Cronaca
Corruzione a Roma — Funzionari pagati con tartufi e smartphone

In cambio dell’aiuto per ottenere le gare d’appalto i titolari delle imprese erano pronti a ingraziarsi i funzionari pubblici corrompendoli con la consegna di tartufi, smartphone o l’assunzione di un parente in un centro commerciale. Questo è quanto si evince dall’ordinanza del gip di Roma emessa nell’ambito dell’indagine relativa a un giro di mazzette per gli appalti dei lavori presso il Tribunale capitolino. Gli imprenditori garantivano ai funzionari anche appoggi per nomine al ministero o l’acquisto di una casa a condizioni vantaggiose. Tra le utilità figurano anche lavori edili, idraulici ed elettrici presso un maneggio gestito dal geometra (finito in manette) del provveditorato interregionale alle opere pubbliche. Complessivamente, sono 20 le persone tratte in arresto. La Guardia di finanza ha eseguito le suddette misure nella mattinata odierna. Le accuse sono, a vario titolo, di corruzione, turbativa d’asta e falso nell’aggiudicazione di appalti pubblici. L’attività del nucleo speciale anticorruzione, coordinata dai magistrati Paolo Ielo e Erminio Amelio, ha visto impiegati oltre cento finanzieri tra Roma, Napoli e Frosinone, con decine di perquisizioni presso gli uffici e le abitazioni degli indagati.
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Esplosione a Roma, installati sensori per rilevare residui di gas
Resta alta l’attenzione a Roma dopo la violenta esplosione avvenuta ieri mattina intorno alle 8 in via dei Gordiani, zona Prenestino. Un distributore di GPL è saltato in aria causando oltre 40 feriti, tra cui due in condizioni gravi, ora ricoverati all’ospedale Sant’Eugenio. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i soccorritori, alcuni dei quali sono rimasti coinvolti nella deflagrazione.
L’Arpa e il Noe hanno installato dispositivi per monitorare la qualità dell’aria, temendo la presenza di gas residui. La Protezione Civile ha consigliato ai residenti di non uscire, tenere chiuse le finestre e spegnere i condizionatori. La Procura ha aperto un’indagine per disastro colposo: le prime ipotesi parlano di un guasto ad un impianto GPL.
Il tempestivo intervento dei gestori di un centro estivo vicino ha evitato una possibile tragedia: i bambini presenti sono stati evacuati poco prima dell’esplosione. La zona resta isolata, con ingenti danni anche a strutture vicine, come la polisportiva Villa De Sanctis. Le autorità stanno proseguendo le indagini e i controlli ambientali.
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