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Cronaca

Sciopero Amazon – In Italia migliaia di consegne a rischio

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Oggi in Italia è stato indetto lo sciopero nazionale di Amazon. Pacchi fermi e migliaia di consegne a rischio

Quarantamila lavoratori di Amazon tra driver, addetti agli hub e ai magazzini si fermano per 24 ore. Lo sciopero è stato indetto da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti. Protesta in piazza in diverse città, con presidi da Genova a Milano, da Piacenza a Brescia e fino allo stabilimento di Passo Corese. Il motivo? Richiesta di maggior attenzione circa le condizioni di lavoro, ritmi e carichi meno eccessivi e premi di produzione, oltre alla questione relativa alla clausola sociale nei frequenti cambi d’appalto. Questi i diritti reclamati dai dipendenti Amazon in Italia.

AMAZON SCRIVE AI CLIENTI

Nella giornata odierna l’azienda, per mano della country manager di Amazon.it e Amazon.es Mariangela Marseglia, ha scritto ai suoi clienti. “In Amazon rispettiamo il diritto di ogni individuo a esprimere la propria posizione e voglio ringraziare  i colleghi e i dipendenti dei fornitori dei servizi di consegna, che ogni giorno lavorano per assicurare che possiate ricevere i vostri ordini. L’emergenza sanitaria ha avuto e sta avendo un grande impatto sulla vita di tutti noi. Prendiamo molto sul serio il nostro compito di continuare a fornirvi un servizio utile, così come quello di proteggere la salute e la sicurezza di tutto il nostro personale, permettendovi di acquistare e ricevere i prodotti di cui avete bisogno restando a casa il più possibile. Il nostro impegno nei confronti dei nostri dipendenti non si ferma. Continueremo a fare in modo che tutto il nostro personale sia adeguatamente protetto, monitoriamo i cambiamenti e aggiorniamo costantemente le misure di prevenzione giorno dopo giorno”.

Cronaca

Bastogi, la protesta dei consiglieri Urru e Ianiro: “Non si tratta di riqualificazione, ma di pura speculazione”

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Bastogi, la protesta dei consiglieri Urru e Ianiro: “Non si tratta di riqualificazione, ma di pura speculazione”

BastogiSottoAttacco: Un Progetto Sportivo Che Potrebbe Distruggere l’Ultima Oasi Verde del Quartiere?

La Polemica Esplode nel Municipio XIII

Il quartiere di Bastogi a Roma è di nuovo al centro di un acceso dibattito, dove un ambizioso progetto per realizzare campi da padel minaccia di cancellare un prezioso spazio verde. Ma c’è di più: dietro questa iniziativa privata, approvata dalla maggioranza municipale, si nascondono tensioni che potrebbero sconvolgere l’equilibrio della comunità locale. I residenti si chiedono: è davvero una riqualificazione o un affare che ignora le vere esigenze del quartiere?

I Consiglieri Ribelli e le Accuse di Speculazione

Maristella Urru e Lorenzo Ianiro, esponenti della rete civica Aurelio in Comune, hanno fatto un passo clamoroso uscendo dalla maggioranza per contestare il progetto sostenuto dal Partito Democratico di Roma. "Non è riqualificazione, è mercificazione pura", dichiarano i due con passione. Secondo loro, trasformare un’area verde in un centro sportivo privato significa sacrificare il benessere della comunità a favore di interessi economici, alimentando curiosità su chi ci guadagna davvero.

Il Quartiere di Bastogi: Da Abbandonato a Sotto Pressione?

Bastogi è un esempio emblematico di periferia romana in balia del degrado, con anni di promesse di interventi mai concretizzati. I consiglieri accusano le istituzioni di riproporre vecchie logiche speculative, simili a quelle degli anni ’80 e ’90, senza coinvolgere i cittadini. "È un quartiere che merita sostegno, non un business da sfruttare", aggiungono Urru e Ianiro, lasciando intendere che questa mossa potrebbe essere solo la punta dell’iceberg di problemi più grandi. Chi fermerà questo ‘scempio’ prima che sia troppo tardi?

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Maturità, commissioni d’esame: 70 presidenti e 200 prof rinunciano alle sedute

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Maturità, commissioni d’esame: 70 presidenti e 200 prof rinunciano alle sedute

TaskForceScolastica #SostituzioniMisteriose Scopri come una task force segreta sta rivoluzionando il mondo della scuola – non crederai ai risultati!

La task force entra in azione

L’ufficio scolastico regionale ha mobilitato una task force speciale per affrontare le urgenze delle sostituzioni scolastiche, lasciando tutti a chiedersi quali mosse innovative abbiano adottato. Immagina: in un settore spesso caotico, questi esperti stanno trasformando il modo in cui le assenze vengono gestite, con risultati che potrebbero sorprendere anche i più scettici.

I dettagli che ti faranno riflettere

Grazie all’intervento rapido di questa task force, le sostituzioni sono state effettuate con una precisione sorprendente, risolvendo problemi che da anni affliggono le scuole. Ma cosa c’è dietro questa efficienza? Fonti vicine all’operazione suggeriscono che strategie all’avanguardia stanno emergendo, alimentando la curiosità su come queste novità potrebbero cambiare il futuro dell’istruzione. Non puoi perderti i retroscena di questa storia affascinante!

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