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Bunker antiatomici, i prezzi non frenano i romani, boom di richieste dalla Capitale

Bunker antiatomici, sarà la paura scaturita dalle immagini che arrivano dall’Ucraina, ma a Roma sono sempre più le persone che si adoperano per costruire un rifugio sicuro in caso di guerra

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Bunker antiatomici Roma

Le immagini che arrivano dall’Ucraina fanno timore al mondo intero, Italia compresa. Donne e bambini che si ammassano nei sotterranei per sfuggire a bombe e missili. Una paura questa che si sta espandendo sempre di più nelle maggiori capitali europee dove sta aumentando a dismisura la richiesta di bunker antiatomici.

BUNKER ANTIATOMICI – BOOM DI RICHIESTE DALLA CAPITALE

Intervistato da Repubblica Giulio Cavicchioli titolare di un’azienda leader del settore spiega come Roma, sia la città che negli ultimi giorni ha fatto più richieste di bunker antiatomici. “Ho ricevuto più richieste in 5 giorni che in 22 anni di attività” spiega il titolare. Le richieste arrivano dai ceti medio-alti con un target di età che va tra i 50 e i 60 anni.

IL COSTO DI PRODUZIONE

Per la produzione occorrono mesi e per costruire un rifugio il costo è molto elevato si parte dai 2/3 mila euro al metro quadro e se ne possono fare di diverse dimensioni. I più comuni sono quelli da 30 mq.

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STATO DI EMERGENZA IN ITALIA PER VIA DELLA GUERRA 

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Neonato con cardiopatia grave proveniente dall’Inghilterra operato due volte al Bambino Gesù

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Interventi chirurgici per un neonato affetto da grave cardiopatia

Un neonato di appena un mese, proveniente dall’Inghilterra, è arrivato all’ospedale Bambino Gesù grazie a un volo militare, dove è stato operato due volte. I medici britannici hanno precedentemente dichiarato che per loro non era possibile fare ulteriori interventi sul piccolo, già noto per soffrire di una grave cardiopatia congenita durante la gestazione.

Ricovero ed interventi all’Ospedale Bambino Gesù

Il neonato è stato ricoverato presso l’ospedale Bambino Gesù di Roma, dove è giunto da qualche giorno con un volo militare C130. Identificato come D.M., il piccolo, affetto da una grave cardiopatia congenita, è stato precedentemente dichiarato incurabile dai dottori del Bristol Royal Hospital for Children. Successivamente i genitori hanno deciso di trasferirlo in Italia per affidarlo alle cure dell’ospedale pediatrico vaticano, dove si è polito all’intervento chirurgico volto a migliorare la sua condizione.

Prime impressioni post-operatorie

“Secondo i medici la situazione al momento è causa di speranza, ed hanno detto che il piccolo ha un gran voglia di vivere”, ha dichiarato l’avvocato Simone Pillon al Corriere della Sera.

Il mio neonato si trova in terapia intensiva presso l’Unità operativa di Anestesia e Rianimazione cardiochirurgica. Dopo ulteriori approfondimenti diagnostici, i medici hanno deciso di effettuare un primo intervento combinato di cardiologia interventistica e cardiochirurgia, per aumentare le chance del piccolo di sopravvivere e migliorare la sua qualità della vita.

Preparativi per un eventuale nuovo intervento

Il piccolo D. M. potrebbe essere sottoposto a un ulteriore intervento chirurgico. Nato da un padre italiano e una madre nigeriana, è stato trasportato al Bambino Gesù all’interno di una incubatrice speciale, al fine di mantenere stabili le sue funzioni vitali. Durante la gravidanza, i medici inglesi avevano notato la grave cardiopatia congenita del nascituro, consigliando l’interruzione della gravidanza, opzione rifiutata dalla coppia.

