Cronaca
ROMA Incidente a neonata al Fatebenefratelli: condannate le infermiere

ROMA Incidente a neonata al Fatebenefratelli: condannate le infermiere.
ROMA Incidente a neonata al Fatebenefratelli. La piccola, di pochi giorni di vita, era caduta dall’incubatrice e aveva battuto forte la testa sul pavimento, rischiando di morire. Il tragico fatto era avvenuto nella notte del 23 gennaio 2012. Ci sono voluti dunque 8 lunghi anni di indagini e processi per stabilire eventuali negligenze del nosocomio sulla Tiberina. La sentenza è arrivata ieri: condanna a due mesi per le due infermiere di turno al momento dell’incidente. Le due donne dovranno inoltre versare un risarcimento di duecentomila euro perché accusate di lesioni colpose.
Proprio loro avevano trovato a terra la piccola, cui un primo referto assegnò un trauma cranico. Secondo la procura, le due infermiere, responsabili del reparto di terapia sub intensiva, avrebbero provocato l’incidente per negligenza, imprudenza ed imperizia. Avrebbero infatti sbagliato il posizionamento dell’incubatrice, rialzata lateralmente per evitare i problemi di rigurgito alla bambina. Le due donne non avrebbero inoltre svolto la trazione del portello e non avrebbero guardato a vista la neonata. La quale è scivolata verso il punto più inclinato, cadendo in terra da un’altezza di un metro e cinque centimetri. Assolti invece il caposala – assente quella notte – , il medico di guardia e le altre infermiere imputate. I genitori della piccola, assistiti dall’avvocato Alessia Angelini, si sono costituiti parte civile.
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Esplosione a Roma, installati sensori per rilevare residui di gas
Resta alta l’attenzione a Roma dopo la violenta esplosione avvenuta ieri mattina intorno alle 8 in via dei Gordiani, zona Prenestino. Un distributore di GPL è saltato in aria causando oltre 40 feriti, tra cui due in condizioni gravi, ora ricoverati all’ospedale Sant’Eugenio. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i soccorritori, alcuni dei quali sono rimasti coinvolti nella deflagrazione.
L’Arpa e il Noe hanno installato dispositivi per monitorare la qualità dell’aria, temendo la presenza di gas residui. La Protezione Civile ha consigliato ai residenti di non uscire, tenere chiuse le finestre e spegnere i condizionatori. La Procura ha aperto un’indagine per disastro colposo: le prime ipotesi parlano di un guasto ad un impianto GPL.
Il tempestivo intervento dei gestori di un centro estivo vicino ha evitato una possibile tragedia: i bambini presenti sono stati evacuati poco prima dell’esplosione. La zona resta isolata, con ingenti danni anche a strutture vicine, come la polisportiva Villa De Sanctis. Le autorità stanno proseguendo le indagini e i controlli ambientali.
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