Politica
Governo Draghi, sciolta la riserva e annunciati i ministri

Annunciati da Draghi i 23 ministri: tra loro ci sono 7 riconfermati
Roma, Palazzo del Quirinale. Poco dopo le 19 di stasera Mario Draghi si è recato dal Presidente Mattarella per sciogliere la riserva e rivelar ei nomi dei 23 ministri prescelti. Parliamo di 15 politici e 8 tecnici, tra loro ci sono 8 donne. Domani a mezzogiorno invece, è previsto il giuramento. Di seguito la lista completa dei nomi dei ministri; 7 di loro sono stati riconfermati.
La lista dei 23 ministri
Federico D’Incà ai Rapporti con il Parlamento; Vittorio Colao all’Innovazione tecnologica; Renato Brunetta Pubblica amministrazione; Maria Stella Gelmini agli Affari regionali; Mara Carfagna al Sud; Giancarlo Giorgetti allo Sviluppo economico; Elena Bonetti alle Pari opportunità; Erika Stefani alle Disabilità; Roberto Speranza alla Salute; Fabiana Dadone alle Politiche giovanili; Stefano Patuanelli all’Agricoltura; Massimo Graravaglia al Turismo; Luigi Di Maio agli Esteri; Luciana Lamorgese all’Interno; Marta Cartabia alla Giustizia; Enrico Giovannini alle Infrastrutture; Daniele Franco all’Economia; Lorenzo Guerini alla Difesa; Roberto Cingolani alla Transizione ecologica; Andrea Orlando al Lavoro; Patrizio Bianchi all’Istruzione; Cristina Messa all’Università; Dario Franceschini alla Cultura; Sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli.
Politica
Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

“È davvero incredibile la faccia tosta con cui Zingaretti e Patanè attaccano Matteo Salvini. Il primo ha governato il Lazio per 10 anni e, tra i tanti ‘successi’ amministrativi, Roma ricorderà sempre la chiusura senza alternative della discarica di Malagrotta.
Questa decisione ha fatto piombare la città in un’emergenza rifiuti e ha costretto i cittadini a pagare una delle TARI più alte d’Italia. Il secondo, invece, non è in grado nemmeno di garantire i servizi minimi del trasporto pubblico nella città.
Grazie a Matteo Salvini, a Roma sono arrivati miliardi di euro per la Metro C, risorse fondamentali per sbloccare un’opera necessaria per la Capitale. È evidente che siano stati i dem, con la loro inadeguatezza politica, a penalizzare Roma e il Lazio. Chiedano scusa, invece di tentare di dare lezioni”. Lo dichiara il deputato della Lega Nicola Ottaviani.
Politica
Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

Verba Volant scripta manent. Alle prossime elezioni europee ricordiamoci dei politici e degli schieramenti che ci hanno obbligato a vaccinarci, con l’obbligo del Green Pass dicendoci che non c’era nessun rischio, cosa che invece è stata smentita ufficialmente il primo maggio quando AstraZeneca ha dichiarato che il vaccino covid19 può causare rari casi di trombosi.
Questo nonostante tanti professori e medici della comunità scientifica già avevano detto che il vaccino era sperimentale e che così, come era organizzata la somministrazione, non era corretta. Solo che poi la classe politica dominante, che aveva come premier, prima Conte e poi Mario Draghi, con Roberto Speranza sempre ministro della Salute, andava a creare pressioni notevoli critica il mainstream. Qualche medico è stato cancellato e sospeso dagli albi professionali, qualche questore sospeso dall’attività e più di qualche giornalista declassato e imbavagliato, qualche lavoratore licenziato, qualcuno è morto di trombosi ecc…
Elezioni Europee
Fra meno di un mese ci saranno le elezioni europee che negli anni sono diventate più importanti delle elezioni nazionali e i personaggi bene o male sono sempre gli stessi. Adesso però c’è anche un’altra grana su cui tantissimi politici fanno silenzio, ovvero non condannare i crimini di guerra che sta commettendo il governo Netanyahu, sempre più in crisi al suo interno, ma appoggiato dai poteri forti del mondo occidentale.
Più di 40.000 vittime palestinesi, di cui più della metà donne e bambini. Parliamoci chiaro, non ci vuole nulla a capire che difendere questa strategia militare, nasce da accordi che vanno al di la della pace e della democrazia. Condannare il terrorismo e gli attacchi palestinesi verso civili israeliani è ugualmente vergognoso, ma la risposta militare d’Israele è nettamente sproporzionata.
Per l’Ucraina, tutti i nostri politici hanno fatto campagne di sensibilizzazione, mentre per la Palestina, tutto tace. La verità è che l’Italia è una colonia dell’America, ed ora più che mai ce ne siamo rendendo tutti conto. Quando continueranno a parlare di non violenza o di democrazia, diritti civili e quant’altro, ricordiamoci del Green Pass e del silenzio sul genocidio del popolo palestinese.
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