Secondo quanto riportato da Pillon, i medici britannici avrebbero informato i genitori del neonato che non potevano procedere con le cure finché il piccolo non avesse raggiunto un peso di almeno due chili e mezzo. Il Governo Italiano è quindi intervenuto, organizzando il trasferimento in Italia con un aereo militare. “Il nostro cuore trabocca di gioia”, ha dichiarato il padre del piccolo paziente.

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Misterioso bosco di alloro potrebbe bloccare la costruzione dello stadio della Roma a Pietralata

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Il misterioso bosco di alloro che blocca gli scavi archeologici

L’ultimo ostacolo ai sondaggi archeologici per lo stadio della Roma a Pietralata sembra provenire da una fonte insolita: un misterioso bosco di alloro. Gli attivisti del comitato ‘Sì al parco, no allo stadio’ insistono che il bosco esiste, nonostante non sia menzionato nel Piano Territoriale Paesaggistico Regionale.

Le aspettative del sindaco Gualtieri

Nonostante i ritardi, il sindaco Gualtieri rimane ottimista sulla costruzione dello stadio. Nel suo ragionamento, una volta che la società AS Roma avrà completato i sondaggi archeologici richiesti dalla Soprintendenza, sarà in grado di presentare il progetto definitivo. Se approvato, i lavori potrebbero iniziare immediatamente, con l’obiettivo di inaugurare lo stadio entro il 2027, in tempo per il centenario della fondazione dell’AS Roma. Ma i misteri del terreno di Pietralata potrebbero presentare ulteriori ostacoli indesiderati.

Si aspetta il sopralluogo dei carabinieri della Forestale

In seguito alla scoperta del bosco, i funzionari forestali hanno effettuato un sopralluogo. Da quel momento, i lavori sembrano essersi fermati. Il comitato sottolinea che ci vuole l’autorizzazione per abbattere gli alberi, e in questo caso, tale autorizzazione potrebbe non essere disponibile poiché l’area boschiva non è menzionata nel Ptpr della Regione Lazio.

I problemi archeologici: la cisterna romana e altri scavi

Le indagini archeologiche richieste dalla Soprintendenza postulano ulteriori problemi potenziali. È stato già identificata una antica cisterna romana nella zona dello stadio che, secondo gli archeologi, deve essere conservata. Il sottosuolo di Pietralata potrebbe riservare altre sorprese.

Il futuro dello stadio secondo il sindaco Gualtieri

Nonostante gli ostacoli incontrati, il sindaco Gualtieri mantiene un atteggiamento positivo sullo stadio. Egli spera che, se i sondaggi saranno positivi, la società sarà in grado di presentare presto il progetto esecutivo e i lavori potranno iniziare.

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Alternanza di pioggia e schiarite, temperature fino a 18 gradi

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Previsioni Meteo Roma e Lazio Per Il 26 Aprile

Si attende un’alternanza di pioggia e schiarite a Roma e nel Lazio, questo venerdì 26 aprile 2022. Le previsioni del meteo segnalano temperature che potrebbero raggiungere un massimo di 16 gradi.

(Getty Images)

Analisi Dettagliata Del Meteo

Le previsioni del giorno segnalano una giornata che trascorrerà principalmente con instabilità. Ciò è dovuto alla pressione alquanto bassa sulla regione. Le precipitazioni, irregolari e talvolta temporalesche, non mancheranno. Le temperature massime potrebbero toccare i 18 gradi, con variazioni minime durante la notte. I venti, nel frattempo, continueranno a soffiare da Sud.

Previsioni Per Il Weekend

Gli esperti de Il Meteo.it prevedono l’arrivo di un weekend dal sapore estivo all’indomani del freddo e della pioggia. Questo grazie a una pulsazione del promontorio anticiclonico sub-tropicale che si dirige dal Nord Africa verso il centro-orientale del Mediterraneo. Già da sabato, ci si attende l’arrivo del sole e un primo aumento delle temperature. Mentre domenica l’anticiclone si intensifica, concedendo una giornata estiva. All’inizio di maggio si attende però un nuovo peggioramento del quadro meteorologico.

