Politica
L’ex M5S Sara Cunial si difende e risponde alle critiche

La deputata ex M5S Sara Cunial risponde alle critiche che le sono state mosse a seguito del suo intervento alla Camera.
Il 14 maggio la deputata Sara Cunial, ex M5S, è intervenuta presso la Camera dei deputati con un discorso che ha suscitato numerose critiche e polemiche. La Cunial è quindi tornata sull’argomento cercando di chiarire la propria posizione e spiegare il senso del suo intervento. In un lungo post pubblicato sui social, l’ex M5S si è schierata contro lo “scientismo dogmatico”, come lei stessa lo ha definito, “vera epidemia del nostro Paese”. “Quando nella mia dichiarazione di voto parlo del pluripresidente”, ha detto la deputata, “ovviamente non mi riferisco al Presidente Mattarella, al suo primo mandato, ma a Giorgio Napolitano, pluripresidente per l’appunto. Forse ad alcuni colleghi è sfuggito il fatto che non sia più in carica. Se no non si spiega né l’attacco nei miei confronti né l’atteggiamento ossequioso e ubbidiente che continuano ad avere nei suoi”. “O forse, come spesso accade, meglio far rumore su ciò che non esiste piuttosto che sui contenuti scomodi riportati ieri in Aula dalla sottoscritta”, ha detto. Sara Cunial ha quindi riportato la parte del discorso ‘incriminata’: “Mentre voi stracciate Codice di Norimberga con Tso, multe, deportazioni, riconoscimento facciale e intimidazioni avallate dallo scientismo dogmatico – protetto dal nostro pluripresidente – che è la vera epidemia culturale di questo Paese, noi moltiplicheremo i fuochi di resistenza in modo tale che vi sia impossibile reprimerci tutti”. E ha ribadito: “Ne sottoscrivo ogni parola”, poiché ” quando parlo della vera epidemia del nostro Paese mi riferisco – ovviamente – allo scientismo dogmatico, questo sì, avallato e sostenuto dal pluripresidente Giorgio Napolitano, onnipresente nella politica nostrana, passata e attuale”. L’ex M5S Sara Cunial ha proseguito sostenendo che “Sarebbe bastato guardare il video della Camera, leggere il mio post, la nota stampa che ho inviato a TUTTE le AGENZIE e ai giornali interessati, per capire il senso del mio discorso. Invece mi ritrovo virgolettate parole che non ho mai detto. e silenziate quelle che davvero ho detto, ma che pochi vogliono sentir dire” e chiarisce che “in questa farsa trasformata in tragedia dell’emergenza Covid ci siano dentro proprio tutti”. Infine la deputata invita tutti ad ascoltare integralmente il suo discorso in aula, precisando che a suo avviso sarà possibile trovarvi “spunti interessanti sia per un buon lavoro giornalistico che politico oltre che una banale, vuota e insensata accusa di vilipendio come quella presentata da Forza Italia insieme a Italia Viva, M5S. Gli stessi che proprio in queste ore hanno firmato una mozione sull’obbligatorietà del vaccino anti-influenzale per gli over 65, in continuità con l’ordinanza di Zingaretti della regione Lazio. Evidentemente su questo sono tutti allineati. Probabilmente perché vogliono replicare l’eccellente modello lombardo, dove a suon di vaccini sono riusciti ad ottenere i sorprendenti risultati che oggi sono sotto gli occhi di tutti”, ha detto.
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Politica
Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

“È davvero incredibile la faccia tosta con cui Zingaretti e Patanè attaccano Matteo Salvini. Il primo ha governato il Lazio per 10 anni e, tra i tanti ‘successi’ amministrativi, Roma ricorderà sempre la chiusura senza alternative della discarica di Malagrotta.
Questa decisione ha fatto piombare la città in un’emergenza rifiuti e ha costretto i cittadini a pagare una delle TARI più alte d’Italia. Il secondo, invece, non è in grado nemmeno di garantire i servizi minimi del trasporto pubblico nella città.
Grazie a Matteo Salvini, a Roma sono arrivati miliardi di euro per la Metro C, risorse fondamentali per sbloccare un’opera necessaria per la Capitale. È evidente che siano stati i dem, con la loro inadeguatezza politica, a penalizzare Roma e il Lazio. Chiedano scusa, invece di tentare di dare lezioni”. Lo dichiara il deputato della Lega Nicola Ottaviani.
Politica
Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

Verba Volant scripta manent. Alle prossime elezioni europee ricordiamoci dei politici e degli schieramenti che ci hanno obbligato a vaccinarci, con l’obbligo del Green Pass dicendoci che non c’era nessun rischio, cosa che invece è stata smentita ufficialmente il primo maggio quando AstraZeneca ha dichiarato che il vaccino covid19 può causare rari casi di trombosi.
Questo nonostante tanti professori e medici della comunità scientifica già avevano detto che il vaccino era sperimentale e che così, come era organizzata la somministrazione, non era corretta. Solo che poi la classe politica dominante, che aveva come premier, prima Conte e poi Mario Draghi, con Roberto Speranza sempre ministro della Salute, andava a creare pressioni notevoli critica il mainstream. Qualche medico è stato cancellato e sospeso dagli albi professionali, qualche questore sospeso dall’attività e più di qualche giornalista declassato e imbavagliato, qualche lavoratore licenziato, qualcuno è morto di trombosi ecc…
Elezioni Europee
Fra meno di un mese ci saranno le elezioni europee che negli anni sono diventate più importanti delle elezioni nazionali e i personaggi bene o male sono sempre gli stessi. Adesso però c’è anche un’altra grana su cui tantissimi politici fanno silenzio, ovvero non condannare i crimini di guerra che sta commettendo il governo Netanyahu, sempre più in crisi al suo interno, ma appoggiato dai poteri forti del mondo occidentale.
Più di 40.000 vittime palestinesi, di cui più della metà donne e bambini. Parliamoci chiaro, non ci vuole nulla a capire che difendere questa strategia militare, nasce da accordi che vanno al di la della pace e della democrazia. Condannare il terrorismo e gli attacchi palestinesi verso civili israeliani è ugualmente vergognoso, ma la risposta militare d’Israele è nettamente sproporzionata.
Per l’Ucraina, tutti i nostri politici hanno fatto campagne di sensibilizzazione, mentre per la Palestina, tutto tace. La verità è che l’Italia è una colonia dell’America, ed ora più che mai ce ne siamo rendendo tutti conto. Quando continueranno a parlare di non violenza o di democrazia, diritti civili e quant’altro, ricordiamoci del Green Pass e del silenzio sul genocidio del popolo palestinese.
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