Politica
“La Roma-Lido deve essere gestita dal comune di Roma. Basta disagi!”
Intervista al candidato alla Regione Lazio Antonello Aurigemma.

L’idea per rilanciare la Roma-Lido.
Le elezioni regionali nel Lazio si avvicinano e la campagna elettorale entra sempre più nel vivo. Intervistato dalla nostra redazione Antonello Aurigemma di Fratelli d’Italia, candidato insieme a Laura Corrotti della Lega, per un posto da consigliere regionale alla Regione Lazio, lancia le sue proposte per rilanciare il territorio puntando su sanità e trasporti.
Le proposte di Aurigemma in materia di Sanità
“Zingaretti ha usato la Regione Lazio come un trampolino di lancio. Il mio giudizio non può che essere negativo per un presidente assenteista che da marzo 2018 non ha quasi mai partecipato ai lavori dell’aula consiliare.” Queste le prime parole del candidato di Fratelli d’Italia Antonello Aurigemma che poi si verte sul tema della sanità regionale, “Dopo la chiusura di svariati ospedali e presidi medici, ci sono o cittadini di città come Anzio, Velletri o Genzano, che si trovano spesso a dover andare a Roma per fare una visita medica. Più che riaprire, così a macchia di leopardo, è importante avere una visione strategica della sanità pubblica, dando anche alle province strutture adeguate e servizi all’altezza della nostra regione.”
La Roma-Lido passi sotto la gestione del Comune di Roma
Un tema molto caldo e purtroppo sempre attuale, è il dramma che ogni giorno migliaia di pendolari laziali sono costretti a vivere usufruendo della Ferroviaria Roma-Lido. A tal proposito Aurigemma propone che “La ferrovia Roma-Lido deve essere gestita direttamente dal comune di Roma, per diventare una metropolitana di superficie. Ricordiamo che la ferrovia è di proprietà della Regione Lazio e dal 1º luglio 2022 è affidata ad Astral (come gestore dell’infrastruttura) e Cotral (come impresa ferroviaria), una mossa che ha peggiorato moltissimo il servizio e chi ci rimette sono i passeggeri”
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Politica
Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

“È davvero incredibile la faccia tosta con cui Zingaretti e Patanè attaccano Matteo Salvini. Il primo ha governato il Lazio per 10 anni e, tra i tanti ‘successi’ amministrativi, Roma ricorderà sempre la chiusura senza alternative della discarica di Malagrotta.
Questa decisione ha fatto piombare la città in un’emergenza rifiuti e ha costretto i cittadini a pagare una delle TARI più alte d’Italia. Il secondo, invece, non è in grado nemmeno di garantire i servizi minimi del trasporto pubblico nella città.
Grazie a Matteo Salvini, a Roma sono arrivati miliardi di euro per la Metro C, risorse fondamentali per sbloccare un’opera necessaria per la Capitale. È evidente che siano stati i dem, con la loro inadeguatezza politica, a penalizzare Roma e il Lazio. Chiedano scusa, invece di tentare di dare lezioni”. Lo dichiara il deputato della Lega Nicola Ottaviani.
Politica
Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

Verba Volant scripta manent. Alle prossime elezioni europee ricordiamoci dei politici e degli schieramenti che ci hanno obbligato a vaccinarci, con l’obbligo del Green Pass dicendoci che non c’era nessun rischio, cosa che invece è stata smentita ufficialmente il primo maggio quando AstraZeneca ha dichiarato che il vaccino covid19 può causare rari casi di trombosi.
Questo nonostante tanti professori e medici della comunità scientifica già avevano detto che il vaccino era sperimentale e che così, come era organizzata la somministrazione, non era corretta. Solo che poi la classe politica dominante, che aveva come premier, prima Conte e poi Mario Draghi, con Roberto Speranza sempre ministro della Salute, andava a creare pressioni notevoli critica il mainstream. Qualche medico è stato cancellato e sospeso dagli albi professionali, qualche questore sospeso dall’attività e più di qualche giornalista declassato e imbavagliato, qualche lavoratore licenziato, qualcuno è morto di trombosi ecc…
Elezioni Europee
Fra meno di un mese ci saranno le elezioni europee che negli anni sono diventate più importanti delle elezioni nazionali e i personaggi bene o male sono sempre gli stessi. Adesso però c’è anche un’altra grana su cui tantissimi politici fanno silenzio, ovvero non condannare i crimini di guerra che sta commettendo il governo Netanyahu, sempre più in crisi al suo interno, ma appoggiato dai poteri forti del mondo occidentale.
Più di 40.000 vittime palestinesi, di cui più della metà donne e bambini. Parliamoci chiaro, non ci vuole nulla a capire che difendere questa strategia militare, nasce da accordi che vanno al di la della pace e della democrazia. Condannare il terrorismo e gli attacchi palestinesi verso civili israeliani è ugualmente vergognoso, ma la risposta militare d’Israele è nettamente sproporzionata.
Per l’Ucraina, tutti i nostri politici hanno fatto campagne di sensibilizzazione, mentre per la Palestina, tutto tace. La verità è che l’Italia è una colonia dell’America, ed ora più che mai ce ne siamo rendendo tutti conto. Quando continueranno a parlare di non violenza o di democrazia, diritti civili e quant’altro, ricordiamoci del Green Pass e del silenzio sul genocidio del popolo palestinese.
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