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Politica

La Russa figlio gay, le parole del Presidente del Senato che accendono la polemica

La Russa figlio gay, il numero uno di Palazzo Madama nella bufera dopo l’intervista in tv

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La Russa figlio gay, le parole del Presidente del Senato che accendono la polemica

La Russa figlio gay, un binomio che non s’ha da fare. A confermarlo il diretto interessato, ai microfoni della trasmissione ‘Belve’, in onda su Rai 2. Incalzato dalla conduttrice Francesca Fagnani su quale sarebbe la sua reazione se scoprisse che un suo erede ama una persona dello stesso sesso, l’esponente di FdI non ha avuto dubbi. “Lo accetterei con dispiacere. Come se fosse milanista, diverso da me. Perchè un padre etero vorrebbe che il figlio fosse come lui“.

Parole destinate a far discutere. Come quelle sul possesso di un busto di Benito Mussolini: “Mi rimprovero di averlo mostrato. Era di mio padre e ora ce l’ha mia sorella, che vorrebbe tenerselo. Dice che papà l’ha lasciato a noi“. Poi sul ‘vaffa’ ricevuto da Berlusconi a inizio legislatura, chiarisce: “Non era per me, ma per Giorgia. Questa è la prima volta che lo dico. Gliel’ha rivolto per i paletti sulla Ronzulli ministro. Silvio sta iniziando a rendersi che Giorgia non è più una ragazzina, cresciuta forse troppo in fretta. Ora è un leader di Stato. E lo dico a ragion veduta“.

E non manca un commento sulle donne in politica: “Il loro livello estetico nel centrodestra è diminuito. E’ aumentata invece la qualità. Quelle di sinistra? Non le guardo. Anche se io amo il genere femminile“. Poi che questo possa essere un discorso troppo poco ‘politically correct’, non se ne preoccupa: “Oggi non si è capaci di dividere le cose importanti da quelle dette in un altro senso. Quindi ci devo stare attento, però dico che sarebbe bello fare delle battute. Odio il politically correct“.

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Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

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Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

È davvero incredibile la faccia tosta con cui Zingaretti e Patanè attaccano Matteo Salvini. Il primo ha governato il Lazio per 10 anni e, tra i tanti ‘successi’ amministrativi, Roma ricorderà sempre la chiusura senza alternative della discarica di Malagrotta.

Questa decisione ha fatto piombare la città in un’emergenza rifiuti e ha costretto i cittadini a pagare una delle TARI più alte d’Italia. Il secondo, invece, non è in grado nemmeno di garantire i servizi minimi del trasporto pubblico nella città.

Grazie a Matteo Salvini, a Roma sono arrivati miliardi di euro per la Metro C, risorse fondamentali per sbloccare un’opera necessaria per la Capitale. È evidente che siano stati i dem, con la loro inadeguatezza politica, a penalizzare Roma e il Lazio. Chiedano scusa, invece di tentare di dare lezioni”. Lo dichiara il deputato della Lega Nicola Ottaviani.

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Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

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Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

Verba Volant scripta manent. Alle prossime elezioni europee ricordiamoci dei politici e degli schieramenti che ci hanno obbligato a vaccinarci, con l’obbligo del Green Pass dicendoci che non c’era nessun rischio, cosa che invece è stata smentita ufficialmente il primo maggio quando AstraZeneca ha dichiarato che il vaccino covid19 può causare rari casi di trombosi.

Questo nonostante tanti professori e medici della comunità scientifica già avevano detto che il vaccino era sperimentale e che così, come era organizzata la somministrazione, non era corretta. Solo che poi la classe politica dominante, che aveva come premier, prima Conte e poi Mario Draghi, con Roberto Speranza sempre ministro della Salute, andava a creare pressioni notevoli critica il mainstream. Qualche medico è stato cancellato e sospeso dagli albi professionali, qualche questore sospeso dall’attività e più di qualche giornalista declassato e imbavagliato, qualche lavoratore licenziato, qualcuno è morto di trombosi ecc…

Elezioni Europee

Fra meno di un mese ci saranno le elezioni europee che negli anni sono diventate più importanti delle elezioni nazionali e i personaggi bene o male sono sempre gli stessi. Adesso però c’è anche un’altra grana su cui tantissimi politici fanno silenzio, ovvero non condannare i crimini di guerra che sta commettendo il governo Netanyahu, sempre più in crisi al suo interno, ma appoggiato dai poteri forti del mondo occidentale.

Più di 40.000 vittime palestinesi, di cui più della metà donne e bambini. Parliamoci chiaro, non ci vuole nulla a capire che difendere questa strategia militare, nasce da accordi che vanno al di la della pace e della democrazia. Condannare il terrorismo e gli attacchi palestinesi verso civili israeliani è ugualmente vergognoso, ma la risposta militare d’Israele è nettamente sproporzionata.

Per l’Ucraina, tutti i nostri politici hanno fatto campagne di sensibilizzazione, mentre per la Palestina, tutto tace. La verità è che l’Italia è una colonia dell’America, ed ora più che mai ce ne siamo rendendo tutti conto. Quando continueranno a parlare di non violenza o di democrazia, diritti civili e quant’altro, ricordiamoci del Green Pass e del silenzio sul genocidio del popolo palestinese.

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