29 Marzo 2024

ROMA E DINTORNI

LEGGI ANCHE

ROMA ANTICA Agonalia di Veiove

ROMA ANTICA Il 21 maggio si festeggiavano gli Agonalia di Veiove. La celebrazione consisteva nel sacrificio di un ariete dal manto nero da parte del re e poi del Rex Sacrorum, nell’antico edificio della Regia. Indizio dell’origine arcaica di questa festa.

Veiove era una antica divinità italica o etrusca, diventata oscura anche a quelli che ne scrissero. Per alcuni era una divinità di carattere infernale, assimilabile a Plutone. Altri lo collegavano a Giove, laddove il prefisso ‘ve’ poteva indicare un Giove giovane o un Giove negativo appartenente al mondo sotterraneo. L’aspetto ctonio e infernale è confermato dalla presenza del suo nome negli antichi riti romani di maledizione dell’esercito nemico, che avevano il potere di consegnarlo alle potenze infere del sottosuolo.

A lui era lecito immolare i colpevoli di tradimento verso le leggi dello Stato. Inoltre era il protettore dell’Asylum, il bosco sacro sulle pendici del Campidoglio. Era oggetto di culto della gens Iulia. Gellio descriveva la statua di Veiove sul Campidoglio come un giovane senza barba, con in mano delle frecce e accanto una capra. Nel 194 a.C. gli venne dedicato un santuario sul lato settentrionale dell’isola Tiberina. Il tempio di Veiove, inaugurato nel 192 a.C., invece si trovava tra le due cime del Campidoglio, cioè tra l’Arx e il Capitolium.

Venne scavato negli anni 1940-41 accanto al Tabularium e identificato con certezza grazie alla scoperta, nella cella del tempio, della colossale statua di culto, acefala e priva di braccia, descritta da Gellio, databile alla fine del I secolo d.C. e conservata nei Musei Capitolini. Nel 1955 a Monterazzano, nei pressi di Viterbo, fu ritrovata una statuetta bronzea di Veiove, che ci consente di immaginare come fosse quella del Campidoglio.

LASCIA UN ‘LIKE’ ALLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK

DIVENTA UN NOSTRO FOLLOWER ANCHE SU TWITTER

LIVE NEWS