Le Previsioni a Roma

Oggi a Roma è prevista pioggia alternata a schiarite. In dettaglio, cielo poco nuvoloso di notte, nubi sparse al mattino, schiarite nel pomeriggio e cielo sereno di sera. Le temperature oscilleranno tra minime di 10 e massime di 16 gradi.

Le Prevvisioni Nel Lazio

La situazione sarà simile nel resto del Lazio. Sono attese pioggia e schiarite a Frosinone, cielo poco nuvoloso a Latina, temporali alternati a schiarite a Rieti e cielo poco nuvoloso a Viterbo. In termini di temperatura, le minime e massime previste sono: Frosinone tra 8 e 16 gradi, Latina tra 9 e 18 gradi, Rieti tra 5 e 15 gradi e Viterbo tra 4 e 17 gradi.

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Camionista gravemente ferito, chiusura di un tratto di strada per incidente

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Incidente in Via Salaria tra Settebagni e Tenuta Santa Colomba in Direzione Monterotondo

C’è stato un incidente su via Salaria tra Settebagni e Tenuta Santa Colomba, in direzione Monterotondo, avvenuto successivamente a mezzogiorno. Si registrano due feriti, uno dei quali in stato di emergenza.

![Il tir ribaltato su via Salaria](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/28/2024/04/incidentesalaria-1713967994950-1200×675.jpeg)

Scontro tra Auto di Trazione e Autocarro con Carico di Tronchi

Un autocarro e un’automobile si sono scontrati il mercoledì 24 aprile, poco dopo mezzogiorno, su via Salaria a Roma. L’autocarro si è ribaltato perdendo la sua carica di tronchi sulla carreggiata.

Dettagli sull’Incidente e Condizioni delle Vittime

L’incidente è avvenuto nel tratto stradale tra Settebagni e Tenuta Santa Colomba. Il conducente del tir è in gravi condizioni ed è stato trasportato in codice rosso all’ospedale Villa San Pietro dall’ambulanza del 118. Invece, la donna alla guida dell’automobile è illesa. Una foto del tir ribaltato su via Salaria è stata condivisa sul gruppo Facebook “Monterotondo disservizi e anomalie funzionali, segnalazioni ed interventi” e ha suscitato numerose reazioni e commenti. Non sono ancora note le cause e la dinamica dell’incidente.

Conseguenze sull’Incidente sulla Viabilità e Indagini in Corso

Via Salaria è stata chiusa a causa dell’incidente, causando congestione del traffico sia in direzione Roma che Rieti: non ci sono strade alternative disponibili. L’intervento delle squadre di soccorso è avvenuto intorno alle 12.20 nei pressi del chilometro 18+800 della via Salaria, tra Settebagni (uscita Grande Raccordo Anulare/Diramazione Roma Nord) e la Tenuta Santa Colomba, in direzione Monterotondo.

Due veicoli sono stati coinvolti nell’incidente: una Citroen C3 che è finita dentro una cunetta e un tir Iveco che si è ribaltato perdendo il carico di tronchi. Le squadre della polizia locale di Roma del III gruppo Nomentano, Anas e del 118 hanno collaborato sull’incidente. Le indagini sono in corso per determinare le cause e la dinamica esatta dell’incidente.

Reazioni dei Netizen sull’Incidente

Su Facebook, gli utenti hanno espresso le loro opinioni sull’incidente su via Salaria. “Questo succede perché corrono, speriamo nulla di grave, ma è un tratto pericoloso”, ha scritto uno nel commento del post. “Devono installare degli autovelox. È un punto strategico, speriamo bene”, commenta un altro. “Si continua a guidare con leggerezza e continue distrazioni sulla Salaria senza considerare il pericolo che si può creare per gli altri!”, esprime un altro utente, aggiungendo un’emoji arrabbiata al suo commento.

