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“Gli appunti di Giorgia” – Dal tetto al Pos al reddito di cittadinanza, la premier dice tutto (VIDEO)

“Gli appunti di Giorgia”: i temi più caldi affrontati dal presidente del Consiglio nella sua rubrica sui social

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“Gli appunti di Giorgia” – Dal tetto al Pos al reddito di cittadinanza, la premier dice tutto (VIDEO)

“Gli appunti di Giorgia”. Si intitola così il nuovo spazio inaugurato ieri dal primo Ministro sui suoi profili Facebook e Instagram. Un filo diretto con i cittadini, a cui spiegherà la propria visione delle varie azioni che caratterizzano la sua linea amministrativa. Lo farà a cadenza settimanale, almeno così auspica: “Magari non sempre riuscirò a raccontare tutto il lavoro che abbiamo fatto durante i 7 giorni“, precisa. Sottolineando comunque che farà sentire la propria voce, perchè, spiega, “non ho alcun problema a condividere e a rispondere sul mio lavoro e sulle scelte che faccio con le persone che rappresento“.

GLI APPUNTI DI GIORGIA – DAL TETTO AL POS AL REDDITO DI CITTADINANZA

Come primo argomento, sceglie quello che forse ha scatenato più polemiche dal momento in cui è uscito: la soglia di 60 euro fissata per l’obbligo al pagamento elettronico. Meloni si sofferma su chi dice che la misura impedisce di pagare con il Pos e favorisce l’evasione. A ciò risponde ammettendo che il governo sta valutando la possibilità, ma, precisa, “la soglia di 60 euro è indicativa e può essere anche più bassa“. Comunque, prosegue, il discorso è lungi dall’essere definito: “c’è un’interlocuzione in corso con l’UE, vedremo come andrà a finire“.

Poi passa ad un altro tetto, quello all’uso del contante, che si vorrebbe portare da 1000 a 5mila euro. Anche qui la premier tiene la barra dritta sulle critiche: “Sfavorisce l’economia? Ricordo che siamo in un mercato europeo, in cui questa norma funziona solo se ce l’hanno tutti. Inoltre, non tutti sanno che, degli ultimi 10 anni, quello in cui si è evaso di meno è stato il 2010, quando il tetto era a 5mila euro. Paradossalmente, quindi, più il limite è basso e più si rischia l’evasione. Perchè, se non puoi spendere legalmente delle somme che hai, tenderai a farlo in nero“.

Capitolo reddito di cittadinanza. Meloni difende l’abolizione, perchè, spiega, il sussidio “mantiene le persone in povertà. Noi vogliamo invece aiutarle a trovare lavoro. Facciamo cassa sui poveri? No, perchè le risorse che recuperiamo le reinvestiamo su chi è in difficoltà e sul creare nuovo lavoro. Costringiamo ad andare a rubare? Tra questo e il reddito, si dovrebbe considerare l’opzione di andare a lavorare. E’ vero, è difficile, ma non tanto come si dice. Diverse aziende infatti offrono ai migranti regolari contratti collettivi nazionali. Cioè con tutte le garanzie“.

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Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

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Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

È davvero incredibile la faccia tosta con cui Zingaretti e Patanè attaccano Matteo Salvini. Il primo ha governato il Lazio per 10 anni e, tra i tanti ‘successi’ amministrativi, Roma ricorderà sempre la chiusura senza alternative della discarica di Malagrotta.

Questa decisione ha fatto piombare la città in un’emergenza rifiuti e ha costretto i cittadini a pagare una delle TARI più alte d’Italia. Il secondo, invece, non è in grado nemmeno di garantire i servizi minimi del trasporto pubblico nella città.

Grazie a Matteo Salvini, a Roma sono arrivati miliardi di euro per la Metro C, risorse fondamentali per sbloccare un’opera necessaria per la Capitale. È evidente che siano stati i dem, con la loro inadeguatezza politica, a penalizzare Roma e il Lazio. Chiedano scusa, invece di tentare di dare lezioni”. Lo dichiara il deputato della Lega Nicola Ottaviani.

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Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

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Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

Verba Volant scripta manent. Alle prossime elezioni europee ricordiamoci dei politici e degli schieramenti che ci hanno obbligato a vaccinarci, con l’obbligo del Green Pass dicendoci che non c’era nessun rischio, cosa che invece è stata smentita ufficialmente il primo maggio quando AstraZeneca ha dichiarato che il vaccino covid19 può causare rari casi di trombosi.

Questo nonostante tanti professori e medici della comunità scientifica già avevano detto che il vaccino era sperimentale e che così, come era organizzata la somministrazione, non era corretta. Solo che poi la classe politica dominante, che aveva come premier, prima Conte e poi Mario Draghi, con Roberto Speranza sempre ministro della Salute, andava a creare pressioni notevoli critica il mainstream. Qualche medico è stato cancellato e sospeso dagli albi professionali, qualche questore sospeso dall’attività e più di qualche giornalista declassato e imbavagliato, qualche lavoratore licenziato, qualcuno è morto di trombosi ecc…

Elezioni Europee

Fra meno di un mese ci saranno le elezioni europee che negli anni sono diventate più importanti delle elezioni nazionali e i personaggi bene o male sono sempre gli stessi. Adesso però c’è anche un’altra grana su cui tantissimi politici fanno silenzio, ovvero non condannare i crimini di guerra che sta commettendo il governo Netanyahu, sempre più in crisi al suo interno, ma appoggiato dai poteri forti del mondo occidentale.

Più di 40.000 vittime palestinesi, di cui più della metà donne e bambini. Parliamoci chiaro, non ci vuole nulla a capire che difendere questa strategia militare, nasce da accordi che vanno al di la della pace e della democrazia. Condannare il terrorismo e gli attacchi palestinesi verso civili israeliani è ugualmente vergognoso, ma la risposta militare d’Israele è nettamente sproporzionata.

Per l’Ucraina, tutti i nostri politici hanno fatto campagne di sensibilizzazione, mentre per la Palestina, tutto tace. La verità è che l’Italia è una colonia dell’America, ed ora più che mai ce ne siamo rendendo tutti conto. Quando continueranno a parlare di non violenza o di democrazia, diritti civili e quant’altro, ricordiamoci del Green Pass e del silenzio sul genocidio del popolo palestinese.

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