Cronaca
QUARTICCIOLO Casa occupata bucando il soffitto: 56enne nei guai
QUARTICCIOLO Casa occupata bucando il soffitto. Episodio da film nel quartiere del V Municipio

QUARTICCIOLO Casa occupata bucando il soffitto. Una scena che, se non fosse vera, potrebbe essere tranquillamente tratta dal film ‘I soliti ignoti’. Dello stesso espediente usato da Peppe e compagni per rubare al Monte di Pietà si è infatti servito un uomo di origine polacca per introdursi in un appartamento di via Ostuni. Una casa popolare dell’Ater, in cui avrebbe voluto stabilirsi in maniera totalmente abusiva. Ma, come quello dei ladruncoli della pellicola di Monicelli, anche il suo piano è miseramente fallito. L’episodio è avvenuto lo scorso 20 ottobre, intorno alle 20. Il 56enne, dopo aver fatto il suo ingresso nel palazzo dal portone, si è recato nella terrazza condominiale.
QUARTICCIOLO CASA OCCUPATA, 56ENNE NEI GUAI
Qui, dopo aver praticato un foro nel pavimento e installato una scala per fare da raccordo, è entrato nell’appartamento. Che in quel momento era vuoto: in precedenza infatti lo abitava un uomo, venuto però a mancare qualche giorno prima. Della situazione si è però accorto un vicino, che ha immediatamente avvisato le forze dell’ordine. Sul posto sono così giunti alcuni agenti di Polizia Locale del Gruppo Casilino. I quali hanno pizzicato il 56enne sul pianerottolo, probabilmente mentre tentava di darsi alla fuga. Coadiuvati dal personale Ater, sono poi entrati nell’immobile, dove hanno scoperto il buco nel soffitto. Al 56enne è stata quindi comminata una denuncia per tentata occupazione e danneggiamento di bene pubblico.
Cronaca
Morto a 107 anni uno degli ultimi deportati ciociari nei lager, era l’unico sopravvissuto tra 12 internati.

EroiDimenticati Hai mai sentito la storia toccante di un uomo che sfidò i nazisti e visse fino a 107 anni, portando con sé segreti di un’epoca oscura? 🕊️ #StoriaIncredibile #LagerNazisti
L’ultimo sopravvissuto di un incubo dimenticato
Tommaso Pizzuti, uno degli ultimi internati ciociari nei lager nazisti, è morto all’età di 107 anni. Era l’unico sopravvissuto tra i dodici deportati da Ceccano nel 1943, un vero simbolo di resilienza che ha affascinato generazioni. I suoi funerali si terranno domani mattina nella chiesa di Santa Maria a Fiume, un evento che sta già catturando l’attenzione di chi ama le storie di coraggio.
La scelta eroica che cambiò tutto
Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, Pizzuti si trovò di fronte a una decisione cruciale: continuare a combattere al fianco dei tedeschi o affrontare la prigionia. Fedelissimo al giuramento fatto al Re, optò per i lavori forzati in Germania, all’interno dell’organizzazione Todt. Immagina il brivido di una vita sospesa tra pericolo e speranza – una trama che sembra uscita da un film!Il riconoscimento che arriva in extremis
Appena tre mesi fa, il 27 gennaio, il prefetto di Frosinone Ernesto Liguori gli aveva consegnato la Medaglia d’onore, un tributo tardivo a un eroe silenzioso. Chissà quali emozioni ha provato Pizzuti in quel momento, dopo decenni di ombre e ricordi indelebili? Una storia che ti lascia a riflettere su quante vite straordinarie ci circondino.
Cronaca
L’inaspettato arenamento di una barca a vela di 8 metri al faro di Fiumicino

MareMisterioso Hai mai visto una barca arenarsi in un colpo di scena da film proprio a pochi metri dalla spiaggia? Ecco l’incredibile avventura della “Dejà vu” che ha lasciato tutti a bocca aperta!
Lo scenario mozzafiato
L’imbarcazione a vela “Dejà vu” si è improvvisamente arenata a circa 10 metri dalla battigia della spiaggia libera, di fronte all’ex ristorante la Vecchia Scogliera e non lontano dal faro di Fiumicino. Immagina una zona trasformata dalla costruzione dell’antemurale per il nuovo porto crocieristico: un’insenatura affascinante dove barche di grosse dimensioni si fermano spesso per un tuffo rinfrescante, ma che nasconde insidie inaspettate!
Il momento del dramma
Per motivi ancora misteriosi, lo skipper al timone della “Dejà vu” – un natante di 8 metri con quattro persone a bordo – ha perso il controllo a circa 150 metri dalla riva. Spinta dalla corrente marina, la barca è stata trascinata verso la terraferma fino a una profondità di meno di un metro, dove la chiglia si è bloccata nella sabbia. Un vero colpo di scena che fa venire i brividi!
L’intervento eroico
Alle 14:30, la Capitaneria di porto è stata allertata per l’emergenza. Sul posto è arrivata la motovedetta CP 836, ma il fondale troppo basso ha impedito l’avvicinamento via mare. Da terra, il personale della Guardia costiera ha verificato che tutti i passeggeri stessero bene, mentre l’adrenalina saliva.
Il salvataggio spettacolare
Dopo circa due ore di suspense, i sommozzatori autorizzati sono entrati in azione e hanno finalmente disincagliato la “Dejà vu”. Con l’aiuto del motore, la barca è riuscita a raggiungere l’ormeggio sicuro nella darsena di Fiumicino. Chissà quali segreti nasconde questa storia?
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