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28enne arrestato per aver truffato un’anziana malata: rivelato da Instagram

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Arrestato un truffatore che si vanta su Instagram

Emanuele Donato Pirro, un 28enne finito in carcere per estorsione pluriaggravata in concorso, ha truffato e derubato un’anziana malata di Alzheimer per 50mila euro. Il giovane ha anche utilizzato le storie di Instagram per vantarsi del suo crimine.

Pirro si finge maresciallo per derubare una malata di Alzheimer

Pirro ha truffato un’anziana malata di Alzheimer facendo finta di essere un maresciallo dei carabinieri e ha rubato ben 50mila euro da lei. La Polizia di Stato è riuscita a identificarlo, rintracciarlo ed arrestarlo. Pirro, uno con precedenti e noto alle forze dell’ordine per reati simili, si è tradito vantando il suo crimine sui social network. Le immagini di lui felice del suo “colpo”, facendo il segno della vittoria, sono state pubblicate su Instagram. Pirro è stato fermato dalla Polfer a febbraio scorso su un treno, dopo aver derubato un’anziana nel Nord Italia, con ancora il bottino con sé.

Vittima di Pirro una settantatreenne affetta da Alzheimer

Pirro ha preso di mira l’anziana che abita in zona Porta Pia, una settantatreenne affetta da un principio di Alzheimer. L’episodio è avvenuto al centro di Roma il 10 gennaio scorso. Pirro, fingendosi un maresciallo dei carabinieri, ha convinto l’anziana a consegnargli 14mila euro. La donna si è fidata e ha obbedito. Per Pirro il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Roma ha disposto la misura di custodia cautelare per il reato di estorsione pluriaggravata in concorso.

La truffa del finto maresciallo e dell’incidente inesistente

La donna, con l’aiuto del figlio, ha scoperto di essere stata truffata e ha denunciato il fatto in commissariato. Ha raccontato di aver ricevuto una telefonata da un finto maresciallo dei carabinieri che ha dichiarato che la sua figlia avrebbe finito in carcere se non avesse subito consegnato 14mila euro all’avvocato. Un altro uomo ha poi chiamato fingendosi l’avvocato e ha detto alla donna che, in assenza di contanti, avrebbe potuto consegnare gioielli e orologi. Un giovane è poi arrivato alla sua casa, ha preso soldi e preziosi per un valore di circa 50mila euro e poi è sparito.

Indagini in corso per truffe in tutto il paese

Pirro non agiva solo, veniva aiutato da altre persone, ora nel mirino dei poliziotti. Sembra che facessero parte di una banda di truffatori di Forcella, un’area nel centro storico di Napoli. Le indagini hanno rivelato che hanno portato a segno truffe in varie città d’Italia, viaggiando da North a South della Penisola. I probabili autori utilizzavano i guadagni delle truffe per sfizi costosi, che poi ostentavano sui social network.

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Cittadella dello sport e dell’intrattenimento in progetto

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Piano di Riqualificazione dell’Ippodromo di Capannelle

Il Campidoglio ha reso noto un avviso pubblico incentrato sulla raccolta di proposte per la riqualificazione dell’ippodromo di Capannelle, situato a Roma. L’obiettivo, come sottolineato dall’assessore Capitolino allo Sport, Alessandro Onorato, prevede la trasformazione dell’impianto in una cittadella dedicata allo sport e all’intrattenimento.

Il Progetto di Rinnovamento

Il rinomato Ippodromo di Capannelle, conosciuto per essere il più antico ippodromo italiano, è in procinto di ricevere una significativa rinnovazione. Tramite un avviso emanato dal Dipartimento Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale, il Campidoglio è alla ricerca di operatori economici che siano interessati a riqualificare e a gestire l’ampio impianto situato nella periferia Sud di Roma.

