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Cronaca

Il Museo ebraico di Lecce inaugura due mostre a Roma: “Occasione per comprendere le nostre radici”

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Il Museo ebraico di Lecce inaugura due mostre a Roma: “Occasione per comprendere le nostre radici”

Il Museo Ebraico di Lecce esporta cultura: due mostre a Roma per promuovere pace e dialogo. "Mediterraneo di Pace" e "Errare, perseverare, sopravvivere" aprono i battenti, ma chissà se qualcuno capirà davvero il messaggio. #cultura #pace #Roma #Lecce


Il Museo Ebraico di Lecce va a Roma

Il Museo Ebraico di Lecce è “da esportazione”. Martedì verranno inaugurate a Roma due mostre interculturali che resteranno visitabili fino al 24 aprile.

L’iniziativa include il percorso “La Puglia crocevia del Mediterraneo – Mobilità di uomini, merci e culture”, curata da Fabrizio Lelli, Direttore del Museo Ebraico di Lecce e docente di lingua e letteratura ebraica presso l’Università “La Sapienza” di Roma, e da Fabrizio Ghio, architetto e archeologo; si tratta di una mostra sulla Puglia e il Mediterraneo, nella quale è messa in evidenza l’importanza del fattore della mobilità di popoli per la costruzione e la comprensione della Puglia di oggi, offrendo una narrazione del progressivo arricchimento etnografico e culturale di una regione che da sempre rappresenta il collegamento tra l’Europa e il Mediterraneo orientale.

«Perfettamente in linea con la missione principale del Museo Ebraico di Lecce, creare un ponte tra culture per promuovere la pace, la mostra costituisce un invito a riflettere sulle relazioni tra i popoli del Mediterraneo – dice Lelli – sulle sfide della convivenza e sul ruolo del turismo consapevole per promuovere l’incontro sulla base della conoscenza».

«Il percorso didascalico rappresenta un invito alla scoperta dell-immenso patrimonio della regione, attraverso un-ottica particolare, ovvero i contributi forniti dalle diverse popolazioni e culture che, nel corso dei secoli e fino all-età contemporanea, si sono avvicendate sul suo territorio, con particolare attenzione alla presenza ebraica» spiega Fabrizio Ghio.

In parallelo, sarà presentata la personale “Errare, perseverare, sopravvivere” dell’artista ebrea americana di origine siriana Lenore Mizrachi-Cohen, invitata a partecipare con una “site specific exhibition” da Fiammetta Martegani. Artista concettuale nata a New York, usa la sua eredità e la calligrafia in caratteri arabi- lingua parlata dalla sua famiglia – come lente attraverso cui esaminare i costanti cambiamenti identitari e culturali del popolo ebraico.

Grazie al lavoro di valorizzazione avviato dai co-fondatori Michelangelo Mazzotta e Francesco De Giorgi, il museo – un tempo sinagoga – si pone l-obiettivo non solo di restituire al territorio una memoria storica silenziosa, ma ricorda anche l-eredità culturale trasmessa dalle comunità ebraiche medievali a Lecce e al Salento.

Nella mostra personale presentata in questa occasione speciale alla Camera dei Deputati l-opera Al-amthal riflette su temi universali e al tempo stesso specifici nella storia del popolo ebraico e della sua resistenza.

Le due mostre saranno aperte al pubblico fino al 24 aprile, dal lunedì al venerdì, dalle 11 alle 19. L-obiettivo è trasmettere una straordinaria narrazione storica a un pubblico internazionale e intergenerazionale, contribuendo a rendere la Puglia una destinazione culturale di rilievo.

Il Museo Ebraico di Lecce, principale promotore di questa iniziativa, è un importante centro di cultura e memoria, dedicato alla valorizzazione della storia e delle tradizioni ebraiche in Puglia. Con questo evento, il museo continua il suo impegno nel promuovere il dialogo interculturale e la comprensione reciproca, supportato da numerosi enti, tra cui Regione Puglia, Provincia di Lecce, Comune di Lecce e altre istituzioni.

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Carabiniere accusa collega di molestie e minacce con mitra al processo con paravento.

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Carabiniere accusa collega di molestie e minacce con mitra al processo con paravento.

ScandaloNelleForzeDell’Ordine: Una carabiniera accusa il collega di molestie durante i pattuglie notturne! 😲

L’Incubo Durante i Servizi Condivisi

Una giovane carabiniera ha deciso di rompere il silenzio e denunciare il collega per presunte molestie ripetute e minacce, accadute proprio mentre erano in servizio insieme. Immagina la tensione in un’auto di pattuglia, dove avances inaspettate e tocchi indesiderati hanno trasformato il lavoro in un vero incubo.

L’Udienza Protetta e le Accuse Shock

In un’udienza a porte chiuse al tribunale di Latina, la donna ha richiesto un paravento per evitare di incrociare lo sguardo dell’imputato, alimentando la curiosità su quanto possa essere stato traumatico l’accaduto. Ha raccontato di messaggi insistenti sul cellulare, proposte di rapporti sessuali e gesti intimidatori come una mano sulla coscia, nonostante i suoi disperati tentativi di fermarlo.

Gli Effetti Devastanti sulla Vittima

La carabiniera ha descritto come questi episodi l’abbiano spinta in uno stato di stress e ansia profondi, tanto da attirare l’attenzione della sua comandante. Quest’ultima ha avviato un procedimento d’ufficio, lasciando tutti a chiedersi: quanto è diffusa una cultura di silenzio in ambienti come le forze dell’ordine?

La Controffensiva della Difesa

Ma c’è un colpo di scena che rende la storia ancora più intrigante: la difesa dell’imputato ha puntato il dito sulla vittima, contestando la sua coerenza. Senza una denuncia formale e con messaggi affettuosi che sarebbero stati cancellati, i dettagli misteriosi potrebbero cambiare tutto – o no?

Il Processo Si Infiamma

Il caso è tutt’altro che concluso, con l’udienza aggiornata all’11 settembre per ascoltare la testimonianza della comandante. Riuscirà a emergere la verità? Non perdere gli aggiornamenti su questa storia che tiene tutti con il fiato sospeso! 😮

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Ostia, Casa Clandestina sigillata per disturbo alla quiete pubblica al locale

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Ostia, Casa Clandestina sigillata per disturbo alla quiete pubblica al locale

IncredibileSerieDiControlli #LocaleSottoFuoco Un locale che subisce un’ispezione ogni tre giorni: scopri la storia di denunce e battaglie legali che sta facendo impazzire i residenti!

Gli Accertamenti Senza Fine

Immaginate un locale che, negli ultimi cinque anni, è stato sottoposto a oltre 710 controlli: un ritmo serrato che equivale a un’ispezione ogni tre giorni. Tutto nasce dalle continue denunce e segnalazioni dei residenti della zona, che hanno trasformato questo posto in un vero e proprio campo di battaglia burocratica.. Cosa avrà mai fatto per attirare tanta attenzione?

La Battaglia del Gestore

Al centro di questa tempesta c’è Diego Giannella, il gestore del locale, che non ci sta e ha presentato ricorso per difendere la propria attività. Ma quali segreti si celano dietro queste ispezioni a raffica? Scopri come questa storia potrebbe riservare colpi di scena inaspettati!

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