Cronaca
Fragile e sola, donna diabetica nutrita dal badante con patatine e coca cola

Una donna di 63 anni, fragile e sola, sarebbe stata costretta dal badante a vivere in terribili condizioni igienico-sanitarie
La donna, soggetto fragile e con problemi mentali, era in possesso di un patrimonio milionario tra beni mobili e immobili. Il badante che avrebbe dovuto prendersene cura, però, la costringeva a vivere in condizioni raccapriccianti, lasciandola in mezzo ai propri escrementi e nutrendola con patatine e coca cola nonostante la donna fosse diabetica. Episodi, questi, che avrebbero addirittura reso necessario il ricovero della 63enne in ospedale in codice rosso. Negli anni l’uomo, con la complicità del consulente finanziario della donna e di alcuni liberi professionisti, si sarebbe impadronito dei beni di famiglia della stessa.
Operazione Quasi Amici
Decisivo, in tal senso, l’intervento degli agenti della polizia locale di Roma che ha portato a galla le terribili azioni che la donna, oltretutto mentalmente instabile, era stata costretta a subire nel corso degli anni. L’indagine delle forze dell’ordine, inserita nel contesto dell’operazione “Quasi Amici”, ha inoltre consentito di appurare che, i beni di cui il badante si era impadronito, erano a loro volta stati svenduti per cifre irrisorie a parenti e amici, approfittando della malattia della donna. L’uomo sarebbe inoltre riuscito a entrare nei conti bancari della donna attingendo anche alla sua pensione. Allo stato attuale, affidata la 63enne a un centro di cura riabilitativa, sono in corso le indagini della polizia locale per determinare la concreta responsabilità nei fatti dei soggetti in questione.
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Esplosione a Roma, installati sensori per rilevare residui di gas
Resta alta l’attenzione a Roma dopo la violenta esplosione avvenuta ieri mattina intorno alle 8 in via dei Gordiani, zona Prenestino. Un distributore di GPL è saltato in aria causando oltre 40 feriti, tra cui due in condizioni gravi, ora ricoverati all’ospedale Sant’Eugenio. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i soccorritori, alcuni dei quali sono rimasti coinvolti nella deflagrazione.
L’Arpa e il Noe hanno installato dispositivi per monitorare la qualità dell’aria, temendo la presenza di gas residui. La Protezione Civile ha consigliato ai residenti di non uscire, tenere chiuse le finestre e spegnere i condizionatori. La Procura ha aperto un’indagine per disastro colposo: le prime ipotesi parlano di un guasto ad un impianto GPL.
Il tempestivo intervento dei gestori di un centro estivo vicino ha evitato una possibile tragedia: i bambini presenti sono stati evacuati poco prima dell’esplosione. La zona resta isolata, con ingenti danni anche a strutture vicine, come la polisportiva Villa De Sanctis. Le autorità stanno proseguendo le indagini e i controlli ambientali.
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