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ROMA Lavoratori Ama in protesta

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ROMA Lavoratori Ama in protesta

Oggi protesta dei lavoratori Ama per chiedere maggiori misure di sicurezza contro il Covid.

I lavoratori Ama oggi hanno incrociato le braccia per chiedere più controlli e misure di sicurezza adeguate contro il Covid. L’azienda ha prontamente diramato un comunicato stampa nel quale viene sottolineato che le misure di sicurezza ci sono e vengono costantemente applicate :”Anche AMA ha dovuto purtroppo subire in questi mesi delle perdite dovute all’emergenza sanitaria che ha investito tutto il pianeta”, viene spiegato nella nota. Successivamente l’azienda riferisce che “da marzo ad oggi sono 5 (e non 6 come riportato oggi da alcuni media) i colleghi deceduti a causa del Covid-19. AMA, già dalle primissime avvisaglie dell’epidemia a gennaio 2020, ha immediatamente posto in essere tutte le necessarie misure a tutela della salute dei lavoratori. I protocolli di sicurezza su tutti i luoghi di lavoro sono stati aggiornati e adeguati con il mutare del quadro epidemiologico e a ciò si è sempre affiancata la capillare distribuzione di dispositivi di protezione individuali (mascherine, guanti e tute)”. Per questo viene ribadito che “Non corrispondono assolutamente a verità le notizie secondo cui sarebbe stato consentito l’accesso alle sedi aziendali a dipendenti che presentavano sintomi febbrili o riconducibili a un possibile contagio. A tutti i lavoratori viene costantemente ricordato l’obbligo di restare a domicilio in caso di temperatura corporea rilevata superiore ai 37,5 gradi, come peraltro raccomandato ai cittadini fin dal primo Dpcm dell’8 marzo e come indicato quale obbligo, in particolare per i lavoratori, fin dal primo protocollo fra il Governo e le parti sociali sottoscritto il 14 marzo 2020. Pertanto la procedura corretta, adottata dall’azienda e ribadita più volte anche nei vari tavoli sulla prevenzione del Covid-19 con le Organizzazioni Sindacali ed i rappresentanti dei lavoratori per la salute e sicurezza, prevede che tutti gli addetti misurino la temperatura a casa, prima di presentarsi sul lavoro, evitando rigorosamente di accedere alle sedi aziendali in caso di alterazione della temperatura”. L’azienda ha comunicato che “Per maggior tutela del corpo aziendale, AMA ha comunque acquistato 150 termometri ad infrarossi che si sono aggiunti alla dotazione presente all’interno delle cassette di pronto soccorso nella disponibilità dei preposti e degli altri coordinatori di tutte le sedi aziendali, in caso di necessità di controlli straordinari della temperatura da svolgersi nel corso dei turni di lavoro (come disposto dalla Cds 147 del 30/10/2020)”, conclude la nota.

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Achille Lauro e la polemica: “Inclusione o pietismo con la bambina disabile al concerto?”

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Achille Lauro e la polemica: “Inclusione o pietismo con la bambina disabile al concerto?”

#AchilleLauro2026 Lo storico concerto dello stadio Olimpico accende i riflettori su un problema silenzioso: l’accesso ai disabili. La denuncia scuote il mondo dello spettacolo!

Il concerto di Achille Lauro allo stadio Olimpico di Roma nel 2026, attesissimo da migliaia di fan, è diventato anche un emblema di una questione tanto importante quanto spesso trascurata. Una bambina con disabilità, inizialmente esclusa dall’evento perché i biglietti a lei accessibili erano esauriti, ha riportato l’attenzione sulle barriere che persone con disabilità devono affrontare per accedere ai grandi eventi musicali.

Graziella Saverino, presidentessa dell’associazione Entusiasmabili, ha lanciato un accorato appello. “Le criticità legate all’accesso per disabili sono inaccettabili”, afferma. La sua denuncia non è solo un grido d’aiuto per la bambina, ma una richiesta di maggiore consapevolezza e azione da parte di tutti i soggetti coinvolti nell’organizzazione di eventi di massa.

Nonostante il tutto esaurito, la vicenda ha scatenato un’ondata di solidarietà e una veloce reazione da parte degli organizzatori. La situazione è stata risolta con l’aggiunta di posti dedicati, dimostrando che la sensibilizzazione e l’intervento tempestivo possono fare la differenza.

Questa storia apre domande urgenti: quanti altri sono lasciati indietro? Cosa si può fare per garantire che eventi futuri siano realmente inclusivi? Questi quesiti risuonano mentre il sipario si chiude, lasciando spazio alla riflessione su un cambiamento necessario e inesorabile.

Fonte Verificata

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Operatore di Radiologia: “Senza reggiseno ci rendi felici” – La denuncia di Marzia scuote l’ospedale

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Operatore di Radiologia: “Senza reggiseno ci rendi felici” – La denuncia di Marzia scuote l’ospedale

#IndagineInCorso: Shock a Roma per il video virale di Marzia Sardo che denuncia molestie al Policlinico Umberto I. L’ospedale avvia accertamenti. #NotizieRoma #Giustizia

Un video destinato a far discutere quello pubblicato da Marzia Sardo, che ha lanciato un grido di allarme dopo aver vissuto una esperienza traumatica durante una procedura medica presso il Policlinico Umberto I di Roma. Le sue parole sono chiare: “Non è ammissibile una cosa del genere, denuncio tutto”. Il video, che ha rapidamente guadagnato attenzione sui social, ha in breve tempo superato il milione di visualizzazioni, sollevando un’ondata di indignazione.

Il Policlinico non ha esitato a rispondere e ha confermato di aver avviato un’indagine interna per far luce sui fatti. Una risposta che indica l’importanza di affrontare con serietà le segnalazioni di comportamenti inappropriati, soprattutto in ambito ospedaliero, dove la professionalità dovrebbe essere la priorità assoluta.

Questo episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza e il rispetto nei luoghi di cura, proprio mentre la comunità online mostra il suo sostegno a Marzia, ringraziandola per il coraggio di aver condiviso la sua esperienza. Le indagini chiariranno quanto accaduto, ma una cosa è certa: la vicenda ha messo sotto i riflettori una questione che non può essere ignorata.

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