Hai mai immaginato l’incubo di un ex che non si arrende, trasformando l’amore in terrore? #Stalking #ViolenzaSessuale #RevengePorn

I FATTI

Una relazione finita male a Roma si è trasformata in un’ossessione da brividi, lasciando tutti a chiedersi fino a che punto può spingersi la gelosia. Un 44enne, dopo aver scoperto che la sua ex compagna di 43 anni aveva un nuovo partner, ha iniziato a perseguitarla senza pietà. Messaggi ossessivi su WhatsApp, chiamate continue e minacce come “Te la farò pagare” hanno terrorizzato la vittima, nota come Maria.

Le cose sono degenerate rapidamente: l’uomo ha affisso cartelli pieni di insulti nel vialetto del loro condominio, umiliandola davanti a tutti. Non contento, si intrufolava in casa con scuse banali, come lamentarsi della mancanza d’acqua nel suo nuovo appartamento. In una di queste occasioni, l’ha costretta a un rapporto sessuale contro la sua volontà, un episodio che ha sconvolto la sua vita per sempre. E come se non bastasse, ha condiviso foto e video intimi con la madre della donna, alimentando il dramma familiare.

IL PROCESSO

Ma cosa succede quando la vittima trova il coraggio di reagire? Denunciato e processato al tribunale di piazzale Clodio, l’uomo è stato condannato a cinque anni di carcere con rito abbreviato, per reati che includono stalking, violenza sessuale e revenge porn. Maria, supportata da un’associazione, ha raccontato in aula il suo calvario, descrivendo la vergogna e l’isolamento subiti dai vicini a causa delle offese pubbliche.

Gli avvocati coinvolti nel caso hanno evidenziato l’importanza di non ignorare i primi segnali di pericolo, invitando chiunque a denunciare comportamenti abusivi fin da subito. Questa sentenza non fa che rafforzare il messaggio: reati come questi non rimangono impuniti, e le vittime meritano giustizia.