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Un cadavere viene trovato nel bosco a Monte San Biagio: appartiene a una donna scomparsa mesi fa.

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Un cadavere viene trovato nel bosco a Monte San Biagio: appartiene a una donna scomparsa mesi fa.

Un tragico ritrovamento è avvenuto nella località boschiva di Monte San Biagio, in provincia di Latina, dove un gruppo di cacciatori ha scoperto un cadavere. Si sospetta che si tratti della donna scomparsa alcuni mesi fa.

Il cadavere è stato trovato nel pomeriggio di oggi, lunedì 17 marzo. Secondo le informazioni iniziali, il corpo appartiene a una donna, probabilmente quella segnalata come scomparsa nei mesi scorsi. I carabinieri della Stazione di Monte San Biagio sono intervenuti sul posto dopo aver ricevuto una chiamata dai cacciatori.

Dettagli del ritrovamento

Il gruppo di cacciatori, mentre si trovava nella località boschiva “Il Calvo”, ha avvistato un cadavere in un punto difficile da raggiungere, a causa delle caratteristiche del terreno e della vegetazione. Il corpo, esposto alle intemperie, si trovava in un avanzato stato di decomposizione.

Interventi da parte delle autorità

I carabinieri giunti sul luogo hanno effettuato gli accertamenti di rito. I soccorritori hanno avviato le operazioni di recupero della salma, che continueranno domani mattina su disposizione dell’Autorità giudiziaria, poiché il buio ha reso le operazioni difficili e non sicure. Una volta completato il recupero, la salma sarà trasportata in obitorio per essere sottoposta ad autopsia. I risultati degli esami autoptici saranno fondamentali per determinare le cause del decesso e confermare l’identità della donna.

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Donna scivola nel Tevere e rischia di annegare: i vigili del fuoco intervengono per un salvataggio in extremis a Roma

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Donna scivola nel Tevere e rischia di annegare: i vigili del fuoco intervengono per un salvataggio in extremis a Roma

SalvataggioSullaRiva Hai mai immaginato cosa succede quando una tranquilla giornata a Roma si trasforma in un thriller mozzafiato? Proprio sul fiume Tevere, una donna ha vissuto un momento di puro terrore, rischiando di affogare in acque gelide e impetuose, ma i coraggiosi vigili del fuoco l’hanno salvata in extremis!

Immagina la scena: una passeggiata lungo il Tevere che improvvisamente vira verso il dramma. La donna è scivolata e finita in acqua, lottando contro la corrente in un momento che ha tenuto con il fiato sospeso tutti i testimoni. “I vigili del fuoco sono intervenuti con rapidità”, come riportato dai presenti, trasformando un potenziale disastro in una storia di eroismo.

Il Momento del Pericolo

In un batter d’occhio, la situazione è precipitata. La donna, forse distratta o sfortunata, è caduta nel fiume, affrontando correnti imprevedibili che hanno reso il salvataggio una vera sfida. Chi l’ha vista racconta di un’angoscia palpabile, con secondi che sembravano ore.

L’Intervento Eroico

I vigili del fuoco, sempre pronti all’azione, hanno sfoderato il loro addestramento d’élite. Con barche e attrezzature specializzate, hanno raggiunto la donna in tempo record, dimostrando ancora una volta perché sono i veri eroi della città. Non crederai a quanto sia stato vicino il pericolo!

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Marina Pierlorenzi dell’ANPI contro i tentativi di sfruttare il 25 aprile

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Marina Pierlorenzi dell’ANPI contro i tentativi di sfruttare il 25 aprile

25AprileSottoAssedio Scopri le rivelazioni shock di Marina Pierlorenzi dell’ANPI contro chi cerca di sfruttare il Giorno della Liberazione!

In un momento di tensioni crescenti, Marina Pierlorenzi, figura di spicco dell’ANPI, sta facendo parlare di sé con un appello che potrebbe cambiare il modo in cui celebriamo il 25 aprile. Immaginate: un simbolo della Resistenza che denuncia tentativi di “parassitare” una data così sacra per l’Italia. Quali forze stanno cercando di manipolare questo evento storico? Le sue parole stanno accendendo dibattiti accesi, attirando l’attenzione di migliaia di persone curiose di sapere cosa c’è davvero dietro.

Le accuse che stanno scuotendo l’opinione pubblica

Pierlorenzi non usa mezzi termini nel suo discorso, accusando apertamente “strumentalizzazioni e tentativi di parassitare il 25 aprile”. Questo richiamo all’azione solleva interrogativi su gruppi o partiti che potrebbero sfruttare la memoria della Liberazione per fini personali. È un invito a riflettere: chi sono i veri custodi di questa eredità, e quali rischi corriamo se permettiamo abusi?

Perché l’ANPI è al centro del dibattito

L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, con Pierlorenzi in prima linea, sta mobilitando i suoi sostenitori per proteggere il significato originale del 25 aprile. Tra commemorazioni e proteste, emergono storie di resilienza che potrebbero ispirare un nuovo movimento. Ma cosa succederà se queste denunce non vengono ascoltate? L’interesse cresce, e le reazioni sui social stanno già virando verso l’inaspettato.

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