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Pineta Sacchetti invasa dalla droga, lo dice anche la scritta

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Pineta Sacchetti invasa dalla droga, lo dice anche la scritta

Il Pineta  Sacchetti è dieventata il luogo di ritrovo preferito per i clienti e i pusher interessati a fare scambi di notte. Un parco immenso, aperto tutta la notte e circondato da alberi: il posto perfetto. Accanto alle decine di latino-americani che vengono la sera per stare in compagnia tra birre e grigliate si è creato un giro si spaccio da centinaia di migliaia di euro all’anno. Il Parco di Pineta Sacchetti non può essere chiuso perchè è completamente indifeso, anche se il cancello fosse serrato ci sarebbero 7 milioni di punti dove entrare.

Ad intervenire è anche un Dirigente Regionale leghista, che ripubblicando la foto ha esposto il problema sui social

Il problema della droga a Roma non è solo presente, se fosse solamente “presente” non sarebbe una grana così pesante per i cittadini. Il problema della droga a Roma è “onnipresente” perchè è un ogni angolo della capitale.

Un circolo vizioso di spacciatori e consumatori che non è mai diminuito dagli anni 80′, è sopravvissuto e si è alimentato con l’era digitale. Così girando per i vari quartieri della capitale, con l’aiuto di un qualsiasi sito di messaggistica, sarà possibile trovare i vari pusher. Su Telegram non è raro addirittura essere aggiunti direttamente a dei gruppi di spaccio, anche se non si è fatta nessuna richiesta.

La legge dei grandi numeri governa questi affari loschi, che sia la parchetto da un rivenditore di fiducia o che tu lo abbia appena incontrato da un sito. Sia il pusher che il cliente si proteggono spesso tra la folla, tutti e due sanno che non verranno aggredieti dall’altro. Tra i due si crea uno stallo messicano  che si conclude solo al momento del saluto, un errore può causare un disastro.

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A Roma, rete contro gli abusi sulle donne: dai rifugi ai centri per gli aggressori

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A Roma, rete contro gli abusi sulle donne: dai rifugi ai centri per gli aggressori

RomaControLaViolenza: Scopri come una rete innovativa a Roma sta rivoluzionando la protezione delle donne vittime di abusi, con sorprese che potrebbero cambiare tutto!

Immaginate una città come Roma che si trasforma in un baluardo contro la violenza sulle donne: una rete di supporto che unisce case rifugio e centri per maltrattanti, offrendo non solo riparo, ma anche percorsi di cambiamento radicale. Questa iniziativa sta catturando l’attenzione di tutti, ponendo domande affascinanti su come la prevenzione e l’aiuto possano davvero fare la differenza in scenari quotidiani.

La rete di supporto in azione

In questa rete, le donne trovano più di un semplice rifugio; si tratta di un ecosistema che include programmi di counseling e attività comunitarie, stimolando curiosità su come queste misure stiano influenzando migliaia di vite.

Ma c’è di più: i centri per maltrattanti non sono solo punitivi, bensì educativi, con approcci che potrebbero sorprendere, invitando a riflettere su cicli di violenza interrotti prima che sia troppo tardi.

I risultati che stanno facendo scalpore

Dati preliminari suggeriscono impatti positivi, con storie di rinascita che emergono da questa rete, lasciando tutti a chiedersi: e se Roma fosse solo l’inizio di una rivoluzione nazionale?

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Nel Lazio, 1,5 milioni di instabili mentali: proposta di legge per psicologi in ogni ASL

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Nel Lazio, 1,5 milioni di instabili mentali: proposta di legge per psicologi in ogni ASL

SaluteMentaleNelLazio Immagina se 1,5 milioni di persone nel Lazio stessero lottando in silenzio con disturbi mentali: scopri la proposta rivoluzionaria che potrebbe cambiare tutto!

Nel cuore del Lazio, un numero sconcertante di 1,5 milioni di individui affronta quotidianamente le sfide dei disturbi mentali, un dato che solleva interrogativi profondi sul benessere emotivo della comunità. Questa situazione, spesso sottovalutata, sta spingendo verso un dibattito acceso su come migliorare l’accesso a supporto professionale.

La sfida nascosta

Esperti e associazioni segnalano che questi disturbi, che vanno dall’ansia alla depressione, influenzano la vita quotidiana di migliaia di persone, rendendo urgente un intervento strutturato. “La salute mentale non è un lusso, ma un diritto”, come sottolineato da fonti autorevoli nel settore.

La proposta che potrebbe fare la differenza

In risposta a questa emergenza, una proposta di legge mira a introdurre psicologi in ogni ASL del Lazio, offrendo un aiuto accessibile e tempestivo. Questa iniziativa, se approvata, rappresenterebbe un passo decisivo verso una società più attenta e inclusiva, suscitando curiosità su come potrebbe evolversi il panorama della cura mentale in Italia.

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