
Una delle amiche più intime di Stefania ha rivelato dettagli che fanno gelare il sangue: “Almeno un anno fa, Stefania mi confidò che Francesco aveva lasciato casa per fidanzarsi con questa ragazza, che lei considerava poco affidabile”. Stefania era convinta che Giada volesse portarle via il figlio per sempre, e prima del suo arrivo, madre e figlio andavano d’accordo senza problemi. L’amica, che preferisce restare anonima, ricorda il dolore di Stefania per quel distacco improvviso.Il Dolore e le Bugie Svelate
La situazione si era aggravata nel tempo, con Stefania che soffriva per la partenza anche dell’altro figlio. “Era devastata, aveva iniziato una nuova relazione ma Francesco la disapprovava, e questo l’aveva spinta in una profonda depressione”, ha raccontato l’amica. Giada, secondo le sue parole, alimentava tutto con bugie che impedivano qualsiasi riconciliazione. Ma cosa nascondeva davvero? Gli investigatori hanno trovato sul telefono di Giada ricerche inquietanti su sonniferi e metodi per dormire profondamente, indizi che alimentano i sospetti.
La Domanda che Tormenta Tutti
Ora, mentre gli inquirenti approfondiscono il caso in attesa della convalida del fermo, l’amica di Stefania si chiede ad alta voce: “Perché quella ragazza era a casa sua, nonostante i contrasti passati?” Un interrogativo che lascia spazio a mille teorie e che potrebbe rivelare colpi di scena inaspettati.
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