Attualità
Caro affitti, la proposta della Littizzetto: “Lo studio di CTCF è libero”
Caro affitti, la letterina della comica al sindaco di Venezia coinvolge anche la Rai

Caro affitti, prende la parola Luciana Littizzetto. La comica, durante il suo consueto spazio a ‘Che Tempo Che fa’, ha scritto una ‘letterina’ al sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ma non solo. In questo modo ha voluto rispondere al primo cittadino e alle sue esternazioni polemiche dei giorni scorsi sul tema degli alloggi agli studenti. “Se vuoi laurearti e diventare classe dirigente di questo paese, ti devi svegliare – aveva detto Brugnaro ai giovani – Altrimenti avremo una classe dirigente che non riesce a fare i propri interessi, figuriamoci quelli degli altri“. Il sindaco ha proposto quindi di ‘sacrificarsi’ allontanandosi dal centro delle città.
Tagliente la replica della Littizzetto: “Stupidamente, pensavo che si studiasse per imparare. Per allargare il cuore e il cervello. Per leggere meglio il mondo, non per dirigerlo. Tra l’altro non tutta l’attuale classe dirigente è laureata. Magari proprio perchè pagava oltre 700 euro di affitto per una stanza universitaria. Non è lo studente a farsi fregare. E’ il proprietario a fregarlo. E’ lui lo str*** che guadagna 3000 euro stipandone 5 in un bilocale insieme a 20 scarafaggi. E la colpa è dello Stato, che non fa leggi per impedire questo sciacallaggio. Si riempie la bocca dicendo che i ragazzi sono il nostro futuro e poi non vede qual è il loro presente“.
CARO AFFITTI, LA PROPOSTA DELLA LITTIZZETTO
“Noi adulti non dobbiamo rimpiangere i nostri tempi trascinando gli stessi problemi, ma risolverli. Mettiamoci nei panni dei ragazzi: la pandemia li ha murati in casa per due anni. Poi, usciti per l’Università, vedono che non possono permettersela. Come possiamo rovinargli ancora più la vita? Lo studio è un diritto, ma diventa un privilegio se tutto quello che ha intorno ha costi altissimi. E meno studenti significa più disoccupati, più ignoranza e più povertà dentro e fuori“. E infine la soluzione: “Questo studio la prossima settimana sarà libero. Sono un bel pò di metri quadri. La Rai magari potrebbe trasformarlo in stanze per studenti“.
Attualità
Achille Lauro e la polemica: “Inclusione o pietismo con la bambina disabile al concerto?”

#AchilleLauro2026 Lo storico concerto dello stadio Olimpico accende i riflettori su un problema silenzioso: l’accesso ai disabili. La denuncia scuote il mondo dello spettacolo!
Il concerto di Achille Lauro allo stadio Olimpico di Roma nel 2026, attesissimo da migliaia di fan, è diventato anche un emblema di una questione tanto importante quanto spesso trascurata. Una bambina con disabilità, inizialmente esclusa dall’evento perché i biglietti a lei accessibili erano esauriti, ha riportato l’attenzione sulle barriere che persone con disabilità devono affrontare per accedere ai grandi eventi musicali.
Graziella Saverino, presidentessa dell’associazione Entusiasmabili, ha lanciato un accorato appello. “Le criticità legate all’accesso per disabili sono inaccettabili”, afferma. La sua denuncia non è solo un grido d’aiuto per la bambina, ma una richiesta di maggiore consapevolezza e azione da parte di tutti i soggetti coinvolti nell’organizzazione di eventi di massa.
Nonostante il tutto esaurito, la vicenda ha scatenato un’ondata di solidarietà e una veloce reazione da parte degli organizzatori. La situazione è stata risolta con l’aggiunta di posti dedicati, dimostrando che la sensibilizzazione e l’intervento tempestivo possono fare la differenza.
Questa storia apre domande urgenti: quanti altri sono lasciati indietro? Cosa si può fare per garantire che eventi futuri siano realmente inclusivi? Questi quesiti risuonano mentre il sipario si chiude, lasciando spazio alla riflessione su un cambiamento necessario e inesorabile.
Attualità
Operatore di Radiologia: “Senza reggiseno ci rendi felici” – La denuncia di Marzia scuote l’ospedale

#IndagineInCorso: Shock a Roma per il video virale di Marzia Sardo che denuncia molestie al Policlinico Umberto I. L’ospedale avvia accertamenti. #NotizieRoma #Giustizia
Un video destinato a far discutere quello pubblicato da Marzia Sardo, che ha lanciato un grido di allarme dopo aver vissuto una esperienza traumatica durante una procedura medica presso il Policlinico Umberto I di Roma. Le sue parole sono chiare: “Non è ammissibile una cosa del genere, denuncio tutto”. Il video, che ha rapidamente guadagnato attenzione sui social, ha in breve tempo superato il milione di visualizzazioni, sollevando un’ondata di indignazione.
Il Policlinico non ha esitato a rispondere e ha confermato di aver avviato un’indagine interna per far luce sui fatti. Una risposta che indica l’importanza di affrontare con serietà le segnalazioni di comportamenti inappropriati, soprattutto in ambito ospedaliero, dove la professionalità dovrebbe essere la priorità assoluta.
Questo episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza e il rispetto nei luoghi di cura, proprio mentre la comunità online mostra il suo sostegno a Marzia, ringraziandola per il coraggio di aver condiviso la sua esperienza. Le indagini chiariranno quanto accaduto, ma una cosa è certa: la vicenda ha messo sotto i riflettori una questione che non può essere ignorata.
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