L’Ippodromo e la Sua Storia

Con una superficie complessiva di 135 ettari, l’ippodromo è noto per essere il più antico ippodromo italiano. Inaugurato nel 1881, l’ippodromo ha ospitato per lungo tempo gare di galoppo e di trotto, le sue scuderie possono ospitare fino a mille cavalli e le tribune hanno la capacità di accogliere fino a 20 mila persone. Pertanto, sottolinea il Campidoglio, costituisce un punto di riferimento di grande importanza per l’ippica nazionale.

Piano di Rilancio dell’Impianto

Dopo aver prorogato di un anno la concessione e aver evitato il rischio di chiusura dell’impianto, che avrebbe potuto comportare il licenziamento di oltre 100 lavoratori, Roma Capitale ha deciso di pubblicare un bando per il rilancio dell’impianto. L’avviso pubblico prevede una concessione di durata minima di sei anni, per un valore stimato di oltre 27 milioni di euro. L’amministrazione capitolina richiede proposte che includano sia l’esecuzione dei lavori, sia la gestione dell’impianto.

Obiettivi del Rilancio

Il progetto prevede la creazione di una struttura sportiva capace di ottimizzare l’uso dell’impianto, attraverso una diversificazione delle funzioni e delle destinazioni d’uso, valorizzando tutte le sue potenzialità. Alessandro Onorato, l’assessore capitolino allo Sport, al Turismo e ai Grandi Eventi di Roma Capitale, sostiene l’intenzione di valutare attentamente ogni proposta ricevuta, con l’obiettivo di valorizzare al meglio l’impianto.

Termine per Presentare le Proposte

L’amministrazione ha comunicato che le proposte potranno essere presentate fino al 6 giugno. “È giunto il momento di rilanciare l’ippodromo e di sfruttare a pieno le sue potenzialità, con l’obiettivo di proiettarlo nel futuro e renderlo economicamente sostenibile ed indipendente”, ha sottolineato Onorato.

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Serata piovosa e temperature basse continuano

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Previsioni Meteo per Roma del 22 Aprile

Per la giornata odierna, lunedì 22 aprile, si prevede un cielo sereno su Roma, con un successivo possibile aumento della nuvolosità e arrivo di piogge nel corso della serata. Le temperature resteranno piuttosto fresche, registrando diversi gradi sotto la norma per il periodo previsto, oscillando tra 10 e 17 gradi. I venti, invece, rimarranno deboli e moderati. Si prevede un quadro meteorologico caratterizzato da freschezza e instabilità, con possibili precipitazioni, almeno fino al fine settimana.

Previsioni invernali in piena primavera

Questa settimana sarà dominata da temperature più vicine a quelle invernali piuttosto che primaverili. Per fare un esempio, sul Monte Terminillo, la termometro registrerà temperature minime che conteranno fino a sette gradi sottozero e massime che non andranno oltre 1 o 2 gradi. Si prevedono nevicate abbondanti sul Monte Terminillo per la giornata di mercoledì 24 aprile.

Secondo il team di meteorologi di Meteo Giuliacci, stiamo affrontando una “configurazione climatica invernale”, che, oltre a portare maltempo, abbasserà ulteriormente le temperature, portando le nevicate a livelli insoliti per il periodo. Si prevede dunque un lunedì caratterizzato da rovesci, temporali con possibile grandine e nevicate che potrebbero raggiungere quote piuttosto basse sul Piemonte (fino a 400m). Le aree geografiche coinvolte dall’instabilità comprendono la maggior parte delle regioni centrali, con difficoltà a raggiungere il Sud che rimarrà più mite.”

Previsioni meteo a Roma e Lazio per il 18 aprile 2024: un quadro di instabilità

Come anticipato, almeno fino a venerdì, le temperature si manterranno alcuni gradi sotto le medie stagionali e le massime non supereranno mai la soglia dei 18/19 gradi durante le ore più calde. Il 25 aprile, festa della Liberazione, sarà caratterizzato a Roma da un cielo variabile e temperature che si manterranno tra gli 8 e i 16 gradi.

