Politica
ROMA Carte d’identità, c’è l’accordo con i sindacati: le novità

ROMA Carte d’identità, c’è l’accordo con i sindacati: ecco le novità.
ROMA Carte d’identità, c’è l’accordo con i sindacati. Tra le novità, alcuni sportelli aperti sia mattina che pomeriggio e un congruo numero di postazioni per il rilascio della carta d’identità elettronica. Dal prossimo piano di assunzioni saranno inoltre emessi assegni prioritari per il personale negli uffici. Queste in sintesi le misure per migliorare il servizio anagrafe della Capitale.
L’intesa, firmata ieri dall’Assessore alla Roma Semplice Flavia Marzano, è stata raggiunta quest’oggi con le organizzazioni sindacali (FP CGIL, CISL FP, UIL FPL, USB, CSA Regioni Autonomie Locali, RSU di Roma Capitale). La speranza è che serva ad eliminare i disservizi agli sportelli. Su tutti, le lunghe file e gli appuntamenti dopo mesi per il rinnovo del documento d’identità, la cui modalità elettronica è obbligatoria a Roma dal 2015.
“L’accordo – spiega il Campidoglio – frutto anche di un confronto con i presidenti e i direttori di municipio che si è articolato in più incontri, prevede di affiancare alle misure già avviate da parte dell’Amministrazione interventi specifici di riorganizzazione finalizzati a garantire nei pomeriggi di apertura al pubblico l’operatività dello stesso numero di sportelli attivi la mattina, oltre a far sì che sia previsto un congruo numero di postazioni dedicate al rilascio della CIE e che il prossimo piano di assunzioni assegni in modo prioritario nuovo personale dedicato a questi servizi”.
L’intesa prevede che gli sportelli anagrafici restino aperti di pomeriggio il martedì e il giovedì, secondo un orario che, grazie all’ottimizzazione del personale attualmente in organico, sarà lo stesso di altre postazioni adesso aperte. L’avvio della misura è previsto per il prossimo 1 ottobre. A tal proposito, tutti i cittadini che hanno già prenotato dei servizi nei giorni di lunedì e mercoledì saranno contattati per rimodulare gli appuntamenti secondo il nuovo orario.
“Le misure dell’accordo si affiancano in modo molto significativo alle azioni già in atto da parte dell’amministrazione – le parole dell’Ass. Marzano – come l’adesione al sistema di prenotazione AgendaCIE del Ministero dell’Interno e l’accordo con il Ministero per l’acquisizione da parte di Roma Capitale di ulteriori postazioni CIE, il subentro all’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente, il completamento del dispiegamento dei POS negli uffici per l’abbandono del contante, gli interventi specifici che stiamo formalizzando per incentivare l’utilizzo delle certificazioni online. Abbiamo definito, così, un piano articolato e solido in grado di incidere in modo strutturale sul miglioramento dei servizi ai cittadini tenendo conto delle adeguate condizioni di lavoro del personale. Ringrazio, oltre le organizzazioni sindacali, anche i Presidenti e i Direttori e tutti i Dipartimenti che hanno collaborato per questo risultato”.
Politica
Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

“È davvero incredibile la faccia tosta con cui Zingaretti e Patanè attaccano Matteo Salvini. Il primo ha governato il Lazio per 10 anni e, tra i tanti ‘successi’ amministrativi, Roma ricorderà sempre la chiusura senza alternative della discarica di Malagrotta.
Questa decisione ha fatto piombare la città in un’emergenza rifiuti e ha costretto i cittadini a pagare una delle TARI più alte d’Italia. Il secondo, invece, non è in grado nemmeno di garantire i servizi minimi del trasporto pubblico nella città.
Grazie a Matteo Salvini, a Roma sono arrivati miliardi di euro per la Metro C, risorse fondamentali per sbloccare un’opera necessaria per la Capitale. È evidente che siano stati i dem, con la loro inadeguatezza politica, a penalizzare Roma e il Lazio. Chiedano scusa, invece di tentare di dare lezioni”. Lo dichiara il deputato della Lega Nicola Ottaviani.
Politica
Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

Verba Volant scripta manent. Alle prossime elezioni europee ricordiamoci dei politici e degli schieramenti che ci hanno obbligato a vaccinarci, con l’obbligo del Green Pass dicendoci che non c’era nessun rischio, cosa che invece è stata smentita ufficialmente il primo maggio quando AstraZeneca ha dichiarato che il vaccino covid19 può causare rari casi di trombosi.
Questo nonostante tanti professori e medici della comunità scientifica già avevano detto che il vaccino era sperimentale e che così, come era organizzata la somministrazione, non era corretta. Solo che poi la classe politica dominante, che aveva come premier, prima Conte e poi Mario Draghi, con Roberto Speranza sempre ministro della Salute, andava a creare pressioni notevoli critica il mainstream. Qualche medico è stato cancellato e sospeso dagli albi professionali, qualche questore sospeso dall’attività e più di qualche giornalista declassato e imbavagliato, qualche lavoratore licenziato, qualcuno è morto di trombosi ecc…
Elezioni Europee
Fra meno di un mese ci saranno le elezioni europee che negli anni sono diventate più importanti delle elezioni nazionali e i personaggi bene o male sono sempre gli stessi. Adesso però c’è anche un’altra grana su cui tantissimi politici fanno silenzio, ovvero non condannare i crimini di guerra che sta commettendo il governo Netanyahu, sempre più in crisi al suo interno, ma appoggiato dai poteri forti del mondo occidentale.
Più di 40.000 vittime palestinesi, di cui più della metà donne e bambini. Parliamoci chiaro, non ci vuole nulla a capire che difendere questa strategia militare, nasce da accordi che vanno al di la della pace e della democrazia. Condannare il terrorismo e gli attacchi palestinesi verso civili israeliani è ugualmente vergognoso, ma la risposta militare d’Israele è nettamente sproporzionata.
Per l’Ucraina, tutti i nostri politici hanno fatto campagne di sensibilizzazione, mentre per la Palestina, tutto tace. La verità è che l’Italia è una colonia dell’America, ed ora più che mai ce ne siamo rendendo tutti conto. Quando continueranno a parlare di non violenza o di democrazia, diritti civili e quant’altro, ricordiamoci del Green Pass e del silenzio sul genocidio del popolo palestinese.
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