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La confessione shock del trapper: “Il bengalese ha preso 30 euro per farsi picchiare”

La confessione shock del trapper che ha dichiarato che lui e la sua band, non hanno picchiato i rivali e il calcio al bengalese era finto
La confessione shock del trapper – Qualche settimana fa, una banda di cantanti trapper, è finita in manette per aver svolto una missione punitiva ai danni di una band rivale e per aver dato un calcio da kick boxing a un uomo del Bangladesh senza alcun motivo. A loro carico, ci sono accuse per violenza privata, sequestro di persona propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa, a emetterle è stato il pm Erminio Amelio. Su Youtube, è presente un video e nella ricostruzione si evince che il gruppo è andato nella sala di registrazione della band capitanata da Gallagher e Ski, li hanno fatti inginocchiare e gli hanno buttato addosso benzina e amuchina in segno di sfregio.
DIFESA
La band in questione, si è difesa dichiarando al gip altre cose, di “essere andati nella sala di registrazione, per farsi ridare dei vestiti che un loro conoscente aveva prestato a Gallagher e a quel punto di aver rifilato qualche schiaffo ma niente di più“. Inoltre, hanno aggiunto di “non aver registrato e pubblicato il video in questione ma che è stato girato da altri”. Ma il gip non ha creduto alle loro parole e che il video in questione in realtà, sarebbe stato pubblicato da loro per ottenere del gradimento da parte dei suoi sostenitori per aver usato violenza e umiliazione nei confronti della band. Mentre per il calcio dato all’uomo del Bangladesh, avrebbero confessati di aver inscenato tutto con l’uomo complice: “La scena ci serviva per un video musicale, abbiamo pagato 30 euro l’uomo del Bangladesh per farsi picchiare”. Il gip però, non ha creduto alle loro parole e ha confermato per tutti e 4 gli arresti domiciliari.
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Minorenne accoltellato a Roma, è gravissimo: fermato un coetaneo

Un ragazzo minorenne è stato accoltellato all’addome nel pomeriggio di oggi, lunedì 30 giugno, in strada a Roma. Il giovane è stato soccorso dal 118 poco prima delle 18 a largo Cardinal Clemente Vicara su via Gregorio VII, vicino San Pietro. Il ferito è stato trasportato all’ospedale Bambino Gesù cosciente, in codice rosso.
Sull’episodio indagano i carabinieri della stazione e della compagnia di Roma San Pietro. Il presunto responsabile sarebbe un coetaneo che conosceva. Poco dopo il ragazzo, indicato come l’autore dell’accoltellamento, è stato fermato dai carabinieri e la sua posizione é al vaglio.
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