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Carabinieri scoprono e arrestano individui che incendiano cocaina rischiando intossicazione

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Arresto di 4 persone sorprese con droga

I carabinieri hanno arrestato e messo in prigione 4 individui trovati in possesso di droga. Una volta scoperti, questi hanno cercato di distruggere le prove bruciando centinaia di bustine contenenti cocaina. Tuttavia, i militari sono intervenuti tempestivamente spegnendo le fiamme.

Incendio nell’area di smercio

Il tentativo di eliminare prove mediante la combustione della cocaina ha avuto luogo in un’area di campagna nel Comune di Monte Compatri, in provincia di Roma. Un’azione estremamente rischiosa che avrebbe potuto portare all’intossicazione dei partecipanti. I carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Frascati sono intervenuti, arrestando quattro persone, di età compresa tra i 20 e i 30 anni, fortemente sospettate di produzione, fabbricazione e detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio e danneggiamento attraverso l’incendio.

Antecedenti dei colpevoli

Già noti alle forze dell’ordine per precedenti reati, tre degli individui provengono dal quartiere Tor Bella Monaca e uno è originario di Monte Compatri. Durante l’operazione i militari hanno sequestrato circa un chilo di cocaina. I quattro arrestati sono stati successivamente trasferiti nel carcere di Velletri, rimanendo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Bruciata cocaina pronta per lo spaccio

L’arresto ha avuto luogo dopo un’operazione di osservazione e seguimento, nel corso della quale i militari hanno individuato un insolito vivaio all’interno di un edificio rurale. Sospettando qualcosa, hanno deciso di procedere con un controllo interno della struttura. All’interno, hanno trovato i quattro individui che, al loro ingresso, hanno appiccato un incendio nel locale munito di porta blindata. I carabinieri hanno prontamente spento le fiamme, evitando conseguenze gravi. Le fiamme stavano consumando centinaia di bustine di cocaina, già confezionate e pronte per la vendita sul mercato illegale romano.

Sequestrato un chilo di cocaina

I carabinieri hanno recuperato e sequestrato circa un chilo di cocaina totale, insieme a una gran quantità di materiale destinato al confezionamento e cessione della droga. Nell’area sono stati trovati centinaia di ritagli di plastica pronti per l’imballaggio delle singole dosi, centinaia di sacchetti ermetici, decine di accendini, circa un chilo e mezzo di sostanza da taglio e bilance di precisione. Il gruppo di polizia cinofila municipale di Ciampino ha anche scoperto un blocco di cocaina da 180 grammi, nascosto nel bagno e non ancora suddiviso in dosi.

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Uomo deceduto causa congestione stradale di 18km

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Grave Incidente Autostradale

L’incidente è avvenuto sull’Autostrada A1 tra i caselli di San Vittore, provincia di Frosinone, e Caianello, provincia di Caserta, al chilometro 700 in direzione Napoli. Questo tragico incidente ha lasciato un morto e un ferito grave, bloccando il traffico sul tratto interessato e formando un ingorgo di 18 chilometri.

Dettagli dell’Incidente

L’incidente è avvenuto venerdì 19 aprile, verso le 14.30. Stando a quanto si apprende, due autotreni si sono scontrati per cause ancora da accertare.

Intervento dei Soccorritori

Sul posto sono intervenute due squadre di vigili del fuoco, una del distaccamento di Teano, comando di Caserta, e una del distaccamento di Cassino, comando di Frosinone. Grazie all’utilizzo dell’attrezzatura da taglio, un uomo è stato estratto dall’abitacolo del suo veicolo, ma purtroppo poco dopo è deceduto a causa delle gravissime ferite riportate nello scontro. Un’altra persona è stata soccorsa dal personale del 118 e accompagnata in ospedale.

