Attualità
Popolazione mondiale, toccata oggi quota 8 miliardi: le possibili conseguenze
Popolazione mondiale sempre più da record. Gli ultimi dati e cosa potrebbero significare per il futuro

Popolazione mondiale, la crescita non accenna ad arrestarsi. Alla giornata di oggi sarebbero 8 miliardi infatti le persone che vivono sul nostro pianeta. Almeno questo è quanto dicono i modelli di stima elaborati dalle Nazioni Unite. Un censimento globale non è infatti stato mai fatto e non si sa se si possa fare. Si tratta comunque di un dato storico, il doppio rispetto a quello rilevato nel 1974 e superiore di un miliardo a quello del 2011. Al suo raggiungimento hanno contribuito, ad avviso dell’Organizzazione, i progressi sotto il profilo della medicina, della salute pubblica e dell’alimentazione. Ma gli spunti di riflessione non mancano.
POPOLAZIONE MONDIALE, POCHE RISORSE CONSUMATE MALE
Il primo è che, paradossalmente, i paesi più poveri sono anche quelli più fertili. Risultato, oltre un abitante su tre della Terra vive tra Cina e India. E quest’ultima potrebbe ben presto sorpassare la ‘rivale’. Il secondo è che stiamo diventando troppi e, punto numero uno, non ci sono abbastanza risorse per tutti, e, numero due, i livelli d’inquinamento balzano verso l’alto. Ma a preoccupare di più è il fatto che le persone più ricche consumano di più: dal 10% di esse, secondo l’Asvis, proviene infatti la metà delle emissioni che alterano il clima. E che vengono prodotte invece per appena il 12% dal 50% dei più poveri.
POPOLAZIONE MONDIALE, DATI IN CRESCITA MA LENTA
Fortunatamente, la crescita, seppur avanzante, risulta in calo. Il Fondo per la Popolazione Onu sottolinea che dal 2,1% degli anni ’60 è crollata sotto l’1% del 2020. E la picchiata è destinata a proseguire: entro il 2050 arriverà allo 0,5%, a causa della diminuzione, sempre crescente, della fertilità. Ciò, proseguono le Nazioni Unite, non dovrebbe tuttavia impedire che nel 2030 gli abitanti della Terra aumentino ancora fino a 8,5 miliardi. Per poi sfiorare quota 10 miliardi (9,7) nel 2050 e addirittura superarla (10,4), arrivando al picco del dato, nel 2080.
Attualità
Panico nei cieli: Volo Alicante-Fiumicino diventa un ottovolante aereo

#IncuboInQuota: Turbolenze e Panico a Bordo di un Volo per Alicante! 😱✈️ #Viaggi #Aereo
Un’esperienza da incubo quella vissuta dai passeggeri di un volo diretto ad Alicante. “Più l’aereo scendeva e più peggiorava la situazione,” racconta un viaggiatore a Fanpage.it. Durante la discesa, il terrore si è impadronito dei passeggeri mentre l’aereo mostrava segni di instabilità.
“Panico a bordo,” descrive chi c’era, mentre il pilota decideva improvvisamente di riprendere quota per gestire la situazione. Secondo la testimonianza, questi sono stati “gli attimi peggiori,” con la tensione che cresceva minuto dopo minuto. La gravità del momento è stata accentuata dal malore di un passeggero, tanto da richiedere l’uso di una bombola dell’ossigeno da parte delle hostess.
Il racconto del testimone lascia chiaramente intendere quanto drammatica possa risultare un’esperienza simile. Un episodio che riporta l’attenzione sulle difficoltà dei viaggi aerei e sui riflessi pronti necessari da parte dell’equipaggio di cabina.
Un’occasione, quella di questo volo, per riflettere sull’importanza della sicurezza e della preparazione quando si tratta di affrontare l’inaspettato in aria.
Italia
Eseguito lo sfratto del centro Sociale Leoncavallo. Dopo anni lo stato vince la battaglia

Sfrattato e sgomberato il centro sociale Leoncavallo di Milano.
Milano: eseguito sfratto del centro sociale Leoncavallo
In questo momento a Milano stanno eseguendo lo sfratto del centro sociale Leoncavallo. La notizia battuta dalle agenzie di stampa informa che è stato eseguito il provvedimento di sfratto dell’immobile occupato abusivamente dal centro sociale Leoncavallo. Poco prima delle 9 l’ufficiale giudiziario con la collaborazione della polizia di Stato ha fatto accesso nell’ex cartiera di via Watteau.
Leoncavallo sfratto rinviato 100 volte
Lo sfratto del centro sociale di via Watteau era stato rinviato un centinaio di volte e lo scorso novembre il ministero dell’Interno era stato condannato a risarcire 3 milioni ai Cabassi, proprietari dell’area, proprio per il mancato sgombero. Nei mesi scorsi l’associazione Mamme del Leoncavallo aveva presentato una manifestazione d’interesse al Comune per un immobile in via San Dionigi che poteva rappresentare un primo passo per lo spostamento del centro sociale dall’attuale spazio. Lo storico ‘Leonka’, così lo chiamavano a Milano occupa lo spazio in via Watteau dal 1994.
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