Cronaca
Guai con la giustizia per il figlio adottivo di Renato Zero

Possibili guai con la giustizia per il figlio adottivo di Renato Zero: i dettagli.
Possibili guai con la giustizia per il figlio adottivo di Renato Zero. La Procura di Roma ha infatti chiesto per Roberto Anselmi Fiacchini, 46 anni, un anno e quattro mesi di reclusione con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. Il motivo, secondo il pm Mauro Masnaghetti, le prolungate vessazioni dell’uomo nei confronti della ex consorte, una 43enne. Comportamenti che si sarebbero verificati anche davanti ai figli, rendendo la vita alla donna un vero inferno. Adottato dal cantante nel 2003, quando era la sua guardia del corpo, Fiacchini ha sempre negato ogni addebito, sostenendo che le ricostruzioni della donna fossero frutto della cattiva fine della loro storia. Sposatisi nel 2004, dopo qualche anno di convivenza pacifica, la situazione era degenerata, finchè nel 2009 avevano deciso di separarsi. A un certo punto però le divergenze sembravano essersi ricomposte, tanto che l’anno successivo erano tornati a vivere insieme
Stando tuttavia alle denunce della 43enne e alle indagini della Procura capitolina, anche questo secondo tentativo di convivenza non avrebbe sortito gli effetti sperati. Fiacchini – riporta il Corriere della Sera – è dunque accusato di aver sottoposto la donna a continue vessazioni psicologiche, che avevano reso la vita di coppia un vero incubo. I comportamenti sarebbero culminati in rimproveri all’ex moglie di acquistare alimenti troppo cari, cui sarebbero seguite minacce di renderla povera. Non solo: secondo i pm, Fiacchini avrebbe usato in alcuni casi anche violenza fisica, strattonando con forza la donna anche davanti alle loro figlie. Addirittura nel 2013 lo avrebbe fatto in maniera così violenta da procurarle quelle lesioni che ora gli vengono anche contestate. Sul caso il Tribunale deciderà il prossimo 11 novembre.
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Esplosione a Roma, installati sensori per rilevare residui di gas
Resta alta l’attenzione a Roma dopo la violenta esplosione avvenuta ieri mattina intorno alle 8 in via dei Gordiani, zona Prenestino. Un distributore di GPL è saltato in aria causando oltre 40 feriti, tra cui due in condizioni gravi, ora ricoverati all’ospedale Sant’Eugenio. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i soccorritori, alcuni dei quali sono rimasti coinvolti nella deflagrazione.
L’Arpa e il Noe hanno installato dispositivi per monitorare la qualità dell’aria, temendo la presenza di gas residui. La Protezione Civile ha consigliato ai residenti di non uscire, tenere chiuse le finestre e spegnere i condizionatori. La Procura ha aperto un’indagine per disastro colposo: le prime ipotesi parlano di un guasto ad un impianto GPL.
Il tempestivo intervento dei gestori di un centro estivo vicino ha evitato una possibile tragedia: i bambini presenti sono stati evacuati poco prima dell’esplosione. La zona resta isolata, con ingenti danni anche a strutture vicine, come la polisportiva Villa De Sanctis. Le autorità stanno proseguendo le indagini e i controlli ambientali.
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