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Cronaca

Piazza di Spagna, due arresti per la truffa delle 3 campanelle: la pallina era nella mano dei rom

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Piazza di Spagna, due arresti per la truffa delle 3 campanelle: la pallina era nella mano dei rom

Dopo il Colosseo e il Pincio, ora anche Piazza di Spagna è vittima del "gioco delle tre campanelle". Due romeni, Marc Alexandru Udila e Teodor Catania, arrestati in flagranza mentre truffavano turisti. #Roma #Truffa #TreCampanelle


I due uomini, Marc Alexandru Udila, 33 anni, e Teodor Catania, 50 anni, sono stati arrestati dai carabinieri della compagnia Roma Centro mentre mettevano in atto la truffa sulla scalinata di Trinità dei Monti. Il "gioco delle tre campanelle" è noto per essere una truffa antica ma ancora efficace, che ha attirato l’attenzione delle forze dell’ordine.


I turisti americani vittime della gang delle tre campanelle: truffatori in azione ai Fori Imperiali

Nei confronti dei due romeni, già noti per reati simili, il giudice per le Direttissime a piazzale Clodio ha convalidato l’arresto senza disporre misure cautelari per il reato di truffa aggravata. "Al fine di procurarsi ingiusto profitto truffavano turisti inducendoli in errore circa il fatto di poter vincere la somma di denaro scommessa, anche dopo che alcuni complici, fingendosi comuni passanti, avevano finto precedenti vincite", recita il capo di imputazione.


Catania e Alexandru avevano scelto il basamento della scalinata come loro punto di operazione. Una delle vittime, un turista, aveva scommesso cento euro "sperando di riceverne il doppio in caso di vincita, in realtà impossibile perché sotto nessuna delle tre campanelle c’era la pallina oggetto delle scommesse", come riportato negli atti. La pallina, secondo quanto accertato dai carabinieri, era rimasta nella mano di uno dei truffatori, rendendo la vincita dei turisti una mera illusione. Questo caso rappresenta uno dei primi arresti per una truffa tanto antica quanto difficile da dimostrare.

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L’onda rosa conquista Roma: Race for the Cure e i suoi 150mila partecipanti

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L’onda rosa conquista Roma: Race for the Cure e i suoi 150mila partecipanti

HaiMaiVistoUnaMareaRosaCosìPotente Che ha invaso Roma per combattere i tumori al seno? #RaceForTheCure #PrevenzioneSalvaVite #DonneInRosa

L’Evento

Immagina una folla colorata e travolgente che trasforma le strade di Roma in un simbolo di speranza: è l’edizione n.26 della Race for the Cure, dove oltre 150mila persone hanno marciato unite contro i tumori al seno. Quale segreto nasconde questa manifestazione globale di Komen Italia? Le storie di donne coraggiose che sfidano la malattia con un messaggio potente: non sei sola nella lotta. E proprio la presidente del Comitato d’Onore, Laura Mattarella, ha definito la sua partecipazione un impegno “convinto”, ricordando a tutti che la prevenzione potrebbe essere la chiave per sconfiggere il nemico invisibile.

Le Testimonianze

Cosa accade quando le voci delle sopravvissute rubano la scena al Circo Massimo? Ecco le “Donne in Rosa”, eroi moderni che condividono storie in grado di emozionare e ispirare, proprio come ha sottolineato il sindaco Roberto Gualtieri, definendo l’evento un “miracolo civile”. Queste testimonianze non solo sensibilizzano sull’importanza della diagnosi precoce, ma offrono una luce di speranza alle circa 56.000 donne in Italia che affrontano ogni anno questa battaglia. Guarire è più che possibile: per oltre il 90% di loro, un controllo tempestivo fa la differenza assoluta.

Gli Ospiti

E se ti dicessimo che star del calibro di Maria Grazia Cucinotta e Rosanna Banfi si uniscono a politici e atleti per un obiettivo comune? La Race for the Cure, inserita nel calendario giubilare, ha visto sorprese mozzafiato come l’illuminazione in rosa della Nave Vespucci e un lancio acrobatico con il Tricolore. Sul palco, figure come la presidente di Komen Italia Daniela Terribile, il ministro Maria Elisabetta Alberti Casellati e altre personalità hanno amplificato il messaggio, trasformando l’evento in una festa di solidarietà che ha raccolto fondi grazie a migliaia di volontari e aziende come Acea. Preparati a stupirti!

L’Impegno

Scopri come questa onda rosa continua a espandersi: grazie alla Race for the Cure, Komen Italia ha già investito oltre 31 milioni di euro in progetti di ricerca e prevenzione. L’avventura non si ferma a Roma – prossimamente toccherà Bari, Bologna, Brescia, Matera e perfino numerosi comuni della Campania. Il “popolo rosa” è inarrestabile, e chissà quali nuove storie emergeranno da queste tappe!

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L’istruttore e la condanna a due anni: una storia da scoprire

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L’istruttore e la condanna a due anni: una storia da scoprire

HaiMaiPensatoCheUnaLezioneDiGuidaPotesseDiventarsiUnIncubo? #MeToo #GiustiziaServita

I Fatti Shocking

Immagina una giovane studentessa di 21 anni, piena di sogni e determinazione, che decide di prendere la patente per aiutare il padre malato. Ma durante le lezioni estive a Roma, in una scuola guida di zona Furio Camillo, il suo istruttore ultrasettantenne inizia a oltrepassare ogni limite: frasi ambigue, tocchi indesiderati e persino un tentativo di abusarla. Lei, paralizzata dalla paura, prosegue le lezioni già pagate, ma quando le cose degenerano con un bicchierino di whisky e un attacco più esplicito, trova il coraggio di denunciare. Sarà questa la svolta che cambia tutto?

Il Processo che Ha Lasciato Tutti Senza Parole

I giudici hanno creduto alla sua storia, condannando l’istruttore a due anni e un mese per violenza sessuale e tentati abusi. Il pubblico ministero ha sottolineato come la giovane fosse in soggezione di fronte a una figura autorevole, e nonostante le avances, non poteva semplicemente andarsene dopo aver pagato. Ma cosa ha detto la difesa? Ha provato a insinuare un consenso implicito per la mancanza di reazione, ma la vittima ha ribattuto con forza: “Ero bloccata dal terrore, non potevo reagire!”. L’avvocatessa del Telefono Rosa, che l’ha assistita, è entusiasta: “L’importante era che il reato fosse riconosciuto, per proteggere altre ragazze da questo predatore”. Una vittoria che fa riflettere su quante storie del genere restino nascoste.

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