Ricostruzione dell’Incidente e Traffico

Per consentire gli accertamenti della polizia stradale e permettere i rilievi, il traffico sull’autostrada rimane bloccato nel frattempo. La dinamica dell’incidente è ancora tutta da ricostruire.

Incidente tra due Tir a Ponzano Romano

Si rilevano 18 km di coda verso Napoli, causati dall’incidente. Autostrade in una nota informa che “è stata resa disponibile al traffico una seconda corsia in deviazione verso la carreggiata opposta. Intervenuti sul luogo dell’incidente i Vigili del Fuoco, i soccorsi sanitari e meccanici, le pattuglie della Polizia Stradale ed il personale della Direzione 6° Tronco di Cassino di Autostrade per l’Italia. Si consiglia agli utenti in viaggio verso Napoli, di uscire a Cassino e rientrare a Caianello dopo aver percorso la viabilità ordinaria”.

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Rapina attraverso tunnel: cinque arresti a Roma per il colpo messo a segno

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Arresti per tentata rapina e disastro doloso

I carabinieri della Compagnia di Roma Trastevere, su delega della Procura, hanno eseguito un’ordinanza che dispone la custodia cautelare in carcere per cinque persone. Gli individui sono sospettati di aver tentato una rapina alla filiale Unicredit di via Innocenzo XI l’11 agosto 2022. Sono inoltre accusati di aver causato un crollo e un disastro doloso, a seguito del cedimento di una parte della strada causato dal loro scavo, attraverso il quale avrebbero tentato di accedere alla banca.

Avvio delle indagini e tentativo fallito di rapina

L’indagine è stata avviata a giugno 2022, a seguito di alcune indicazioni e informazioni da cui era emerso che un gruppo di persone stava organizzando una rapina in un istituto di credito della Capitale. La tecnica utilizzata sarebbe stata quella del ‘buco’, scavando un passaggio sotterraneo. Dopo vari giorni di appostamenti e grazie a intercettazioni e accertamenti, i carabinieri sono riusciti a individuare l’obiettivo: la filiale Unicredit in zona Casal Bertone. Tuttavia, qualcosa è andato storto e i ladri hanno deciso di non portare a termine il colpo.

Un nuovo tentativo di colpo ai danni di Unicredit

Passate alcune settimane, le indagini hanno rivelato come gli indagati si stessero riorganizzando per tentare un altro colpo, stavolta alla filiale Unicredit di via Innocenzo XI. I carabinieri della compagnia di Roma Trastevere hanno osservato gli indagati entrare più volte in un locale commerciale, in disuso, situato alle spalle dell’istituto di credito. Di fronte a questi movimenti, i militari hanno sospettato l’escavazione di un tunnel attraverso l’impianto fognario per raggiungere la banca.

Il crollo e la rapina sventata

La mattina dell’11 agosto 2022, i carabinieri hanno intercettato una telefonata al 112 di uno degli indagati che richiedeva un’ambulanza. Durante le operazioni di scavo, parte del manto stradale era crollato e una persona era rimasta bloccata sotto le macerie. I carabinieri sono subito intervenuti, insieme all’ambulanza. Hanno ispezionato l’interno del magazzino, identificando i presenti e arrestato due che hanno tentato la fuga speronando le auto dei militari.

Continuità delle ispezioni e conseguenze

Nelle giornate seguenti, i carabinieri hanno continuato le ispezioni. Hanno scoperto che, da un locale accessibile tramite una scala interna, erano iniziati lavori di scavo. Questi dovevano attraversare il sottosuolo nel tratto di strada tra via Innocenzo XI e Piazza Pio XI, per raggiungere la rete fognaria e presumibilmente da lì accedere alla banca. L’uomo, che era rimasto intrappolato sotto le macerie, è stato estratto in gravi condizioni dai vigili del fuoco dopo circa otto ore. È stato poi trasportato all’ospedale San Camillo e sottoposto a un intervento chirurgico, venendo dimesso dopo circa dieci giorni.

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