Cronaca
Da Tor Bella Monaca e Corviale scompaiono 230 milioni del PNRR!

230 milioni a Corviale e Tor Bella Monaca , così si apriva la campagna Meloni per un uso del Pnrr che avrebbe dovuto coinvolgere in primis le periferie.
Era assolutamente impensabile che questo governo (o qualsiasi altro del resto) avesse potuto muovere così tanti fondi del Pnrr verso le periferie di Roma. Corviale e Tor Bella Monaca sono infatti , agli occhi di tutti, i peggiori quartieri della capitale. Corviale è un ecomostro abbandonato all’incuria e alla decrepitazione da 30 anni, con inquilini spesso abusivi, ma ancora più spesso frustrati.
Tor Bella Monaca è il quartiere criminale di Roma più noto al mondo per cultura popolare, vicende e reportage è stato spesso paragonato allo Zen di Palermo. Tutti e due i quartieri erano stati identificati come “grandi opere di edilizia pubblica”.
230 milioni avrebbero risolto un paio di problemi in tutti e due questi quartieri, che hanno un bisogno estremo di essere posti sotto osservazione. La Questura di Roma vi ha da sempre individuato nuclei di spaccio organizzato. Moltissimi periti hanno individuato enormi problemi strutturali e moltissimi inquilini vivono in condizioni disastrose.
Ma, per un attimo, torniamo in quel bellissimo miraggio nel quale 230 milioni di euro affluissero tutti insieme in mani “capaci” messe dal comune. Per il Corviale erano stati addirittura prescritti interventi per la riqualificazione energetica, un ecomostro “ecosostenibile”.
Tor Bella Monaca e Corviale: buco di cassa da 230 milioni
Immaginiamo quanto bene si potrebbe fare alla comunità, se arrivasse una squadra di “capaci” che mettesse in ordine il verde pubblico a Corviale e Tor Bella Monaca. Gli ascensori sono putridi e le rampe delle scale piene di drogati? Avremmo 230 milioni per risolvere la questione una volta per tutte. Quanto lavoro e quanta dignità si verrebbe a creare, proprio li dove durante la campagna Meloni, si erano concentrati maggiormente i voti tra i municipi.
Intanto però i soldi non ci sono dal 16 Marzo, il Campidoglio ancora li aspetta trepidante, ma non arriveranno mai..
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L’Arpa e il Noe hanno installato dispositivi per monitorare la qualità dell’aria, temendo la presenza di gas residui. La Protezione Civile ha consigliato ai residenti di non uscire, tenere chiuse le finestre e spegnere i condizionatori. La Procura ha aperto un’indagine per disastro colposo: le prime ipotesi parlano di un guasto ad un impianto GPL.
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