Cronaca
Gerson e D’Agostino sfrattati, figuraccia per i due ex giocatori della Roma
Gerson e D’Agostino sfrattati, l’episodio ai tempi della loro avventura in giallorosso

Gerson e D’Agostino sfrattati. Cose che capitano ai calciatori, ai quali stipendi a sei zeri spesso non assicurano di sbarcare il lunario. Entrambi non sarebbero infatti riusciti a saldare alcune mensilità dell’affitto della propria abitazione, che in un caso sarebbe stata lasciata senza provvedere ad estinguere il debito. A loro la società Atlantico srl avrebbe concesso in locazione delle villette a schiera in zona Infernetto. Al brasiliano sarebbero rimasti da pagare circa 10mila euro, mentre l’ex fantasista si sarebbe messo a posto attraverso una transazione.
GERSON SFRATTATO, I DETTAGLI DELLA VICENDA
La vicenda di Gerson risale al 2017, due anni dopo lo sbarco nella Capitale. Classe 1997, oggi al Marsiglia, avrebbe usufruito di una villa di circa 8 vani in aggiunta ad un box cantina. Oltre 200 mq, per i quali ogni mese avrebbe dovuto pagare 1200 euro. Nel febbraio 2018 viene però sfrattato, a causa del mancato versamento di quattro canoni. Per rientrare della somma, la Atlantico avrebbe anche provato (invano) a pignorare il 20% dello stipendio del calciatore. Che, nel corso degli anni, ha visto il suo debito lievitare per interessi e varie spese legali.
GERSON E D’AGOSTINO, DUE NOMI UN SOLO DESTINO
Con l’attuale allenatore D’Agostino, invece, il contratto di locazione sarebbe stato stipulato a luglio 2018. Per quattro mesi nel 2020, però, non avrebbe adempiuto al saldo della pigione. Il caso è arrivato cosi in tribunale e nel febbraio 2021 il giudice della Sesta Sezione di Roma Francone ha condannato D’Agostino a lasciare l’immobile. Solo in un secondo momento, a differenza del compagno di squadra, l’allora trequartista ha versato quanto dovuto.
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Esplosione a Roma, installati sensori per rilevare residui di gas
Resta alta l’attenzione a Roma dopo la violenta esplosione avvenuta ieri mattina intorno alle 8 in via dei Gordiani, zona Prenestino. Un distributore di GPL è saltato in aria causando oltre 40 feriti, tra cui due in condizioni gravi, ora ricoverati all’ospedale Sant’Eugenio. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i soccorritori, alcuni dei quali sono rimasti coinvolti nella deflagrazione.
L’Arpa e il Noe hanno installato dispositivi per monitorare la qualità dell’aria, temendo la presenza di gas residui. La Protezione Civile ha consigliato ai residenti di non uscire, tenere chiuse le finestre e spegnere i condizionatori. La Procura ha aperto un’indagine per disastro colposo: le prime ipotesi parlano di un guasto ad un impianto GPL.
Il tempestivo intervento dei gestori di un centro estivo vicino ha evitato una possibile tragedia: i bambini presenti sono stati evacuati poco prima dell’esplosione. La zona resta isolata, con ingenti danni anche a strutture vicine, come la polisportiva Villa De Sanctis. Le autorità stanno proseguendo le indagini e i controlli ambientali.
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