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Concerti al Circo Massimo, il Campidoglio frena sullo stop: “Proteste da vip annoiati”
Concerti al Circo Massimo, l’assessore Onorato risponde alle polemiche per il live di Travis Scott
I concerti al Circo Massimo si continueranno a tenere. Checché ne dica la Sovrintendente al parco archeologico del Colosseo, che auspica per il monumento solo balletto e opera. Non si fermano le polemiche dopo che il rapper americano Travis Scott lo ha scelto come location d’esordio del suo tour ‘Utopia’. In 60mila sulle sue note hanno ballato e cantato la sera del 7 agosto, provocando una mini scossa di terremoto.Il che ha fatto preoccupare non poco circa la stabilità dell’area.
Secondo però l’Assessore capitolino ai Grandi Eventi Alessandro Onorato i timori sono infondati. Anzi, deride chi li ha avanzati: “Per fortuna – scrive sulla sua pagina social – non decide la Sovrintendente cosa si fa al Circo Massimo. Le sue polemiche mi ricordano quelle dei nostri genitori che guardavano con sospetto i ragazzini che trent’anni fa andavano a vedere Vasco Rossi o, qualche anno prima ancora, Patty Pravo“.
“Forse – aggiunge poi – dovremmo chiederci perché centinaia di milioni di ragazzi appartenenti alla ‘generazione Z’ amino follemente il rap, Travis Scott e Kanye West. Ma soprattutto mi fa arrabbiare che 60mila di essi, dopo essersi divertiti, sono usciti composti, ma i loro salti di gioia hanno infastidito magari qualche vip annoiato che era seduto in terrazza a mangiare il gelato. È giunta l’ora di capire i ragazzi e cosa vogliono“.
Sottolinea il modo opposto in cui il concerto è stato trattato in Italia e all’estero: “Mentre noi facciamo polemiche sterili, nel mondo la stampa specializzata parla di un evento che è entrato nella leggenda“. Ammette che “amiamo follemente e vogliamo tutelare il nostro patrimonio archeologico che è unico“. Ma al tempo stesso non può dimenticare il ricavato in termini economici dall’ospitare questo tipo di eventi.
CONCERTI AL CIRCO MASSIMO: “SENZA, MANUTENZIONE PAGATA DAI ROMANI”
“Ogni volta che si fa un concerto al Circo Massimo – spiega – gli organizzatori ci pagano la cifra più alta del mondo per l’affitto di una location. Parliamo di 350-360mila euro di media. Le somme arrivano alla sovrintendenza comunale, che deve manutenere, tutelare e valorizzare i monumenti e siti archeologici cittadini. Senza i concerti non ci sarebbero soldi per quest’attività. Altrimenti dovrebbero metterceli i cittadini romani, con le loro tasse“.
Non solo: “Lo scorso anno la sovrintendenza, grazie al cartellone di eventi al Circo Massimo, ha incassato 2,1 milioni di euro. Quest’anno probabilmente di più. Inoltre gli organizzatori pagano anche gli straordinari di vigili e Ama per pulire. E quest’anno Roma è tornata ad essere la prima città italiana per biglietti venduti, dopo che per 11 anni era stata battuta da Milano“. Senza contare l’impatto sul turismo: “Viene gente da tutto il mondo. Che ha un motivo in più per vedere Roma“.
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