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Mascherine gate, guaio da 11 milioni per Regione Lazio e Protezione Civile

Mascherine gate, le accuse della Corte dei Conti alla giunta del Governatore Zingaretti e ai vertici regionali della PC

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Mascherine gate, guaio da 11 milioni per Regione Lazio e Protezione Civile

Mascherine gate, si mette male per PD e soci alla vigilia del voto. Secondo la Corte dei Conti, infatti, il Governatore del Lazio Zingaretti, insieme al responsabile della Protezione Civile, avrebbe procurato all’erario un danno da 11 milioni di euro. L’accusa si riferisce alla gara per la fornitura di milioni di mascherine, mai ricevute e il cui costo sarebbe stato coperto solo in parte. La notizia, rivelata da ‘La Verità’, è stata confermata dall’ufficio stampa della Pisana e dal numero uno dell’avvocatura regionale, Rodolfo Murra. Proprio quest’ultimo, al quotidiano diretto da Maurizio Belpietro, ha rivelato che la CdC avrebbe inviato un invito a dedurre “molto corposo e dettagliato“.

MASCHERINE GATE, L’INCHIESTA

A dare avvio all’inchiesta due denunce, presentate in due distinte occasioni allo stesso organo e alla Procura nel luglio del 2020. La prima era stata avanzata da Chiara Colosimo, membro in quota Fratelli d’Italia del consiglio regionale laziale. La seconda da Roberta Angelilli, componente dell’esecutivo nazionale del partito della Meloni. Le iniziative risalgono a qualche mese dopo lo scoppio del mascherine gate, avvenuto nella primavera di quell’anno, in piena pandemia. Allora la Regione Lazio acquistò 7,5 milioni di mascherine, sborsando alla Ecotech 38,5 milioni di euro. Di questi, viene pagata subito una prima tranche di 14,6, con l’impegno di ricevere dall’azienda tutto il pacchetto entro il 6 aprile.

MASCHERINE GATE, LE ACCUSE A REGIONE E PROTEZIONE CIVILE

5 giorni più tardi, le mascherine arrivate, chirurgiche e con marchio cinese, sono però solo 2 milioni. I ritardi spingono quindi la Protezione Civile a bloccare altri due affidamenti per un importo di 25 milioni, salvo poi rinnovare i contratti inserendovi una polizza assicurativa. Constatata la falsità della fideiussione, la Regione, nell’aprile del 2020, revoca nuovamente i contratti, stavolta definitivamente. Nel frattempo, il caso è ampiamente scoppiato, sia in tv che negli uffici della Procura capitolina. E ora la Corte dei Conti si è rivalsa su Regione e Protezione Civile per gli anticipi che la Ecotech non è riuscita a restituire. Per questo, i due enti l’hanno anche citato in giudizio, ma, per i magistrati contabili, fuori tempo massimo.

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Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

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Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

È davvero incredibile la faccia tosta con cui Zingaretti e Patanè attaccano Matteo Salvini. Il primo ha governato il Lazio per 10 anni e, tra i tanti ‘successi’ amministrativi, Roma ricorderà sempre la chiusura senza alternative della discarica di Malagrotta.

Questa decisione ha fatto piombare la città in un’emergenza rifiuti e ha costretto i cittadini a pagare una delle TARI più alte d’Italia. Il secondo, invece, non è in grado nemmeno di garantire i servizi minimi del trasporto pubblico nella città.

Grazie a Matteo Salvini, a Roma sono arrivati miliardi di euro per la Metro C, risorse fondamentali per sbloccare un’opera necessaria per la Capitale. È evidente che siano stati i dem, con la loro inadeguatezza politica, a penalizzare Roma e il Lazio. Chiedano scusa, invece di tentare di dare lezioni”. Lo dichiara il deputato della Lega Nicola Ottaviani.

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Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

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Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

Verba Volant scripta manent. Alle prossime elezioni europee ricordiamoci dei politici e degli schieramenti che ci hanno obbligato a vaccinarci, con l’obbligo del Green Pass dicendoci che non c’era nessun rischio, cosa che invece è stata smentita ufficialmente il primo maggio quando AstraZeneca ha dichiarato che il vaccino covid19 può causare rari casi di trombosi.

Questo nonostante tanti professori e medici della comunità scientifica già avevano detto che il vaccino era sperimentale e che così, come era organizzata la somministrazione, non era corretta. Solo che poi la classe politica dominante, che aveva come premier, prima Conte e poi Mario Draghi, con Roberto Speranza sempre ministro della Salute, andava a creare pressioni notevoli critica il mainstream. Qualche medico è stato cancellato e sospeso dagli albi professionali, qualche questore sospeso dall’attività e più di qualche giornalista declassato e imbavagliato, qualche lavoratore licenziato, qualcuno è morto di trombosi ecc…

Elezioni Europee

Fra meno di un mese ci saranno le elezioni europee che negli anni sono diventate più importanti delle elezioni nazionali e i personaggi bene o male sono sempre gli stessi. Adesso però c’è anche un’altra grana su cui tantissimi politici fanno silenzio, ovvero non condannare i crimini di guerra che sta commettendo il governo Netanyahu, sempre più in crisi al suo interno, ma appoggiato dai poteri forti del mondo occidentale.

Più di 40.000 vittime palestinesi, di cui più della metà donne e bambini. Parliamoci chiaro, non ci vuole nulla a capire che difendere questa strategia militare, nasce da accordi che vanno al di la della pace e della democrazia. Condannare il terrorismo e gli attacchi palestinesi verso civili israeliani è ugualmente vergognoso, ma la risposta militare d’Israele è nettamente sproporzionata.

Per l’Ucraina, tutti i nostri politici hanno fatto campagne di sensibilizzazione, mentre per la Palestina, tutto tace. La verità è che l’Italia è una colonia dell’America, ed ora più che mai ce ne siamo rendendo tutti conto. Quando continueranno a parlare di non violenza o di democrazia, diritti civili e quant’altro, ricordiamoci del Green Pass e del silenzio sul genocidio del popolo palestinese.

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